31 Marzo 2025
CNEL approva il Ddl sulle aziende pubbliche di servizi alla persona


Il CNEL ha approvato all’unanimità il Disegno di Legge sulle Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona (ASP), introducendo modifiche e integrazioni al quadro normativo nazionale. Il provvedimento mira a risolvere diverse criticità ancora aperte, tra cui il regime fiscale degli immobili destinati a servizi sociali, la gestione dei servizi pubblici locali nel settore socio-educativo-assistenziale attraverso accordi di programma e contratti di servizio, l’accesso ai beni confiscati alla criminalità organizzata e la non assoggettabilità delle ASP al controllo analogo da parte di Regioni ed enti locali.

Un altro punto centrale riguarda il ripristino delle agevolazioni fiscali per le Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB) che non sono ancora state trasformate in ASP per mancanza delle relative leggi regionali. Inoltre, il disegno di legge affida al CNEL il monitoraggio sui livelli e sulla qualità dei servizi erogati dalle ASP, nell’ambito della Relazione annuale al Parlamento già prevista dalla Legge 15/2009, includendo anche la Valutazione di impatto generazionale (VIG).

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Monitoraggio e valorizzazione del ruolo delle ASP

Il Consigliere CNEL Fiovo Bitti, relatore del Ddl, ha evidenziato come la proposta legislativa non solo migliori la normativa sulle ASP, ma rappresenti anche un’opportunità per fare il punto sulla riforma del settore avviata con la legge 328/2000 e il decreto legislativo 207/2001. Dopo quasi 25 anni, molte Regioni hanno completato la trasformazione delle IPAB in ASP, ma resta fondamentale un’attività di monitoraggio più mirata, per valorizzare il loro apporto alla rete integrata dei servizi alla persona.

Anche il coordinatore dell’Osservatorio sui servizi sociali territoriali del CNEL, Alessandro Geria, ha sottolineato l’importanza delle ASP nel welfare locale, specialmente per le fasce più deboli della popolazione, come anziani, disabili e minori a rischio. Tuttavia, ha evidenziato la mancanza di un quadro conoscitivo aggiornato a livello nazionale sulle loro attività, risorse e personale impiegato. Per colmare questa lacuna, il CNEL ha avviato un programma di studi con l’obiettivo di valorizzare il loro ruolo all’interno della rete dei servizi locali.

Nuove misure per le ASP e stato della riforma IPAB

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Il disegno di legge introduce diverse innovazioni, tra cui la possibilità per le ASP di gestire direttamente i beni confiscati alla criminalità organizzata, colmando una lacuna normativa che finora le escludeva da questo ambito. Inoltre, viene prevista la possibilità per gli enti locali di stipulare accordi di cooperazione con le ASP per la gestione di servizi sociali di rilevanza economica.

Un altro aspetto chiave riguarda il regime fiscale, con la proposta di esenzione dall’IMU per gli immobili destinati a servizi sociali, già riconosciuta da specifici provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate.

Sul fronte della riforma delle IPAB, il CNEL evidenzia che, nonostante il processo di trasformazione sia stato completato in molte Regioni, Calabria, Sicilia e Veneto non hanno ancora finalizzato l’adeguamento normativo. In queste aree, le IPAB continuano a operare sotto la legislazione ottocentesca della Legge Crispi del 1890, rendendo necessaria un’azione normativa per allinearle agli standard nazionali e garantire maggiore efficienza nei servizi alla persona.

Foto: CNEL





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