30 Marzo 2025
scadenza domande al 18 aprile 2025| Commercialista Telematico


Entro il 18 aprile i datori di lavoro possono richiedere contributi per ottenere la certificazione della parità di genere. Un’opportunità concreta per ricevere assistenza tecnica e copertura dei costi legati all’analisi e gestione dei dati aziendali in ottica inclusiva.

Contributi 2025 per la certificazione della parità di genere: alcune premesse

contributi parità di genere 2025Come stabilito dal secondo Avviso pubblico diffuso l’11 febbraio 2025 a far data dal 26 febbraio 2025 e fino alla data ultima del 18 aprile 2025 le imprese e i professionisti in possesso di partita IVA possono presentare la domanda, esclusivamente per via telematica, per la concessione di contributi per la certificazione della parità di genere.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Le risorse messe a disposizione ammontano ad euro 2.534.597,07, di cui 569.451,82 euro destinati ai contributi per i servizi di assistenza tecnica e di accompagnamento alla certificazione della parità di genere, sotto forma di voucher, e di euro 1.965.145,25 destinati ai contributi per servizi di certificazione della parità di genere.

L’Avviso dell’11 febbraio 2025 disciplina l’accesso ai contributi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per supportare le micro, piccole e medie imprese (MPMI) nel processo di certificazione della parità di genere, in conformità alla UNI/PdR 125:2022 con l’obiettivo di incentivare un sistema di certificazione volto a migliorare l’inclusione e la parità di genere nel mondo del lavoro, in linea con le strategie europee e nazionali.

 

I soggetti beneficiari e i requisiti necessari

In via generale possono beneficiare dei contributi per i servizi di cui al presente Avviso le Micro, Piccole o Medie imprese come definite dall’Allegato 1 del Regolamento (UE) n. 651/2014 in possesso dei seguenti requisiti:

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

  1. aver assolto agli obblighi contributivi attestati dal Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC);
  2. essere micro, piccole o medie imprese come definite dall’Allegato 1 del Regolamento (UE) n. 651/2014;
  3. avere in pianta organica almeno un dipendente;
  4. essere titolari di partita IVA attiva;
  5. avere sede legale e operativa in Italia o domicilio fiscale in Italia se titolari soltanto di partita IVA;
  6. essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria, né sottoposti ad una delle procedure individuate dal Codice della Crisi e dell’Insolvenza;
  7. non avere nei propri confronti cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’art. 67 della vigente normativa antimafia (D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 e smi);
  8. non avere procedimenti amministrativi in corso connessi ad atti di revoca per indebita percezione di risorse pubbliche;
  9. essere in regola con la presentazione del “Rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile” (per le sole imprese che occupano più di cinquanta dipendenti);
  10. essere in regola con le assunzioni previste dalla legge 12 marzo 1999, n. 68 recante   e smi, in materia di collocamento mirato ai disabili;
  11. non svolgano attività descritte nell’Allegato 1 dell’Avviso, nel rispetto del principio di “non arrecare un danno significativo”;
  12. abbiano compilato e concluso positivamente il test on line di autovalutazione presente sul sito unioncamere.gov.it.

 

Tipologie di contributi concessi

Voucher

I voucher sono destinati a supportare le imprese nell’analisi dei processi aziendali finalizzati all’ottenimento della certificazione della parità di genere, trasferendo alle imprese beneficiarie competenze specialistiche e strategiche.

Il supporto comprende:

  • Analisi dei processi e definizione degli obiettivi (fino a 4 giornate di assistenza
  • contributo massimo di 1.639,34 euro);
  • Pre-verifica di conformità alla UNI/PdR 125:2022 (1 giornata – contributo massimo di 409,84 euro).

Le imprese devono usufruire di questi servizi entro 6 mesi dalla concessione del contributo, con possibilità di proroga fino a 2 mesi, e comunque entro il 30 giugno 2026, pena la decadenza di tutte le agevolazioni concesse.

Contributi per i Servizi di Certificazione

Questi contributi coprono i costi del primo rilascio della certificazione UNI/PdR 125:2022 da parte degli Organismi di Certificazione (OdC) e il contributo, successivamente al conseguimento della certificazione, viene erogato direttamente dal Soggetto Attuatore all’OdC, senza che l’impresa debba sostenere alcun costo per i servizi di certificazione nei limiti del contributo concesso (per singola impresa, è di 10.245,00 euro al netto di IVA).

L’importo massimo per ogni giornata di audit è di 1.200,00 euro, fino a un massimo complessivo di 10.245,00 euro.

Le imprese devono usufruire dei servizi di certificazione entro 9 mesi dalla concessione del contributo, con possibilità di proroga di 1 mese, e comunque entro il 30 giugno 2026.

I contributi possono essere richiesti solo per la prima certificazione e solo per l’esame della domanda, verifica documentale, verifica in sede e osservazione diretta dell’attività dell’organizzazione certificata e rilascio del certificato (gli importi che superino i limiti previsti restano a carico dell’impresa beneficiaria)

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Nota: si rammenta inoltre che le aziende in possesso della certificazione della parità di genere possono avvalersi di un esonero dal versamento di una percentuale dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro in base a quanto disposto dalla legge 5 novembre 2021, n. 162.
In particolare, l’esonero è determinato in misura non superiore all’1% e nel limite massimo di 50.000 euro annui per ciascuna impresa.
Infine, il possesso della certificazione può essere valutato con favore nella partecipazione alle gare di appalto pubbliche con l’attribuzione di un maggior punteggio prestabilito dalle stazioni appaltanti.

 

La presentazione della domanda telematica

Le domande possono essere presentate esclusivamente in modalità telematica attraverso il portale restart.infocamere.it, accessibile con SPID/CIE/CNS a far data dal 26 febbraio 2025 (ore 10:00) e fino al termine ultimo del 18 aprile 2025 (ore 16:00), salvo esaurimento fondi (nel qual caso il termine di chiusura è anticipato).

Nota: la procedura informatica rilascia una ricevuta di presentazione della domanda.

 

Documentazione da allegare alla domanda

La domanda deve includere i seguenti documenti, pena l’inammissibilità:

  • Modulo dichiarazioni firmato digitalmente dal legale rappresentante;
  • Riepilogo test di pre-screening effettuato online sul portale Unioncamere;
  • Ricevuta del Rapporto sulla situazione del personale (solo per imprese con più di 50 dipendenti);
  • Preventivo di un Organismo di Certificazione accreditato, con dettagli su durata dell’audit, tariffe applicate e clausole relative alla copertura del contributo;
  • Modulo generato dalla procedura informatica Restart, contenente i dati identificativi dell’impresa e l’importo complessivo dei contributi richiesti;
  • Dichiarazione sulla titolarità effettiva insussistenza di conflitti di interesse.

Nota: la documentazione deve essere trasmessa digitalmente con firma elettronica qualificata.

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Valutazione e concessione dei contributi

Le domande vengono valutate con procedura a sportello in ordine cronologico di presentazione.

L’istruttoria si conclude entro 90 giorni dalla presentazione della domanda e, in caso di esito positivo, il Soggetto Attuatore, dopo aver verificato il rispetto da parte dell’impresa dei massimali previsti dai regolamenti de minimis, procede alla registrazione dell’aiuto su RNA o sui Registri SIAN e SIPA e all’adozione del provvedimento di concessione.

Obblighi delle imprese beneficiarie

Le imprese beneficiarie dei contributi sono tenute a:

  • accettare formalmente il contributo con l’invio della documentazione richiesta;
  • completare nei termini le attività di assistenza tecnica e certificazione;
  • utilizzare i servizi finanziati entro i tempi stabiliti (6 mesi per l’assistenza, 9 mesi per la certificazione, prorogabili entro i limiti consentiti);
  • fornire la documentazione richiesta per verifiche e controlli;
  • comunicare tempestivamente variazioni aziendali rilevanti (es. variazioni nella titolarità, cambiamenti nei requisiti di ammissibilità);
  • mantenere la conformità ai requisiti normativi durante tutto il periodo di fruizione del contributo;
  • adempiere agli obblighi di comunicazione e pubblicità previsti dalla normativa PNRR.

Nota: il mancato rispetto di tali obblighi può comportare la revoca del contributo e l’obbligo di restituzione delle somme ricevute.

 

Contabilità

Buste paga

 

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