
Proroga sì, proroga no: alla fine è arrivata, ma non come ci si aspettava. Lo slittamento dei termini avviene per le piccole e medie imprese, ma con un doppio binario.
Le novità sono contenute nel decreto approvato il 28 marzo 2025. A due giorni, possiamo fare un’analisi completa ed efficace sulle nuove scadenze e sull’obbligo in capo alle imprese.
A un anno dall’approvazione della norma che ha introdotto l’obbligo della polizza assicurativa catastrofale, si è continuato a richiedere la proroga, considerando anche il fragile periodo che stiamo vivendo.
Nel testo, le ultimissime novità. Prima, però, ti lascio il video YouTube pubblicato da Consigli PMI, dove vengono illustrate le ultime novità per le imprese sulla stipula delle polizze.
Arriva la proroga a doppio binario per la polizza catastrofale
Dopo dubbi, incertezze e molti tentativi, arriva quasi a sorpresa la proroga della polizza catastrofale per le PMI. Una piacevole sorpresa che, almeno momentaneamente, fa tirare un sospiro di sollievo a piccole e medie imprese.
La proroga è stata richiesta più volte, ma la decisione definitiva sul rinvio è arrivata nel corso del Consiglio dei Ministri del 28 marzo 2025.
Il decreto approvato stabilisce che l’obbligo di stipula delle polizze è stato prorogato su un doppio binario:
- Al 1° ottobre 2025 per le imprese di medie dimensioni;
- Al 1° gennaio 2026 per le piccole e microimprese.
Invece, per quanto riguarda le grandi imprese rimane la scadenza del 31 marzo 2025, ma con una moratoria sulle sanzioni. Queste si applicheranno dopo 90 giorni dalla decorrenza dei termini.
Nelle seguenti tabelle, ti indicherò i parametri per la classificazione dimensionale con riferimento alla direttiva UE 2023/2775, in modo tale da sapere la propria fascia di appartenenza.
Microimprese
Totale dello stato patrimoniale | 450.000 euro |
Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni | 900.000 euro |
Numero medio dei dipendenti durante l’esercizio | fino a 10 |
Piccole imprese
Totale dello stato patrimoniale | 5.000.000 euro |
Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni | 10.000.000 euro |
Numero medio dei dipendenti durante l’esercizio | fino a 50 |
Medie imprese
Totale dello stato patrimoniale | 25.000.000 euro |
Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni | 50.000.000 euro |
Numero medio dei dipendenti durante l’esercizio | fino a 250 |
Grandi imprese
Totale dello stato patrimoniale | oltre 25.000.000 euro |
Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni | oltre 50.000.000 euro |
Numero medio dei dipendenti durante l’esercizio | oltre 250 |
Perché è stata stabilita una doppia scadenza all’obbligo
Sono stati fatti diversi tentativi per prorogare l’obbligo di stipula delle polizze assicurative catastrofali, ma nessuno ha avuto successo. A salvare una situazione che, inevitabilmente, avrebbe portato alla scadenza imminente dell’obbligo, un decreto in extremis risolve la situazione.
Infatti, l’ultimo tentativo che aveva dato un barlume di speranza ai titolari delle imprese aveva trovato spazio nel decreto legge bollette 2025. Tuttavia, l’inserimento della proroga era discutibile soprattutto per via della motivazione di permettere alle imprese di superare la crisi energetica senza l’aggiungersi di un altro onere. Va considerato, infatti, il costo della polizza catastrofale.
Il Consiglio dei Ministri del 28 marzo 2025 ha deciso, quindi, la seconda proroga consecutiva. Non tanto per la motivazione sopra indicata, quanto più per il corto circuito che si è creato durante l’iter di approvazione della norma. In aggiunta, continuano a esserci forti dubbi, a partire dai soggetti obbligati fino ai beni.
Chi è davvero obbligato alla stipula della polizza catastrofale
Cerchiamo di chiarire almeno questo dubbio: chi sono i veri soggetti obbligati. Secondo la norma, sono obbligati a stipulare la polizza catastrofale le imprese tenute all’iscrizione nel Registro delle imprese che hanno:
- Sede in Italia;
- Stabili organizzazioni sul territorio italiano che hanno sede all’estero.
Queste indicazioni farebbero rientrare tra i soggetti obbligati:
- Attività industriali dirette alla produzione di beni o di servizi;
- Attività intermediarie nella circolazione dei beni;
- Attività di trasporto per terra, per acqua o per aria;
- Attività bancarie o assicurative;
- Attività ausiliarie delle precedenti.
Sono escluse solo le imprese agricole, per le quali resta applicabile la normativa del Fondo mutualistico nazionale. Si tratta di un Fondo che copre i danni catastrofali meteoclimatici che colpiscono le produzioni agricole a causa di eventi quali alluvione, gelo-brina e siccità.
I punti salienti della proroga
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Proroga polizze catastrofali: l’obbligo di stipula delle polizze è prorogato al 1° ottobre 2025 per le medie imprese e al 1° gennaio 2026 per le piccole e micro imprese.
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Motivazione: la proroga risponde alla crisi energetica, evitando ulteriori oneri per le imprese, ma anche a un corto circuito che si è creato durante l’iter di approvazione della norma.
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Soggetti obbligati: le imprese registrate in Italia sono obbligate, con esclusione delle imprese agricole.
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