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Secondo la normativa italiana, tutte le imprese con sede legale in Italia, nonché quelle aventi sede all’estero con una stabile organizzazione in Italia, sono obbligate a stipulare una polizza assicurativa contro i rischi derivanti da eventi catastrofali. Questo obbligo è stato introdotto per aumentare la protezione contro i danni causati da eventi come terremoti, inondazioni e altre calamità naturali che possono avere un impatto devastante sulle attività aziendali.

Le aziende che sono tenute ad iscriversi nel Registro delle imprese devono adeguarsi a questo requisito, stipulando una polizza che copra questi rischi, al fine di tutelarsi e garantire la continuità dell’attività anche in caso di eventi imprevedibili.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

La norma istitutiva stabilisce che il vincolo assicurativo contro i rischi derivanti da eventi catastrofali debba riguardare i beni descritti nell’articolo 2424, comma 1, sezione Attivo, voce B-II, numeri 1), 2), 3) del Codice Civile, che comprendono:

  1. Fabbricati: Gli edifici, in generale, che fanno parte del patrimonio aziendale e che sono necessari per l’esercizio dell’attività.
  2. Impianti e macchinari: Tutte le strutture e le attrezzature utilizzate nell’attività produttiva o commerciale, come gli impianti industriali, le linee di produzione, i macchinari utilizzati per la lavorazione e il funzionamento dell’azienda.
  3. Attrezzature industriali e commerciali: Strumenti, attrezzature e dispositivi utilizzati per le attività quotidiane dell’impresa, sia nell’ambito industriale che commerciale.
  4. Terreni: I terreni sui quali l’impresa svolge la propria attività, che potrebbero essere danneggiati in caso di eventi catastrofali come alluvioni, frane o altre calamità naturali.

Questo obbligo ha lo scopo di garantire che questi beni, che sono cruciali per il funzionamento dell’impresa, siano adeguatamente protetti e assicurati contro eventi catastrofali che potrebbero compromettere l’attività aziendale e causare danni ingenti.

Il Decreto che regolamenta l’obbligo assicurativo contro i rischi derivanti da eventi catastrofali si articola in vari aspetti, affrontando in dettaglio tematiche cruciali per le imprese e le compagnie assicurative coinvolte. Vediamo i punti principali del Decreto, che chiariscono e disciplinano meglio la norma:

  1. Individuazione degli eventi calamitosi e catastrofali: Il Decreto fornisce una definizione precisa di “eventi calamitosi” e “eventi catastrofali”. Si tratta di eventi naturali di grande intensità che causano danni significativi a infrastrutture, abitazioni e impianti, come terremoti, inondazioni, frane, incendi devastanti, alluvioni, e simili. La specificazione è importante per evitare ambiguità nella gestione delle polizze, determinando esattamente quali eventi rientrano nell’obbligo di copertura assicurativa.
  2. Determinazione e adeguamento periodico dei premi: Il Decreto stabilisce le modalità con cui devono essere determinati i premi assicurativi. Questi premi non sono fissi, ma devono essere adeguati periodicamente in base all’evoluzione dei rischi, all’inflazione e ad altri fattori economici. In altre parole, l’importo dei premi può essere rivalutato annualmente, per riflettere i cambiamenti nel valore dei beni assicurati e l’aumento o la diminuzione dei rischi associati a eventi catastrofali.
  3. Limiti alla capacità di assunzione del rischio da parte delle imprese assicuratrici: Il Decreto stabilisce anche dei limiti alla quantità di rischio che le compagnie assicurative possono assumere. In altre parole, le compagnie non possono garantire un’assicurazione illimitata per tutti i beni aziendali, ma devono operare all’interno di parametri che consentano loro di gestire il rischio in modo sostenibile. Ciò implica un bilanciamento tra l’offerta di polizze e la capacità finanziaria delle assicurazioni di coprire eventuali danni su larga scala.

In sintesi, il premio assicurativo è modulato in base al rischio specifico legato alla posizione e alle caratteristiche dei beni, ma può essere ridotto grazie a iniziative di prevenzione, che contribuiscono a diminuire l’esposizione ai rischi.

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Saldo e stralcio

 

Si sottolinea che, qualora un’impresa non rispetti l’obbligo di assicurarsi, tale inadempimento deve essere preso in considerazione nel momento in cui vengono assegnati incentivi finanziari, come contributi, sovvenzioni o agevolazioni. Questo vale anche per quelle misure di sostegno previste in caso di eventi calamitosi e catastrofali.

La logica alla base di questa disposizione potrebbe essere quella di incentivare le imprese a rispettare gli obblighi assicurativi, poiché l’assenza di una polizza assicurativa potrebbe aumentare il rischio economico, sociale e ambientale in caso di eventi imprevisti, come calamità naturali o disastri. In questo modo, si cerca di evitare che le imprese che non hanno adottato misure preventive (come l’assicurazione) possano beneficiare indebitamente di risorse pubbliche destinate a fronteggiare emergenze, penalizzando invece quelle che investono in misure di protezione adeguate.

venerdì 14 Marzo 2025



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