
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze e il Ministro delle Imprese e del Made in Italy ha varato un decreto recante modalità attuative e operative degli schemi di assicurazione dei rischi catastrofali
Cosa tratta?
Il tema dei rischi catastrofali riveste un crescente interessa nel mondo di oggi, soprattutto, a causa dei cambiamenti climatici che portano, ormai sempre più frequentemente ad eventi climatici improvvisi e di grande entità.
Indipendentemente da questo, il nostro paese è tra quelli più soggetti ai rischi di natura idrogeologica, a causa delle sue caratteristiche geologiche, morfologiche e idrografiche, dunque, è naturalmente predisposto a fenomeni di dissesto quali frane e alluvioni.
Per non parlare del rischio sismico, dovuto al fatto che il territorio italiano si estende su più placche tettoniche, il cui movimento reciproco genera periodicamente dei terremoti, infatti l’Italia ha una pericolosità sismica medio-alta (per frequenza e intensità dei fenomeni).
Con Decreto 30 gennaio 2025, n. 18, il Governo obbliga tutte le imprese con sede legale in Italia e le imprese aventi sede legale all’estero con una stabile organizzazione in Italia, tenute all’iscrizione nel registro delle imprese, alla stipula di una polizza assicurativa per i danni causati da eventi catastrofali.
Comprende dunque, qualsiasi attività commerciale e società di qualsiasi tipo, sono invece esentati i professionisti non organizzati in società, le imprese agricole e le imprese i cui beni immobili risultino gravati da abuso edilizio o costruiti in carenza delle autorizzazioni previste.
Rientrano nel campo di applicazione di tale decreto gli eventi di tipo:
- alluvione, inondazione ed esondazione;
- sisma;
- frana.
Le polizze assicurative includono la copertura per i seguenti beni:
- terreni;
- fabbricato;
- impianti e macchinari;
- attrezzature industriali e commerciali.
La copertura assicurativa obbligatoria contro eventi catastrofali nasce per consentire alle imprese di affrontare meglio situazioni emergenziali, limitando la dipendenza dagli aiuti pubblici.
Alle imprese inadempienti, potrebbero esser negati contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche, anche con riferimento a quelle previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali.
Quando entra in vigore?
Il 31 marzo 2025 segna il termine ultimo per la stipula.
Indicazioni operative
Indipendentemente dall’obbligo assicurativo i rischi di tipo catastrofali devono sempre essere analizzati e valutati all’interno di un’organizzazione aziendale, per tutelare la salute e sicurezza dei lavoratori.
Il datore di lavoro dovrebbe dunque, farli rientrare nella propria valutazione dei rischi e stabilire tutte le misure di prevenzione e protezione necessarie a gestire questi tipi di rischi.
Ad esempio, mediante la creazione di piani di emergenza ed evacuazione ad hoc per questi eventi, che includano le procedure di evacuazione, punti di ritrovo sicuri e contatti di emergenza.
I suddetti piani dovrebbero essere condivisi con i lavoratori, che oltre a queste informazioni dovrebbero essere sottoposti ad una vera e propria formazione con tanto di simulazione, su come dovrebbero comportarsi in caso di eventi catastrofici.
Per quanto riguarda le alluvioni, potrebbero essere installati dei sistemi di allarme e monitoraggio collegati a servizi meteorologici locali e sistemi di monitoraggio del livello dell’acqua, in modo da avvisare celermente i lavoratori e permettere un’evacuazione precoce.
Infine, di fondamentale importanza, risulta la manutenzione periodica degli edifici, includendo la pulizia regolare di grondaie e scarichi.
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