
Chi può beneficiare del contributo a fondo perduto?
I beneficiari di questa agevolazione sono:
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Le imprese sociali, in qualsiasi forma costituite e iscritte nell’apposta sezione del Registro delle imprese;
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Le cooperative sociali e i loro consorzi iscritti nell’albo delle Cooperative sociali e nell’apposita sezione del Registro delle Imprese;
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Le società cooperative che hanno la qualifica di ONLUS;
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Le imprese culturali e creative, costituite in forma di società di persone o di capitali, che operano o vorranno operare nei settori indicati nell’allegato n. 1 del decreto direttoriale 8 agosto 2022;
Requisiti per i beneficiari.
I beneficiari, come sopra elencati, alla data di presentazione delle domande devono possedere le seguenti caratteristiche:
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essere regolarmente costituiti e iscritti nel Registro delle imprese e nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS);
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non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
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avere sede legale e operativa in Italia. I beneficiari che non hanno sede nel nostro territorio nazionale devono essere costituitI secondo le norme di diritto civile e commerciale vigenti nello Stato di residenza e iscrittI nell’omologo registro delle imprese;
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essere in regola con la normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola con gli obblighi contributivi;
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adottare il regime di contabilità ordinaria;
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non aver delocalizzato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una parte dell’unità produttiva che sarà interessata dal progetto.
Contestualmente si assume l’impegno a non delocalizzare, per almeno i due successivi il completamento dell’investimento agevolato.
Come funziona il finanziamento agevolato.
L’agevolazione consiste nella concessione di un finanziamento agevolato e di un contributo a fondo perduto.
Il finanziamento agevolato.
Il finanziamento agevolato può avere una durata fino a quindici anni. Nel periodo di tempo è compreso anche il pre ammortamento, con durata massima di quattro anni. Il tasso di interessi previsto è 0,5%.
I due finanziamenti, quello agevolato e quello bancario, sono considerati in maniera unitaria e possono raggiungere l’importo massimo dell’80% delle spese ammissibili. Il finanziamento bancario deve rappresentare il 30% della somma richiesta, mentre il restante 70% è rappresentato dal finanziamento agevolato.
Contributo a fondo perduto.
Oltre al finanziamento agevolato è prevista la concessione di un contributo a fondo perduto, in una percentuale che varia a seconda del richiedente e della sua ubicazione nel territorio nazionale. In particolare il contributo a fondo perduto sarà:
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20% delle spese ammissibili se la richiesta è presentata da PMI localizzate nelle aree del territorio nazionale ammesse alla deroga di cui all’articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del TFUE previste dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale. In questo caso la somma del finanziamento agevolato e del contributo non può essere superiore al 75% delle spese ammissibili;
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15% delle spese ammissibili se la richiesta del finanziamento è fatta da grandi imprese che possiedono la deroga di cui all’articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del TFUE previste dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale;
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15% delle spese ammissibili se la richiesta del finanziamento agevolato è fatta da PMI che possiedono la deroga di cui all’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE previste dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale;
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5% delle spese ammissibili se la domanda è presentata da grandi imprese nelle aree del territorio nazionale ammesse alla deroga di cui all’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE previste dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale;
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5% delle spese ammissibili se la richiesta viene presentata dalle PMI o grandi imprese che non rientrano nelle categorie precedenti.
Obiettivi dell’investimento agevolato.
La richiesta di finanziamento agevolato può essere presentata per spese ammissibili, al netto di IVA, non inferiori a centomila euro e non superiori a dieci milioni di euro.
Gli investimenti in essere devono raggiungere almeno uno di questi obiettivi;
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Incremento occupazionale di categorie svantaggiate;
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Inclusione sociale di soggetti vulnerabili;
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Valorizzazione ambientale, rigenerazione urbana, turismo sostenibile;
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Valorizzazione e salvaguardia di beni storico – culturali, o perseguimento di finalità culturali e creative, utilità sociale;
Spese ammissibili per il finanziamento.
Nello specifico le spese ammissibili sono:
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suolo aziendale e sue sistemazioni, nella misura del 10% dell’investimento agevolabile;
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fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni, purchè inserite in un contesto di investimento più ampio. Pertanto l’acquisto o la sistemazione di un immobile non può essere l’unica finalità dell’investimento per cui si chiede l’agevolazione;
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infrastrutture specifiche aziendali;
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macchinari, impianti e attrezzature varie, purchè nuovi di fabbrica;
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software, brevetti, licenze riguardanti nuove tecnologie e processi produttivi.
Come presentare la domanda di agevolazione?
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