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In Italia quasi 1 donna su 10 investe sui mercati finanziari. Dato inferiore alla media europea


Quasi una donna italiana su 10 investe sui mercati finanziari, un dato nel 2024 pari al 9%, nettamente inferiore rispetto ad altri Paesi europei come la Romania (21%), il Portogallo (16%) e la Polonia (15%), ma che fa ben sperare per il futuro. E’ quanto riporta una ricerca condotta dalla piattaforma XTB secondo cui l’età media è di 41 anni, mentre quella degli uomini è di 36.

Le investitrici italiane tendono a preferire forme di investimento più tradizionali con la tendenza a puntare su realtà consolidate. Unicredit, Leonardo e Intesa Sanpaolo sono le aziende su cui le donne italiane hanno maggiormente investito, non solo perché rappresentano solidità e continuità nell’economia italiana, ma anche per il senso di fiducia legato alla familiarità con il contesto nazionale. Nella maggior parte degli altri Paesi, invece, il portafoglio delle investitrici è spesso orientato verso titoli legati ad aziende tech e di intelligenza artificiale internazionali.

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«Il crescente coinvolgimento delle donne nel mondo degli investimenti è un segnale positivo verso l’emancipazione economica femminile. Tuttavia, in Italia, la percentuale di investitrici è ancora inferiore rispetto ad altri Paesi europei, evidenziando la necessità di intensificare gli sforzi per promuovere l’educazione finanziaria tra le donne – spiega Gaia Zerbola, Marketing & Partnerships Manager di XTB. – A livello globale stiamo assistendo a una democratizzazione degli investimenti, dove non è più necessario disporre di capitali ingenti per partecipare. Con una maggiore accessibilità alla formazione e alle risorse, le donne investitrici potranno diventare una componente fondamentale di questo panorama in evoluzione, contribuendo a creare un ambiente finanziario più inclusivo e paritario».


FOTO: SHUTTERSTOCK





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