Irca non decolla, First Cisl Sicilia chiede intervento del governo Schifani – FIRST Sicilia

Il nuovo istituto regionale per il credito agevolato, Irca, non decolla. In questi anni l’attività dell’ente, nato dall’accorpamento di Ircac e Crias, è stata caratterizzata da inerzia, incapacità, assenza di relazioni sindacali nonchè dal conferimento di una serie di incarichi esterni, costosi e spesso controversi. Lo rilevano Fabi, Fisac Cgil, First Cisl Sicilia, Uilca e Ugl che, il 26 marzo 2025, hanno congiuntamente indetto una conferenza stampa, nel corso della quale è stato presentato un articolato dossier. L’incontro con i giornalisti si è concluso con la richiesta, avanzata al governo regionale siciliano, di procedere alla revoca del Cda e del management Irca

“Non abbiamo potuto che rilevare – dichiara la segretaria generale di First Cisl Sicilia, Chiara Barbera – la mancanza di progettualità che solo un piano industriale può assicurare. Da tempo lo aspettiamo. Di converso registriamo l’incremento dei costi per incarichi e consulenze. Negli anni non abbiamo annotato reali iniziative che possano far diventare Irca un serio propulsore dell’economia regionale, uno strumento efficace al servizio delle imprese. A margine di tale immobilismo resta viva le questione del personale, che tanto ci sta a cuore. Dall’atto della fusione siamo ancora in attesa di provvedimenti che regolino e disciplinino la vita delle dipendeni e dei dipendenti  che assistono, con stupore, alla proliferazione di munifici incarichi esterni. Tutto a svantaggio delle professionalità interne che vedono gli organici ridotti da prepensionamenti non rimpiazzati da assunzioni”.

Per Chiara Barbera “va superato il periodo di stallo che genera incertezza. Il governo Schifani deve seriamente occuparsi di un ente strategico qual’è Irca. Come First Cisl siamo e rimaniamo disponibili ad un confronto chiaro ed aperto che muova da quanto abbiamo evidenziato in conferenza stampa”.