Iccf e Ccpit-China firmano due Mou su ricerca e formazione

Si rafforza la collaborazione strategica tra Iccf-Italy China council foundation e Ccpit-China council for the promotion of the international trade per consolidare le relazioni commerciali tra Italia e Cina e incoraggiare gli investimenti.

I due enti hanno organizzato oggi a Milano un forum a Palazzo Castiglioni, che ha visto la partecipazione di Ren Hongbin, presidente di Ccpit, in visita in Italia con 60 delegati di imprese e organizzazioni governative cinesi, tra cui Ciec-China international exhibition center, organizzatore del Cisce-China international supply chain expo in programma a Pechino dal 16 al 20 luglio prossimi.

L’evento è stato preceduto da alcuni incontri a Roma organizzati da Iccf per il presidente Ren e la sua delegazione con il ministro Adolfo Urso al Mimit-Ministero delle imprese e del Made in Italy e con Andrea Prete, presidente di Unioncamere nazionale.

Il forum ha fornito un’occasione d’incontro con i vertici del Ccpit, il più importante ente di promozione economica e commerciale in Cina che ingloba la China chamber of international commerce, oltre che di business per le imprese italiane e cinesi presenti. Secondo le fonti ufficiali cinesi (Gacc), l’interscambio totale tra Cina e Italia nel 2024 si è attestato a 72,5 miliardi di dollari (pari a circa 65,9 miliardi di euro ), lievemente in crescita rispetto al dato del 2023, 71,7 miliardi di dollari.

L’export italiano verso il Paese asiatico, 26,3 miliardi di dollari, ha visto il settore del tessile e abbigliamento registrare il volume maggiore con un valore di 4,4 miliardi di dollari, seguito da macchinari, chimica e farmaceutica. L’import dalla Cina ha raggiunto 46,2 miliardi di dollari, accentuando il rosso della bilancia commerciale italo-cinese

«Sono convinto della necessità di continuare a credere nella Cina e nello sviluppo delle relazioni commerciali, perché la Cina è sia importante per se stessa che come piattaforma per il sud-est asiatico», ha spiegato a MFF Mario Boselli, presidente di Iccf. «Quando parliamo di sviluppo delle relazioni dobbiamo fare due ragionamenti, uno a livello dell’import-export tra imprese e l’altro a livello del consumatore finale, dove entrano in gioco le tre F dell’eccellenza italiana, food, fashion e furniture. Qui abbiamo bisogno che i consumi cinesi risalgano ai livelli pre-Covid».

Il forum ha poi fornito l’occasione per la firma di due memorandum di intesa con il Ccpit su ricerca e formazione e con il Ciec per la fiera Cisce, e di altri due accordi tra imprese italiane e cinesi mirati al rafforzamento della cooperazione bilaterale.

In vista di Cisce, Iccf, in qualità di national partner, e Aice-Associazione italiana commercio estero organizzeranno una missione finalizzata ad accompagnare una delegazione di aziende italiane a Pechino e Guangzhou. «La Cina significa stabilità», sottolinea a MFF Sun Xiao, segretario generale di Ccpit. «Lo scorso anno, la nostra economia è cresciuta del 5% e le previsioni proiettano un aumento di un ulteriore 5% nel 2025, il che ci rende fiduciosi di poter consolidare la coperazione economica e commerciale internazionale anche con l’Italia». (riproduzione riservata)