
L’Umbria si muove lungo le direttrici dell’innovazione e della sostenibilità, tra luci e ombre. Il territorio sta registrando una crescita delle startup (+323% dal 2020), un aumento dell’adozione di tecnologie 4.0 e una maggiore partecipazione ai fondi Pnrr, con 47 milioni di euro erogati solo nel primo semestre 2024 per digitalizzazione e sostenibilità. È quanto afferma l’ufficio stampa della Camera di Commercio dell’Umbria.
Nuove tecnologie «Le imprese umbre stanno dimostrando apertura verso nuove tecnologie e modelli sostenibili, con un protagonismo crescente dei giovani – ha dichiarato Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria – ma serve un gioco di squadra tra Regione, Università e imprese per trasformare questi fermenti in un vero ecosistema innovativo».
High-tech Dati incoraggianti arrivano anche dall’Università degli Studi di Perugia e dal Polo Universitario di Terni, con 12 nuovi corsi Stem attivati dal 2020 e ottomila professionisti impiegati nei settori high-tech. Tuttavia, permangono ostacoli burocratici e divari territoriali, con le microimprese artigiane che faticano nella transizione digitale.
Sviluppo L’Umbria ha investito 112 milioni di euro in interventi legati al Pnrr nel 2024, con particolare attenzione ai settori dell’energia sostenibile, dell’agricoltura tecnologica e della digitalizzazione del turismo. Il Pnrr si conferma dunque un volano di sviluppo: nel 2024 le domande ai bandi sono aumentate del 27% rispetto all’anno precedente, con il 62% delle richieste provenienti da PMI con meno di 50 dipendenti. I principali ambiti di investimento riguardano l’idrogeno verde (35%), l’AgroTech (25%) e il turismo digitale (15%). Mentre l’innovazione prende piede – si legge – il futuro dell’Umbria dipende dalla capacità di consolidare queste tendenze, colmando le lacune esistenti e rafforzando la sinergia tra istituzioni e imprese. La ripartizione dei fondi evidenzia un forte orientamento verso l’innovazione: il 35% delle risorse è stato destinato allo sviluppo dell’idrogeno verde, con aziende come Avanzi (Terni) che puntano a una produzione di 5.000 tonnellate annue entro il 2026.
Source link
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Source link