31 Marzo 2025
Cloud security: le strategie di sicurezza essenziali per le imprese


La sicurezza del cloud è diventata centrale per le organizzazioni. Le vulnerabilità comuni includono configurazioni errate, gestione inadeguata degli accessi e vulnerabilità delle API. Le PMI possono migliorare la sicurezza adottando soluzioni CNAPP, implementando controlli di base e investendo nella formazione del personale. Le grandi organizzazioni richiedono strategie avanzate come l’approccio Zero Trust, l’uso di AI per il rilevamento delle minacce e l’implementazione di pratiche DevSecOps. L’adozione di piattaforme di sicurezza cloud-agnostic e soluzioni DLP specifiche sono essenziali per affrontare le sfide in ambienti multi-cloud complessi.

Introduzione alla Cloud Security

Secondo il Market Guide for Cloud-Native Application Protection Platforms di Gartner, la superficie di attacco delle applicazioni e infrastrutture cloud-native si sta espandendo, con gli attaccanti che si concentrano sempre più sull’ambiente di runtime, inclusi rete, elaborazione, storage, identità e permessi, nonché sulla configurazione errata delle funzionalità di gestione e controllo del cloud. Inoltre, le API e la supply chain del software stesso sono diventate bersaglio di potenziali attacchi.

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In questo contesto in rapida evoluzione, le organizzazioni devono adottare un approccio alla sicurezza del cloud che vada oltre le tradizionali misure di protezione. Il mercato delle piattaforme di protezione delle applicazioni cloud-native (CNAPP) ha registrato, in tal senso, una crescita sostanziale, accompagnata da una tendenza alle acquisizioni e al consolidamento.

Tuttavia, mentre esistono numerosi fornitori, solo un numero limitato offre una piattaforma completa con l’ampiezza e la profondità di funzionalità richieste, in particolare enfatizzando l’integrazione seamless attraverso i processi di sviluppo e operativi.

Con le responsabilità operative che si spostano verso gli sviluppatori e gli architetti cloud, è cresciuta la necessità di strumenti avanzati per affrontare le vulnerabilità, implementare l’infrastruttura come codice e gestire le implementazioni in produzione per adattarsi a questo ambito ampliato.

L’identificazione proattiva e la prioritizzazione dei rischi durante lo sviluppo, fornendo al contempo agli sviluppatori un contesto adeguato, sono essenziali a causa della percezione della sicurezza come ostacolo da parte degli sviluppatori stessi.

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Identificare le vulnerabilità comuni nel cloud

L’identificazione delle vulnerabilità comuni nel cloud è un processo critico che richiede una comprensione approfondita dell’architettura cloud-native e dei suoi componenti.

Secondo l’analisi di Gartner, le vulnerabilità più frequenti includono la configurazione errata degli ambienti cloud, la gestione inadeguata delle identità e degli accessi, e le debolezze nella sicurezza delle API.

  • La configurazione errata degli ambienti cloud può portare a esposizioni di dati sensibili, accessi non autorizzati e violazioni della conformità. Ad esempio, bucket S3 mal configurati in AWS sono stati responsabili di numerose violazioni dei dati negli ultimi anni.
  • La gestione delle identità e degli accessi (IAM) è un’altra area critica, dove privilegi eccessivi o mal gestiti possono creare punti di ingresso per gli attaccanti.
  • Le vulnerabilità delle API, d’altra parte, possono esporre funzionalità critiche dell’applicazione se non adeguatamente protette e monitorate.

Oltre a queste, le organizzazioni devono essere consapevoli dei rischi associati alla sicurezza dei container e all’orchestrazione Kubernetes, che sono diventati elementi fondamentali delle architetture cloud-native. Le vulnerabilità nei registri dei container, le immagini non sicure e le configurazioni errate di Kubernetes possono portare a compromissioni dell’intera infrastruttura.

Un altro aspetto critico è la sicurezza della supply chain del software, dove componenti di terze parti o dipendenze non controllate possono introdurre vulnerabilità nell’applicazione.

Per affrontare efficacemente queste sfide, le organizzazioni devono adottare un approccio multilivello che includa scansioni regolari delle vulnerabilità, analisi della configurazione, monitoraggio continuo e implementazione di politiche di sicurezza basate su principi di zero trust.

Come le PMI possono affrontare i rischi della sicurezza nel cloud

Per PMI, affrontare i rischi di sicurezza nel cloud può sembrare un compito scoraggiante, soprattutto considerando le limitate risorse e competenze specializzate. Tuttavia, esistono strategie efficaci che le PMI possono adottare per migliorare significativamente la loro postura di sicurezza nel cloud.

Una delle prime azioni che le PMI dovrebbero intraprendere è l’adozione di soluzioni CNAPP (Cloud-Native Application Protection Platform) che offrono una visione unificata dei rischi di sicurezza attraverso l’intero ciclo di vita dell’applicazione cloud-native. Queste piattaforme possono aiutare le PMI a identificare e prioritizzare i rischi, fornendo una guida contestuale per la risoluzione.

Un approccio pratico per le PMI è quello di iniziare con l’implementazione di controlli di sicurezza di base, come l’autenticazione a più fattori (MFA) per tutti gli account, e la crittografia dei dati sia in transito che a riposo.

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Le PMI dovrebbero anche considerare l’utilizzo di soluzioni di Cloud Security Posture Management (CSPM) per monitorare continuamente e correggere le configurazioni errate nei loro ambienti cloud. Infine, è fondamentale per le aziende sviluppare e testare regolarmente un piano di risposta agli incidenti specifico per il cloud, assicurandosi che tutti i dipendenti chiave siano consapevoli dei loro ruoli e responsabilità in caso di violazione della sicurezza.

Strategie avanzate di sicurezza per grandi organizzazioni

Le grandi organizzazioni, con le loro complesse infrastrutture cloud e ambienti multi-cloud, richiedono strategie di sicurezza più avanzate e sofisticate.

Secondo l’analisi di Gartner, una delle tendenze chiave per queste organizzazioni è l’adozione di un approccio alla cloud security che consideri l’implementazione di piattaforme CNAPP complete. Queste piattaforme offrono una visione unificata della sicurezza, integrando funzionalità come Cloud Security Posture Management (CSPM), Cloud Workload Protection Platforms (CWPP), e Cloud Infrastructure Entitlement Management (CIEM).

Un’altra strategia avanzata è l’implementazione di un modello di sicurezza Zero Trust, che presuppone che nessuna entità, interna o esterna, sia affidabile per impostazione predefinita. Questo approccio richiede una verifica continua dell’identità e dell’integrità di tutti gli accessi e le transazioni, indipendentemente dalla loro origine.

Le grandi organizzazioni stanno anche investendo in soluzioni di Intelligenza Artificiale e Machine Learning per migliorare il rilevamento delle minacce e la risposta automatizzata agli incidenti. Queste tecnologie possono analizzare enormi volumi di dati in tempo reale, identificando modelli anomali e potenziali minacce che potrebbero sfuggire ai sistemi tradizionali.

La sicurezza delle API è un’altra area di focus, con l’adozione di gateway API avanzati e soluzioni di gestione che offrono funzionalità come la protezione contro gli attacchi DDoS, l’autenticazione forte e il controllo granulare degli accessi.

Da valutare anche l’implementazione di soluzioni di Data Loss Prevention (DLP) specifiche per il cloud, che possono monitorare e proteggere i dati sensibili sia in movimento che a riposo attraverso diversi servizi cloud.

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Infine, le grandi organizzazioni stanno investendo in programmi di formazione e sensibilizzazione alla sicurezza più sofisticati, che includono simulazioni di attacchi realistici e formazione specifica per ruoli chiave come sviluppatori cloud e architetti di sicurezza.

Le piattaforme CNAPP

Come anticipato, le piattaforme CNAPP offrono un approccio unificato alla sicurezza, coprendo l’intero ciclo di vita delle applicazioni cloud-native, dalla fase di sviluppo fino alla produzione. Le CNAPP incorporano una serie di capacità di sicurezza e conformità, tra cui la scansione degli artefatti, guardrail di sicurezza, gestione della configurazione e della conformità, rilevamento e prioritizzazione dei rischi e analisi comportamentale. Gartner prevede che entro il 2029, il 60% delle imprese che non implementeranno una soluzione CNAPP unificata mancheranno di una visibilità estesa sulla superficie di attacco cloud, compromettendo gli obiettivi di zero-trust.

Le CNAPP si distinguono per la loro capacità di integrare API con i principali fornitori di piattaforme cloud, flussi di lavoro DevOps e tecnologie di workload protection, offrendo una copertura di sicurezza combinata dallo sviluppo al runtime.

Queste soluzioni stanno diventando sempre più sofisticate, incorporando funzionalità come l’analisi del grafo di attacco, la gestione delle vulnerabilità dei workload in runtime e la scoperta, scansione e protezione delle API.

Inoltre, con l’evoluzione del mercato, si prevede che le CNAPP espanderanno le loro capacità in aree come il testing di sicurezza delle applicazioni, la gestione della postura di sicurezza delle applicazioni (ASPM) e il rilevamento e risposta cloud (CDR), offrendo così una protezione ancora più completa per le organizzazioni che operano in ambienti cloud complessi e dinamici.

Implementazione di sistemi di monitoraggio continuo

L’implementazione di sistemi di monitoraggio continuo sta diventando un pilastro fondamentale nella strategia di sicurezza cloud delle grandi organizzazioni. Il futuro delle operazioni di cloud security si sta orientando verso un approccio sempre più automatizzato e assistito dall’intelligenza artificiale.

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Questa evoluzione è guidata dalla necessità di adattarsi alla natura dinamica e complessa degli ambienti cloud moderni, dove i microservizi a breve durata, i container e le funzioni serverless richiedono strumenti di monitoraggio altamente adattabili. In questo contesto, oltre all’implementazione delle piattaforme CNAPP analizzate in precedenza, l’adozione di tecnologie di Cloud Retection and Response (CDR) sta permettendo correlazioni più avanzate e risposte automatizzate agli incidenti.

Con l’evoluzione di queste tecnologie, si prevede che entro il 2028 il 20% degli early adopter delle piattaforme di sicurezza cloud realizzerà i benefici dell’automazione delle operazioni di sicurezza cloud-native, portando a una riduzione significativa dei tempi di risposta agli incidenti e a una maggiore efficacia nella gestione dei rischi di sicurezza in ambienti cloud complessi.

L’importanza della formazione del personale nella sicurezza cloud

La formazione del personale sta emergendo come un elemento critico nella strategia di sicurezza cloud delle grandi organizzazioni. Con l’evoluzione rapida delle tecnologie cloud e delle minacce associate, la necessità di un personale altamente qualificato e costantemente aggiornato è diventata imprescindibile.

In particolare, si sta osservando un cambiamento culturale significativo, con team di sviluppo, team di architettura cloud e team di operazioni di sicurezza che devono collaborare più strettamente che mai.

Inoltre, con l’emergere di tecnologie come l’AI generativa nel campo della sicurezza cloud, diventa cruciale formare il personale su come sfruttare efficacemente questi strumenti, comprendendo al contempo i loro limiti e potenziali rischi.

In questo contesto, le organizzazioni che investono nella formazione continua e nello sviluppo delle competenze del loro personale saranno meglio posizionate per affrontare le sfide di sicurezza in evoluzione e sfruttare appieno il potenziale delle tecnologie cloud-native emergenti.

Cloud Security: 5 soluzioni da considerare nel 2025

Prisma Cloud

Prisma Cloud di Palo Alto Networks si distingue come una delle soluzioni di cloud security più complete e mature sul mercato.

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Tra le sue caratteristiche principali figurano il monitoraggio in tempo reale, la protezione dei carichi di lavoro e il supporto multicloud. La piattaforma offre funzionalità di gestione della postura di sicurezza del cloud (CSPM), fornendo scansioni continue per rilevare configurazioni errate e violazioni delle policy.

Un punto di forza significativo è l’integrazione con le pipeline CI/CD, che consente controlli di sicurezza automatizzati durante lo sviluppo e il deployment delle applicazioni. Prisma Cloud offre anche funzionalità avanzate di protezione dei container e degli ambienti Kubernetes, con il 47% degli utenti intervistati da PeerSpot che riportano un aumento della produttività superiore al 5% grazie all’automazione della sicurezza.

Wiz

Wiz, recentemente acquisita da Google, si è rapidamente affermata come una delle piattaforme CNAPP più innovative e in rapida crescita. La sua caratteristica distintiva è l’approccio agentless basato al 100% su API, che consente una connettività rapida e scansioni complete delle configurazioni e dei carichi di lavoro della piattaforma.

Una delle funzionalità più apprezzate è il Security Graph, che fornisce una visualizzazione intuitiva delle relazioni tra risorse, configurazioni e vulnerabilità. Questo approccio consente alle organizzazioni di comprendere meglio il loro ambiente cloud e identificare rapidamente i rischi. Wiz offre anche una visibilità completa su configurazioni errate e violazioni delle policy, grazie agli strumenti CSPM integrati.

La piattaforma si integra con oltre 30 soluzioni di terze parti, facilitando l’automazione del flusso di lavoro di sicurezza. Un punto di forza significativo è la capacità di Wiz di correlare automaticamente i dati sensibili con il contesto cloud rilevante, come l’esposizione pubblica, le identità degli utenti, le autorizzazioni e le vulnerabilità. Questa integrazione permette alle aziende di comprendere l’accessibilità, la configurazione, l’utilizzo e il movimento dei dati all’interno dei loro ambienti interni.

SentinelOne Singularity Cloud Security

Tra le piattaforme di cloud security, SentinelOne Singularity si distingue per il suo approccio incentrato sull’intelligenza artificiale e il machine learning. La piattaforma offre una protezione completa per ambienti cloud, con un focus particolare sulla visibilità in tempo reale e sulla risposta automatizzata alle minacce.

La piattaforma offre anche funzionalità avanzate di protezione dei workload, inclusa la sicurezza dei container e degli ambienti Kubernetes. SentinelOne si integra in maniera seamless con le principali piattaforme cloud come AWS, Azure e Google Cloud, fornendo una visione unificata della sicurezza attraverso ambienti multi-cloud.

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Un punto di forza significativo è la capacità della piattaforma di correlare automaticamente gli eventi di sicurezza attraverso endpoint, cloud e identità, fornendo un contesto completo per l’analisi delle minacce.

Microsoft Defender for Cloud

Microsoft Defender for Cloud si posiziona come una soluzione CNAPP integrata e nativa per gli ambienti Azure, ma con supporto esteso anche per altre piattaforme cloud.

Una delle caratteristiche principali di Defender for Cloud è la sua profonda integrazione con l’ecosistema Azure, che offre una visibilità e un controllo totali per le organizzazioni che utilizzano principalmente servizi Microsoft.

La piattaforma vanta feedback positivi nella gestione della postura di sicurezza del cloud (CSPM), fornendo valutazioni continue e raccomandazioni di sicurezza basate su best practice e standard di conformità. Un punto di forza significativo è l’utilizzo di tecnologie di machine learning avanzate per il rilevamento delle minacce. Defender for Cloud offre anche funzionalità di protezione dei workload, inclusa la sicurezza dei container e degli ambienti Kubernetes.

Check Point CloudGuard CNAPP: caratteristiche, pro e contro

Check Point CloudGuard CNAPP si distingue nel mercato delle piattaforme di protezione delle applicazioni cloud-native per le sue funzionalità di Cloud Security Posture Management (CSPM), Cloud Workload Protection Platform (CWPP) e Cloud Infrastructure Entitlement Management (CIEM) in un’unica soluzione unificata.

Una delle caratteristiche più apprezzate è la capacità di CloudGuard di fornire visibilità e protezione su ambienti multi-cloud, supportando AWS, Azure, Google Cloud e ambienti ibridi. Questo approccio unificato consente alle organizzazioni di gestire la sicurezza in modo coerente attraverso diverse piattaforme cloud.

Un punto di forza significativo è l’integrazione di CloudGuard con le pipeline CI/CD, che consente l’implementazione di controlli di sicurezza automatizzati durante lo sviluppo e il deployment delle applicazioni.

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