Industria farmaceutica
17 Marzo 2025
Nuovo rapporto di Fondazione Edison evidenzia che le Fab 13 hanno puntato sull’internazionalizzazione, “mantenendo tutte cuore e cervello in Italia”. Ecco chi sono e quali sono le loro principali caratteristiche
di Redazione Farmacista33
L’industria farmaceutica italiana si conferma un pilastro dell’economia nazionale e uno dei sette settori di eccellenza del Made in Italy, al pari di meccanica, alimentare e moda, grazie al contributo delle “Fab13”, 13 multinazionali a capitale italiano, che rappresentano l’eccellenza del settore. Secondo il recente Rapporto della Fondazione Edison, queste aziende hanno registrato nel 2023 risultati significativi in termini di fatturato, export e investimenti in innovazione, rafforzando il ruolo dell’Italia nel panorama farmaceutico globale. Ecco chi sono e quali sono le loro principali caratteristiche.
Fatturati, export, investimenti e tecnologie innovative
Il rapporto è stato presentato oggi a Milano presso il Palazzo Edison in un dialogo tra Marco Fortis, vicepresidente di Fondazione Edison, e Sebastiano Barisoni, vicedirettore esecutivo di Radio24. Le Fab13 sono Alfasigma, Abiogen Pharma, Angelini Pharma, Chiesi Farmaceutici, Dompe’ Farmaceutici, I.B.N. Savio, Italfarmaco, Kedrion, Menarini, Molteni, Neopharmed Gentili, Recordati e Zambon hanno chiuso il 2023 con un fatturato complessivo di 16,8 mld dei quali 12,8 mld realizzati sul mercato estero, con le vendite all’estero che rappresentano il 76% del fatturato totale e il 100% della crescita degli ultimi 5 anni. Contano 67 siti produttivi e 43 centri di ricerca e sviluppo distribuiti nel mondo ma in Italia le vendite interne, al contrario di quanto accade sui mercati esteri, risultano stazionarie.
Fortis ha sottolineato come queste aziende abbiano saputo mantenere i valori della lunga storia che molte di esse hanno ma anche “puntare su un nuovo futuro fatto di investimenti e tecnologie innovative”. Inoltre, hanno puntato sull’internazionalizzazione, “mantenendo tutte cuore e cervello in Italia”.
“Questo gruppo di 13 imprese – ha dichiarato Fortis – ha superato i 16 miliardi di volume di affari, trainato dal fatturato estero e in particolar modo dalle esportazioni, che ammontano a 6,2 miliardi nel 2023. Il valore della produzione italiana delle Fab13 che viene esportata è superiore all’export totale dell’Italia in India (5,2 miliardi) e non molto distante dall’export totale dell’Italia in Giappone (8 miliardi). L’incremento delle esportazioni delle Fab13 nel 2023 pari a +1 miliardo da solo ha compensato oltre un terzo del calo dell’export complessivo italiano di tutti i prodotti verso la Germania -2,8 miliardi”.
Le 13 farmaceutiche italiane – ricorda una nota – sono riconosciute come uno dei 7 settori di eccellenza del Made in Italy, affiancando comparti strategici come la meccanica, l’alimentare e la moda. I 6,2 miliardi di export italiano delle sole Fab13 si collocano tra l’export di 2 colossi dell’eccellenza del Made in Italy: le navi da crociera (4,2 miliardi) e i vini (7,8 miliardi).
Ricerca, sviluppo e acquisizioni: 47.000 addetti
Nel 2023, le Fab13 hanno investito complessivamente 3,4 miliardi di euro, di cui oltre 1 miliardo destinato alla Ricerca & Sviluppo, in crescita del 12% rispetto all’anno precedente. Un impegno significativo è stato dedicato anche alle acquisizioni internazionali, con un investimento di 1,7 miliardi per rafforzare il portafoglio prodotti e l’accesso ai mercati esteri. Questi investimenti, che rappresentano oltre il 50% delle risorse totali, testimoniano l’impegno delle aziende nel mantenere elevati standard qualitativi e tecnologici, sviluppando farmaci innovativi, terapie personalizzate e trattamenti per malattie rare. Va poi sottolineato che, pur avendo una forte presenza internazionale, queste aziende consolidano tutti i loro bilanci in Italia, garantendo un contributo fiscale rilevante per il Paese, che si traduce in risorse essenziali per il finanziamento della sanità pubblica e della ricerca scientifica. Significativo anche l’impatto del settore sull’occupazione. Oltre 47mila persone lavorano oggi nel comparto: quasi 15mila in Italia – circa il 22% degli addetti dell’intera industria farmaceutica – con una crescita del 3% rispetto al 2022.
Fab 13 motore strategico da consolidare
Per Alberto Chiesi, presidente delle industrie farmaceutiche italiane Fab13 “le Fab 13 sono un motore strategico dell’industria farmaceutica italiana. Abbiamo bisogno che le istituzioni siano al nostro fianco, perché è fondamentale un impegno forte e congiunto per affrontare le sfide future. Essere al nostro fianco non deve essere inteso nel senso di sostegno economico, ma nell’evitare di introdurre scelte normative che pregiudichino l’efficienza competitiva raggiunta”. Tra queste – dettaglia la nota normative più chiare e stabili per incentivare gli investimenti, riduzione della burocrazia e maggiore tutela brevettuale per proteggere l’innovazione, incentivi fiscali per rafforzare la competitività del settore a livello globale, semplificazione delle procedure di approvazione e accesso ai farmaci, riducendo le disomogeneità regionali, supporto alla ricerca sui farmaci orfani e sulle terapie innovative, rafforzamento della collaborazione tra università e imprese per trattenere i talenti scientifici in Italia.
TAG: INDUSTRIA
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link