Con il via libera definitivo al Decreto Milleproroghe, è stata ufficializzata la riapertura della Rottamazione quater ai contribuenti che erano decaduti dal piano di definizione agevolata per mancato o tardivo pagamento delle rate dovute.
La riapertura dei termini resta però appannaggio di chi aveva già aderito in precedenza, ma ne è decaduto: una platea di circa mezzo milione i contribuenti beneficiari, che erano stati ammessi, ma poi non hanno pagato in tempo le rate definite.
Sul portale della Riscossione ora sono arrivate le istruzioni per trasmettere domanda di riammissione alla Rottamazione quater nel 2025.
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Riapertura Rottamazione a chi è decaduto
Il decreto Milleproroghe del 2025 ha modificato la norma sulla riammissione dei decaduti dalla rottamazione quater, per non aver pagato o pagato in ritardo. La riformulazione dell’emendamento al Milleproroghe riammette al piano agevolato (i cui termini erano già scaduti) solo chi aveva già aderito.
In pratica, i soggetti che, alla data del 31 dicembre 2024, nell’ambito della procedura di definizione agevolata prevista dall’articolo 1, comma 235, della legge n.197 del 29 dicembre 2022 (cosiddetta procedura di rottamazione-quater), sono incorsi in un mancato, insufficiente o tardivo versamento, alle relative scadenze, delle somme da corrispondere per effetto di adesione alla stessa procedura agevolata, possono essere nuovamente riammessi. Per la riammissione occorre presentare una dichiarazione entro il 30 aprile, con le modalità che l’agente della riscossione pubblicherà sul proprio sito internet entro venti giorni dal dall’entrata in vigore della legge di conversione, in cui il debitore sceglie il numero di rate delle quali intende effettuare il pagamento (massimo dieci).
Come rientrare nella Rottamazione quater nel 2025
I contribuenti decaduti che vogliono rientrare nel piano di definizione agevolata quater, devono presentare una nuova dichiarazione di adesione online, seguendo le indicazioni date dall’Agenzia delle entrate riscossione. E bisognerà farlo entro il prossimo 30 aprile.
La dichiarazione può essere integrata entro il 30 aprile 2025 e deve contenere i soli debiti presenti nella dichiarazione resa per l’adesione originaria.
Come inviare domanda entro aprile
Per essere riammessi alla Definizione agevolata è necessario presentare la domanda, esclusivamente online sul portale dell’Agenzia delle entrate riscossione, entro mercoledì 30 aprile 2025.
Venendo al dunque, nella domanda è necessario indicare, oltre ai debiti per i quali puoi richiedere la riadesione, anche il numero di rate con le quali intendi effettuare il pagamento. E ci sono due opzioni:
- saldo in un’unica rata, entro il 31 luglio 2025, oppure
- fino a un numero massimo di dieci rate consecutive, di pari importo, con scadenza, rispettivamente, le prime due, il 31 luglio e il 30 novembre 2025 e le successive, il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre degli anni 2026 e 2027.
La domanda di riammissione può essere inviata online optando tra due diverse modalità:
– La prima opzione è accedere all’area riservata del sito, compilare il modulo e selezionare le cartelle o gli avvisi da includere nella richiesta utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS.
– In alternativa, è possibile compilare il form dall’area pubblica, specificando il numero della cartella o dell’avviso e allegando un documento di riconoscimento in formato PDF. Inoltre, chi si avvale di un intermediario fiscale può delegarlo alla presentazione della domanda tramite l’area riservata EquiPro, accedendo con le credenziali Entratel.
Dopo l’invio della domanda, si riceverà una ricevuta di conferma. Se la richiesta è stata inoltrata dall’area riservata, la conferma arriverà via e-mail.
In caso di invio dall’area pubblica, si riceveranno tre email successive: la prima con un link da convalidare entro 72 ore, la seconda con il numero identificativo della pratica e il riepilogo dei dati, e la terza, se la documentazione è corretta, con il link per scaricare la ricevuta ufficiale entro 5 giorni. Oltre tale termine, il documento non sarà più disponibile per il download.
Cosa succede dopo la riammissione 2025
Come spiegato sul portale della Riscossione, dopo aver presentato la domanda di riammissione alla Rottamazione quater, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione adotterà alcune misure specifiche per i debiti inclusi nella richiesta:
- Stop alle nuove procedure: non verranno avviate nuove azioni cautelari o esecutive.
- Sospensione delle azioni in corso: le procedure esecutive già avviate verranno bloccate, a meno che non sia già stato effettuato il primo incanto con esito positivo.
- Mantenimento di fermi e ipoteche: eventuali fermi amministrativi o ipoteche già iscritti resteranno attivi.
Inoltre, il contribuente non sarà considerato inadempiente rispetto ai debiti ammessi alla riammissione. Questo significa che potrà comunque ricevere rimborsi e pagamenti dalla Pubblica Amministrazione
Entro il 30 giugno 2025, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione invierà ai contribuenti una comunicazione con:
- L’importo complessivo dovuto per la definizione agevolata.
- I moduli di pagamento, in base al piano rateale scelto nella domanda.
Sugli importi dovuti verranno applicati interessi del 2% annuo a partire dal 1° novembre 2023.
Infine, il nuovo totale da pagare terrà conto di eventuali versamenti già effettuati, anche se successivi alla decadenza del precedente piano di agevolazione, limitatamente alla quota di capitale versata.
Calendario pagamenti 2025
Chi è stato riammesso deve rispettare questo calendario pagamenti:
- il pagamento delle somme arretrate sulle quali sono dovuti gli interessi al tasso del 2 per cento annuo a decorrere dal 1° novembre 2023, è effettuato alternativamente: 1) in unica soluzione, entro il 31 luglio 2025;
- 2) nel numero massimo di dieci rate consecutive, di pari ammontare, con scadenza, rispettivamente: le prime due, il 31 luglio e il 30 novembre 2025; il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre degli anni 2026 e 202 e successivi.
La Rottamazione quater
Ricordiamo che ad oggi sono in vigore solo i pagamenti relativi alla rottamazione quater, solo per chi ha già aderito tempo fa. Questa però comprende solo i carichi affidati all’Agenzia delle Entrate dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Le attuali scadenze dei pagamenti sono fissate in base a queste date: dopo la rata del 30 novembre 2024, le scadenze sono previste il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ogni anno, secondo il proprio piano di pagamenti.
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Foto copertina: istock/boonstudio
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