Nonostante il contesto macro ancora sfidante i multi-asset
presentano delle prospettive positive. Ne sono convinti gli esperti
di Lombard Odier Investment Managers che
sottolineano come le aspettative siano di crescita in generale,
seppure più rapida in alcune aree, e questo si presenta come un
ambiente favorevole a un portafoglio diversificato di obbligazioni
e azioni.
La parola chiave di questo contesto sarà secondo gli esperti di
LOIM adattabilità, che è una delle caratteristiche forti di
All Roads, strategia long-only multi-asset della
casa di gestione che investe in un’ampia gamma di asset class
liquide – tra cui azioni, obbligazioni, materie prime e premi di
rischio alternativi – offrendo agli investitori l’accesso a
molteplici fonti di potenziale rendimento e di diversificazione in
un unico portafoglio.
Tra i punti di forza della strategia un processo collaudato, che
combina investimenti strategici e tattici con la gestione del
drawdown nella ricerca di rendimenti positivi in tutti i cicli di
mercato.
“All Roads è adatto a uno stile d’investimento conservativo,
bilanciato, crescita con una propensione al rischio maggiore e le
sue qualità di liquidità e ampia diversificazione lo rendono idoneo
a molteplici utilizzi nell’ambito di portafogli più ampi. Ad
esempio può essere: una soluzione alternativa liquida a rendimento
totale per allocazioni che comprendono portafogli di fondi di hedge
fund; una strategia satellite per un portafoglio core 60/40”
esemplificano i gestori di LOIM.
Ma come può adattarsi tale strategia allo scenario attuale?
Secondo gli esperti di LOIM è probabile che deficit pubblici e
predominio fiscale plasmino i rischi e i rendimenti nel corso del
2025. Tuttavia, una volta concluse le negoziazioni sul tetto del
debito USA e quando le finanze pubbliche europee saranno più
chiare, dovremmo trovarci in una situazione con rendimenti
obbligazionari G10 più elevati e quindi più interessanti. In un
periodo di bassi rendimenti degli utili, l’emergere di opportunità
nel reddito fisso potrebbe rivelarsi essenziale per il successo di
qualsiasi portafoglio diversificato. Ma bisogna comunque prestare
attenzione ai rischi di coda.
“C’è un crescente consenso sul fatto che la crescita nel
prossimo anno potrebbe migliorare” chiosano da LOIM. “Tuttavia,
questo consensus ci spinge anche a considerare i rischi associati,
in particolare i rischi di coda. Il consolidamento fiscale può
avere un impatto sull’economia, sui tassi di interesse e sugli
utili aziendali, gettando un’ombra sui rischi di coda”.
Per questo secondo i gestori determinante è la gestione del
rischio, che nella loro view non riguarda solo la mitigazione dei
rischi ma può anche essere una fonte significativa di
performance.
“La nostra gestione dinamica del rischio ha migliorato la
performance, in primo luogo su una base di rischio corretto ma
anche su una base di performance assoluta” continuano da LOIM.
L’elemento chiave è la dinamicità. “Gestiamo in modo attivo
l’esposizione totale del portafoglio e in determinate circostanze
possiamo effettuare un’allocazione importante nell’unico vero porto
sicuro, ossia la liquidità” proseguono gli esperti. “In tal senso
vengono modificate le dimensioni del portafoglio in modo dinamico
con l’obiettivo di proteggere il capitale, restare fedeli al budget
di rischio stabilito, mantenere la diversificazione e ridurre
la volatilità” continuano da LOIM.
Questo spiega anche come in All Roads nessuna classe di attivo
traina sistematicamente i rendimenti. In alcuni anni può essere la
duration, mentre in altri prevalgono le azioni e i premi al rischio
alternativi o le materie prime. Questo a conferma di una vera e
propria diversificazione.
A questi fattori si aggiunge inoltre l’approccio sistemico,
altro elemento di forza che guida All Roads e che porta molteplici
vantaggi a diversi tipi di investitori.
Tornando al mercato, secondo gli esperti di LOIM, uno dei punti di
criticità potrebbe essere rappresentato dalla fine del libero
mercato che ha permesso ad alcuni paesi in via di sviluppo, in
questi ultimi 20 anni, di colmare parzialmente il divario di tenore
di vita con i paesi del G10. Un’uscita dal libero scambio potrebbe
quindi interrompere questo processo di convergenza e avere delle
implicazioni anche a livello di investimenti.
“L’attuale allocazione della nostra strategia All Roads
favorisce il credito sovrano EM rispetto alla nostra allocazione
alle azioni EM. Riteniamo che questo posizionamento sia coerente
con la tendenza strutturale verso una convergenza più lenta tra
mercati sviluppati ed emergenti. Mentre questa tendenza
probabilmente non compromette la solvibilità dei paesi emergenti e
le loro prospettive di credito, potrebbe potenzialmente pesare
sulla crescita degli utili delle società EM e di conseguenza avere
un impatto sulla performance azionaria. Ciononostante, la nostra
allocazione mantiene la flessibilità di rivisitare questo
posizionamento in modo opportunistico in base alle tendenze di
mercato in evoluzione” concludono gli esperti di LOIM.
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