presentato l’avviso per la sua valorizzazione


Da sinistra: Cuda, Imperiale, Consiglio, Bullotta, Fiorita, Monteverdi


Fiorita: “A breve un altro progetto legato all’inclusione sociale e sempre con un partner che sarà stavolta Cassa Depositi e Prestiti”

  12 marzo 2025 17:17

di ANNA TRAPASSO

E’ al contempo “un contenitore ma anche un attrattore”, un “attivatore di energie” nel centro storico della città con ricadute sociali, culturali, economiche e professionali a lunga gittata. E verrà sviluppato secondo un modello di fruizione prospetticamente sostenibile. E’ stato presentato così il “nuovo” Complesso Monumentale del San Giovanni dai primi partner del progetto di valorizzazione che vedrà l’edificio (dalle innumerevoli peculiarità architettoniche e di destinazione) rinascere a nuova vita e nuova vocazione, conservando sì quella universitaria, artistica e culturale, ma aprendosi al sociale, al c.d. terzo settore. 

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Al via così l’avviso pubblico per la valorizzazione del Complesso, con un primo tavolo pubblico a cui sedevano il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, l’assessore alla cultura Donatella Monteverdi e il capo di Gabinetto, Salvatore Bullotta, il magnifico rettore dell’UMG Giovanni Cuda e, per Fondazione Con il Sud, il presidente Stefano Consiglio ed il direttore Marco Imperiale

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Sarà proprio Fondazione con il Sud a immettere le prime energie finanziando con 500mila euro la startup del progetto e, soprattutto, selezionando da bando un partner del terzo settore, residente in Calabria, che in collaborazione con altri due partner ed il plus di altri enti appartenenti al mondo dell’università, della ricerca, della scuola, si farà carico di gestire l’intero Complesso del San Giovanni secondo un progetto strutturato e che abbia lunghe vedute e ricadute socioculturali. 

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A moderare i lavori, Salvatore Bullotta, che ha evidenziato come “si rinnovi un percorso, ora più ambizioso e significativo, attraverso una gestione sistemica di questo grande complesso, che è stato negli anni un ospedale, un carcere, un castello ma anche un luogo dove si produce il sapere”. Poi spazio agli interventi istituzionali.

“Vorrei mettermi comodo e godermi il risultato – ha esordito il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita –  Poichè questo è uno di quei momenti di questa città, che ci ha dato l’onore di essere guidata, che ricorderemo perché si condensano oggi tanti e diversi motivi di soddisfazione. Intanto il “San Giovanni” è uno dei gioielli della nostra regione di cui essere orgogliosi e che non ha mai avuto una gestione all’altezza delle sue potenzialità perché è difficile, non ci sono le risorse. Sapere che oggi potremo andare a selezionare un soggetto che ci potrà garantire la gestione del San Giovanni con le risorse necessarie già questo rappresenta un punto di soddisfazione enorme. Che questo poi avvenga attraverso un rinnovato rapporto con l’Umg, è altro motivo di soddisfazione, cui si aggiunge il fatto che questo nostro progetto sia stato scelto da Fondazione con il Sud, che è una scelta anche economicamente significativa, ed è un altro enorme motivo di soddisfazione. Credo che questo rappresenti uno dei progetti più innovativi selezionati dalla Fondazione, perciò voglio godermi questa giornata, frutto di una lunga interlocuzione, e ringraziare tutti quelli che direttamente e indirettamente hanno creduto in questo progetto”.

La parola poi al rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Giovanni Cuda: “Sono anche io curioso di conoscere i termini di questo lavoro che prende oggi formalmente inizio, ma si svilupperà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Questa iniziativa è un esempio di buone prassi, cioè un’attività messa su con grande intelligenza nella quale è stato costruito un partenariato forte e una progettualità che ha raccolto l’interesse di Fondazione con il sud. Aver raccolto questo interesse non è cosa da poco, premia il lavoro che è stato fatto in questo tempo”. 

“L’Ateneo -ha continuato Cuda- punterà moltissimo sul Complesso monumentale del San Giovanni, qui ospitiamo infatti quasi tutti i corsi afferenti l’alta formazione. Ma è chiaramente ancora sotto-utilizzato. Vogliamo potenziare ulteriormente la nostra presenza, sulla scia di un esempio nazionale che proprio un paio di giorni fa ha coinvolto il presidente dell’Anci prof Gaetano Manfredi nella stipula di un accordo con il quale le università e le città rafforzano le proprie strategie comuni. Qui oggi siamo esattamente sulla stessa linea, quella di voler rafforzare la presenza all’interno del centro storico di Catanzaro, perchè la mia università vuole questo. L’Umg non è soltanto Germaneto e Lido, ma è soprattutto il centro storico, e sono fortemente motivato a rafforzare la nostra presenza qui”.

L’Umg – ha ricordato poi Bullotta- mette a disposizione un contributo annuo fino a 60mila euro oltre che la strumentazione che già allestisce alcune delle sale del Complesso. 

Largo poi agli interventi di Fondazione con il Sud. “Oggi – ha detto il presidente Stefano Consiglio – noi festeggiamo la prima tappa di un percorso, nel senso che presentiamo un avviso per costruire un nuovo modo di gestire insieme uno straordinario sito culturale come questo. E’ un modello che in qualche modo ha una sua etichetta: “nessuno vince da solo”. Il modello della sussidiarietà che ci è indicato dalla nostra Costituzione e che secondo me nel Sud ancor di più deve essere seguito perché è la strada per riuscire a migliorare e raggiungere i nostri obbiettivi. Fondazione con il Sud in questi anni ha provato tante volte ad avviare interlocuzioni con enti locali, poiché crediamo che il cambiamento passi per l’interlocuzione tra enti del terzo settore, pubblico e privato. Adesso si apre la sfida ad una serie di soggetti che hanno una amministrazione comunale che dice “io vorrei gestire questo bene insieme a voi”. E’ il momento di mettere insieme le nostre intelligenze, le nostre forze. Questo non è un appalto di servizi. Abbiamo bisogno di qualcuno che renda questo luogo un luogo a cui i cittadini di Catanzaro vogliano bene, che vengano qui con i proprio bambini, che vivano qui nuove esperienze culturali e sociali a questo luogo”.

“Siamo una fondazione creata da due soci: forum del terzo settore e associazione delle fondazioni con origine bancaria, fondazioni che sono molto ricche al nord e meno ricche al sud. Noi eroghiamo all’incirca 20 milioni l’anno, essendo al fianco di qualcuno, non da protagonisti. Facciamo cose buone se troviamo sui territori soggetti in grado di presentare progetti interessanti e al contempo sostenibili. Le risorse che la fondazione mette su questo progetto devono aiutare a costruire un modello di fruizione prospetticamente sostenibile. Daremo un po’ di benzina per partire, ma dal quarto anno in poi questo partenariato dovrà essere in grado di auto sostenersi. Faremo grande attenzione perciò alle proposte che arriveranno, perché la cosa peggiore che possiamo fare è creare illusioni. Lavorare da soli e più facile perché siamo in grado di controllare i tempi ma in genere l’impatto del risultato è meno rilevante. Lavorare insieme ad altri è più difficile e ci vuole più tempo, ma siamo molto felici di aver impiegato questo tempo qui a Catanzaro per questo progetto che, siamo certi, sarà attivatore di una nuova energia nel centro storico”. 

A seguire, è intervenuto Marco Imperiale, Direttore di Fondazione Con il Sud, che ha illustrato – bando in mano – da un punto di vista tecnico l’iniziativa: “Il nostro fine è fare innovazione sociale e questo significa in primis fare inclusione sociale, cioè sostenere progetti che migliorano la vita delle persone fragili. Visto il successo delle prime iniziative, all’inizio degli anni 2000, abbiamo nel decennio successivo innalzato l’asticella, selezionato progetti sempre più impegnativi. “Fondazione con il Sud” arriva a questa stagione attraverso un percorso non semplice”. “In genere – ha continuato Imperiale – classifichiamo i beni immobili in due categorie: gli attrattori e i contenitori. Noi nel tempo ci siamo rivolti più al secondo tipo, che al primo. Ma oggi direi che il Complesso San Giovanni sintetizza entrambe le categorie, quindi ha grandissime potenzialità. Il soggetto che presenterà il progetto deve essere un Ente del Terzo settore residente in Calabria, ma deve farlo in partenariato con altri due enti del terzo settore, non per forza calabresi ma del sud. E’ poi premiante coinvolgere altri soggetti che appartengano al mondo della scuola, dell’università, della ricerca [tutti i dettagli nel bando].

Il partenariato deve rispondere a una sorta di eterogeneità di tutte le componenti con esperienza, competenza e risorse. Sarà selezionato un progetto che caratterizzi la storia della città per un periodo consistente. Ci attendiamo perciò proposte creative innovative, che contribuiscano alla tessitura dell’identità di questa città un po’ particolare che è Catanzaro, una città fortunata ad avere in questo momento una amministrazione così illuminata a fare dell’innovazione sociale il suo segno distintivo”.

In conclusione, Donatella Monteverdi, assessore alla cultura del Comune di Catanzaro, ha spiegato l’intento dell’Amministrazione di  “creare un modello che ha una parola di fondo che è “insieme”. “Non si può pensare -ha detto Monteverdi- che una società così complessa come la nostra possa essere guidata da individui in maniera solitaria e, quindi, abbiamo anche l’ambizione di portare avanti e perseverare in un modello che ha al centro “insieme” ma anche “responsabilità”. La scelta che abbiamo fatto non è quella di affidare e privatizzare, la politica deve mantenere il suo valore che è quello di indirizzo nelle cose. Non basta essere eletti ma bisogna mantenere il proprio modello, il nostro è quello della cooperazione tra parti, per cui si vuole uscire dalle logiche della contrapposizione attraverso azioni concrete e comuni, secondo il principio per cui pensiero ed azione debbano sempre andare insieme. Siamo andati sì lunghi un anno, ma credo che questo anno sia stato preziosissimo. E’ infatti fondamentale per noi costruire bene le cose e non fare fuochi di paglia, è questo il “mantra” che guida il nostro spirito amministrativo. Questo è un progetto che mette insieme tanti profili diversi, la valorizzazione dei beni culturali, delle politiche sociali. Abbiamo una sola ambizione: lasciare questa città un po’ meglio di come l’abbiamo trovata e credo che questo sia uno di quei punti con cui ci abbiamo provato e ce l’abbiamo fatta”. 

L’avviso scade il prossimo 12 maggio ed “entro fine estate -rassicura Fondazione con il Sud – saremo in grado di individuare il partenariatop candidato a diventare partner effettivo del progetto”.



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