21 Marzo 2025
320 mln per l’autoproduzione da FER nelle PMI: domande dal 4 aprile. CNA: tempi troppo stretti


A partire dalle ore 12 di venerdì 4 aprile 2025 le imprese potranno presentare domanda di accesso alle agevolazioni per il sostegno ai programmi di investimento finalizzati all’autoproduzione di energia elettrica ricavata da impianti solari fotovoltaici o minieolici, per l’autoconsumo immediato e per sistemi di accumulo/stoccaggio dell’energia dietro il contatore per autoconsumo differito.

Con decreto direttoriale del 14 marzo 2025 sono disciplinate le modalità di accesso ai fondi destinati al sostegno di programmi di investimento coerenti con le finalità della Misura 7, Investimento 16 – Sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI, finanziato con risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

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Il medesimo decreto disciplina, altresì, gli schemi di presentazione della domanda di agevolazione nonché l’ulteriore documentazione utile allo svolgimento dell’attività istruttoria, nonché gli ulteriori elementi atti a definirne i criteri di ammissibilità.

Le domande di agevolazioni dovranno essere presentate all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.A. – Invitalia, soggetto gestore della misura.

Invitalia provvederà, con congruo anticipo rispetto alla data di apertura dello sportello, a rendere disponibile nell’apposita sezione del proprio sito internet dedicata alla misura (Sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle Pmi – Invitalia) la modulistica in base alla quale deve essere redatta la domanda e la documentazione da allegare alla stessa.

A chi si rivolge

Possono beneficiare dell’agevolazione le PMI operanti sull’intero territorio nazionale, ad esclusione delle imprese che operano nel settore carbonifero e della produzione primaria di prodotti agricoli e della pesca e dell’acquacoltura. Non sono in ogni caso ammissibili alle agevolazioni le imprese la cui attività non garantisce il rispetto del principio DNSH, ai sensi dell’articolo 17 del regolamento (UE) n. 852/2020 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020.

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Cosa finanzia

La misura “Sostegno per l’autoproduzione di energia da Fonti Rinnovabili nelle Pmi – FER” prevede un regime di agevolazioni, concesse sotto forma di contributo in conto impianti, per i programmi di investimento delle piccole e medie imprese finalizzati all’autoproduzione di energia elettrica ricavata da impianti solari fotovoltaici o minieolici, per l’autoconsumo immediato e per sistemi di accumulo/stoccaggio dell’energia dietro il contatore per autoconsumo differito.

Agevolazioni concedibili

Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa a graduatoria e assegnate ai programmi di investimento realizzati per un ammontare di spese ammissibili non inferiore a euro 30.000,00 (trentamila) e non superiore a euro 1.000.000,00 (un milione) nella misura massima del:

– 30% per le medie imprese;
– 40% per le micro e piccole imprese;
– 30% per l’eventuale componente aggiuntiva di stoccaggio di energia elettrica dell’investimento;
– 50% per la diagnosi energetica

Risorse disponibili

Le risorse destinate alla misura sono 320 milioni di euro, di cui il 40% riservato alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e un altro 40% alle micro e piccole imprese.

Modalità e termini per la presentazione delle domande di agevolazione

La domanda di agevolazione deve essere presentata esclusivamente in formato elettronico, utilizzando la piattaforma informatica messa a disposizione nella sezione dedicata del sito internet del Soggetto Attuatore (www.invitalia.it), a partire dalle ore 12.00 del giorno 4 aprile 2025 e fino alle ore 12.00 del giorno 5 maggio 2025.

CNA: tempi troppo stretti

“I tempi eccessivamente ristretti per la presentazione delle domande rischiano di pregiudicare l’efficacia della misura molto attesa dal sistema produttivo”, commenta la CNA. “Si tratta di tempistiche troppo ristrette a fronte della procedura burocratica richiesta per l’accesso al beneficio; tale aspetto rischia di inficiare il potenziale della misura rispetto all’ampia platea di PMI che possono candidarsi alle agevolazioni”.

La Confederazione degli Artigiani chiede “di allungare i tempi per la presentazione delle domande a fine luglio per consentire alle imprese un tempo congruo per la progettazione dell’impianto e la relativa documentazione. L’allungamento dei tempi è perfettamente coerente con il timing della misura che prevede di impegnare i 320 milioni entro la fine del 2025.

Inoltre il decreto direttoriale ripropone alcune criticità già evidenziate nelle prime norme di attuazione di Transizione 5.0. In particolare il rimando al Registro ENEA per le tecnologie fotovoltaiche utilizzabili può rappresentare un elemento di difficoltà per il reperimento delle tecnologie necessarie per l’installazione degli impianti. Sarebbe quindi auspicabile che il Ministero consentisse anche per l’autoproduzione modalità meno rigide”.

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CNA auspica “la rapida definizione di alcuni correttivi a uno strumento importante per ridurre il costo dell’energia e stimolare gli investimenti, evitando di ripetere la scarsa efficacia di Transizione 5.0”.



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