
TERNI – «Hai voglia a scontare la Taric, la stangata tasse voluta dalla giunta regionale di sinistra – dichiara la capogruppo di FdI, Elena Proietti – avrà conseguenze talmente disarstrose che nessuno vorrà venire a vivere a Terni». Sulla manovra da 322 milioni di euro, Elena Proietti dice: «Aumenti
giustificati da un buco nella sanità che non esiste e che è l’ennesimo atto di forza per mettere le mani nelle tasche degli umbri. Una narrazione portata avanti per coprire errori di gestione e scelte
politiche sbagliate». «In tutto questo cosa ha intenzione di fare il sindaco Bandecchi per tutelare i ternani?Promesso l’annullamento della Taric per i nuovi residenti. Una manovra già debole in partenza – sotolinea Proietti Trotti – e che adesso diventa completamente inutile. Ora servirebbe una prova di maturità da parte dell’amministrazione locale ma ciò appare un’ipotesi remota. Bandecchi è troppo preso dall’insultare i ternani sui social e al promuovere insulti sessisti, per poter trovare del tempo per sviluppare politiche che permettano di prevenire i disastri verso cui ci sta portando la presidente regionale Proietti. Due facce della stessa medaglia che stanno portando l’Umbria al disastro economico». I consiglieri comunale di FdI Marco Cecconi e del misto Cinzia Fabrizi hanno
presentato un atto di indirizzo che mettono a disposizione, per la sottoscrizione, di tutto il consiglio comunale: «Considerato che sin dall’anno in corso, l’aumento dell’addizionale regionale IRPEF
corrisponde ad una media del 2% in più, con prelievo diretto in busta-paga o pensione che sia, tale da totalizzare su base annua un salasso di svariate centinaia di euro;gli incrementi previsti per l’IRAP e il bollo-auto, che andranno ad aggiungersi, eroderanno rispettivamente il margine delle imprese (che, al contrario, in una congiuntura come quella attuale, andrebbero sostenute con sgravi ed agevolazioni) e contribuiranno a rendere ancora più pesanti gli oneri annessi al possesso di un’automobile;complessivamente, l’aumento della pressione fiscale rischia di mettere in gravi difficoltà cittadini, famiglie ed imprese della nostra regione, ai danni soprattutto delle fasce economicamente più deboli;tale aumento è stato deliberato dalla Giunta regionale senza aun tipo di incontro preventivo con le parti sociali, e senza alcuna forma di partecipazione con i cittadini e coni rappresentanti degli enti locali; Impegna il sindaco ad attivarsi tempestivamente con ogni mezzo per rappresentare alla presidente della Giunta regionale le istanze della nostra comunità e la necessità conseguente di un immediato ritiro del disegno di legge di cui trattasi».
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