21 Marzo 2025
Contributi a fondo perduto per il ripopolamento di 33 borghi trentini


La Provincia autonoma di Trento ha annunciato l’avvio di un’importante iniziativa per contrastare il calo demografico e favorire il ripopolamento di 33 comuni colpiti dalla spopolamento. Saranno messi a disposizione contributi a fondo perduto destinati a chi intende acquistare o ristrutturare immobili situati nei centri storici di questi borghi, con l’obiettivo di stimolare la crescita sociale ed economica delle aree marginali. Le domande per accedere ai contributi dovranno essere presentate entro il 20 maggio 2025.

Cosa prevede il contributo?

L’iniziativa, pensata nell’ambito di una politica di coesione sociale, prevede che i beneficiari ricevano fino al 40% della spesa complessiva per la ristrutturazione di immobili nei centri storici e fino al 35% fuori dai centri storici, con un tetto massimo di 80.000 euro per immobile. Inoltre, chi acquista un immobile nei comuni coinvolti, potrà ricevere fino a 20.000 euro, con un limite di tre unità immobiliari per richiedente. Il contributo è destinato a chi intende utilizzare l’immobile come abitazione o a chi lo affitta a canone moderato per un periodo di almeno dieci anni.

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Tempistiche e procedura di accesso

Il contributo per la ristrutturazione sarà erogato entro 60 giorni dalla richiesta, con i lavori che potrebbero iniziare già a settembre 2025. Non sono previsti limiti al numero di unità immobiliari che possono beneficiare del contributo, ma è fondamentale che gli immobili scelti necessitino di interventi di riqualificazione. La domanda dovrà essere presentata solo dopo aver individuato l’immobile da ristrutturare, e in una prima fase, la priorità sarà data ai proprietari che risiedono fuori dai comuni interessati, salvo che non abbiano meno di 45 anni.

I comuni coinvolti

I contributi a fondo perduto saranno destinati a 33 comuni selezionati tra le zone più colpite dallo spopolamento in Trentino. Tra i territori coinvolti, si trovano Bresimo, Livo e Rabbi nella Val di Non, Vermiglio e Tre Ville nella Val di Sole, Bondone e Borgo Chiese nelle Giudicarie, oltre a numerosi comuni delle Valli di Fiemme e Fassa, come Castello Tesino e Palù del Fersina, e alcune località turistiche come San Martino di Castrozza. Le aree interessate registrano un calo demografico che varia dal 0,3% al 20% negli ultimi dieci anni, un dato che sottolinea l’urgenza dell’intervento.





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