Digitalizzazione, una sfida complessa con benefici. Tra manager e bandi regionali


Di Mario Vacca Parma, 16 marzo 2025 – Per le PMI la digitalizzazione è una grande opportunità, con il giusto supporto, le tecnologie digitali possono migliorare efficienza, competitività ed accesso ai mercati.

Un Percorso non senza insidie a causa delle risorse limitate e della mancanza di competenze. Riguardo la prima,  le PMI con sede in Emilia Romagna potrebbero beneficiare del bando Transizione Digitale appena approvato.

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Il progresso tecnologico ha reso indispensabile l’adeguamento alle nuove esigenze del mercato per tutte le imprese, adottando strumenti digitali che consentano una migliore gestione perfezionando  l’efficienza operativa, al fine di  incrementare la competitività, ridurre i costi e facilitare l’accesso a nuovi mercati.  

Tanti benefici che richiedono una pianificazione strategica per evitare inefficienze e garantire una transizione fluida che, molto spesso, può essere garantita da esperti in grado di offrire il supporto adeguato alla scelta, implementazione e gestione delle soluzioni digitali più adatte alle loro esigenze.

Le PMI   sono caratterizzate da una struttura organizzativa flessibile e informale, che consente loro di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato (Giones & Brem, 2017). Tuttavia, questa flessibilità è spesso accompagnata da una gestione centralizzata, in cui il titolare o un numero ristretto di persone assume la maggior parte delle decisioni strategiche ed operative (Storey, 2016). Un vantaggio in termini di agilità, ma anche una sfida, dal momento che la mancanza di una chiara divisione delle responsabilità può rendere più difficile l’adozione di strategie innovative come la digitalizzazione. La difficoltà ad accedere al mercato dei capitali si traduce spesso in una minor propensione all’innovazione, poiché gli investimenti vengono dirottati su esigenze più immediate ed operative, un aspetto che impatta sulla capacità di investimento  rendendo essenziale il supporto di politiche governative ed incentivi fiscali per facilitare la trasformazione digitale.

Mentre da una pare il modello di business relazionale delle PMI basate su reti di contatti locali e relazioni personali potrebbe essere un punto di forza strategico, dall’altra potrebbe limitare l’estensione dell’impresa oltre i confini locali e la digitalizzazione, se ben programmata,  aiuterebbe  a superare tale limitazione. Tuttavia, il passaggio dal contesto locale a una realtà più ampia richiede competenze specifiche che molte PMI ancora non possiedono, rendendo necessaria una formazione mirata e costante. E’ proprio la mancanza di formazione specifica a rappresentare uno degli ostacoli principali all’adozione di nuove tecnologie ed alla trasformazione digitale.

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Le PMI spesso non dispongono delle competenze necessarie per valutare le migliori soluzioni digitali disponibili sul mercato. Un Manager competente potrà aiutare ad  identificare le tecnologie più adatte, valutare il ritorno sull’investimento (ROI),  analizzare i processi aziendali, assistere nella pianificazione finanziaria.

L’aspetto più critico della digitalizzazione è la sicurezza informatica. Con l’aumento delle minacce cyber, proteggere i dati aziendali è fondamentale, ma anche la  gestione contabile è una delle prime aree che beneficiano della digitalizzazione. L’adozione di strumenti come la fatturazione elettronica ed i software di gestione finanziaria permettono di automatizzare le operazioni ripetitive, garantire la conformità normativa, centralizzare i dati finanziari, migliorare la reportistica e l’analisi finanziaria.

La digitalizzazione è un processo continuo e non si si esaurisce con l’adozione di nuovi strumenti, ma richiede un monitoraggio costante per assicurarsi che le soluzioni implementate siano efficaci. Un manager esperto potrà effettuare analisi periodiche dei dati finanziari e operativi, identificare eventuali inefficienze e proporre aggiustamenti strategici, assistere nella scalabilità delle soluzioni digitali.

La digitalizzazione rappresenta un investimento significativo per le PMI, esistono diverse agevolazioni finanziarie per facilitarne l’adozione.

In Emilia Romagna è stato approvato il Bando per il “Sostegno della Transizione Digitale delle imprese” pubblicato sul sito della Regione Emilia Romagna il 7 Marzo scorso; introduce anche alcune importanti novità rispetto ai bandi precedenti inerenti a voucher digitalizzazione e Industry 4.0.

L’obiettivo è finanziare la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese attraverso:

  • acquisto di impianti, macchinari, attrezzature, hardware, beni strumentali tangibili;
  • Trasforma il tuo sogno in realtà

    partecipa alle aste immobiliari.

     

  • acquisto di licenze software, di servizi erogati nella soluzione cloud computing e SaaS;
  • acquisizione di servizi per la creazione e personalizzazione di software, applicativi, E-commerce e siti web;
  • acquisizione di consulenze specialistiche legate all’implementazione del progetto.

Le domande per la prenotazione dei fondi devono essere presentate il 15 aprile 2025. Tutte le spese devono essere sostenute a partire dal 15 aprile 2025 e concluse entro il 31 marzo 2026, mentre le caratteristiche principali sono:

✔ 40% il contributo a fondo perduto incrementabile del 7% per determinate condizioni

✔ 20.000 €uro il limite minimo di intervento finanziabile

✔ 90.000 €uro il limite massimo di contributo erogabile per intervento

✔ 25 Milioni di €uro il plafond disponibile

Microcredito

per le aziende

 

✔ 15 Aprile 2025 la data di inizio presentazione progetti

Sono finanziabili anche software ERP, MES, CRM, BI, Hardware, Consulenza, opere infrastrutturali  e altro ancora…anche nella modalità Cloud e a canone (Saas – software as a service).

Il ruolo di un manager  nella digitalizzazione delle PMI  è sempre più strategico, grazie alle competenze multidisciplinari possono guidare le imprese in tutte le fasi dell’innovazione, dall’analisi delle esigenze alla formazione, dalla sicurezza informatica alla gestione finanziaria delle nuove tecnologie.

 

(*) La Bussola d’Impresa – Mario Vacca

“Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito la cultura aziendale ed ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.
Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho accettato di fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Le competenze acquisite mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager al servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.
Un iter professionale che mi ha consentito di sviluppare negli anni competenze in vari ambiti, dalla sfera Finanziaria, Amministrativa e Gestionale, alle dinamiche fiscali, passando attraverso esperienze di “start-up”, M&A e Turnaround, con un occhio vigile e sempre attento alla prevenzione del rischio d’impresa.
Un percorso arricchito da anni di esperienza nella gestione di Risorse Umane e Finanziarie, nella Contrattualistica, nella gestione dei rapporti diretti con Clienti e Fornitori, nella gestione delle dinamiche di Gruppo con soci e loro consulenti.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di anticipare e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari delle attività.
Il mio agire è sempre stato caratterizzato da entusiasmo e passione in tutto quello che ho fatto e continuo a fare sia in ambito professionale che extra-professionale, sempre alla ricerca dell’innovazione e della differenziazione come caratteristica vincente.
La passione per la cultura mi ha portato ad iscrivermi all’Ordine dei Giornalisti ed a scrivere articoli di economia pubblicati nella rubrica “La Bussola d’Impresa” edita dalla Gazzetta dell’Emilia ed a collaborare saltuariamente con altre testate.
La stessa passione mi porta a pianificare ed organizzare eventi non profit volti al raggiungimento di obiettivi filantropici legati alla carità ed alla fratellanza anche attraverso club ed associazioni locali.
Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio impegno è lavorare sodo con etica, lealtà ed armonia.”

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