
Rafforzare la collaborazione bilaterale tra Friuli Venezia e India. Questo l’obiettivo del workshop che si è svolto nella sede udinese della Cciaa di Pordenone Udine, organizzato dalla Camera di commercio indiana per l’Italia in collaborazione con il Consolato generale dell’India e che ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali e aziendali della regione interessati al mercato indiano.
Ad aprire i lavori è stato Giovanni Da Pozzo, presidente della Camera di Commercio Pordenone-Udine, sottolineando il ruolo strategico del Friuli Venezia Giulia come partner economico e culturale privilegiato per l’India.
Omar Londero, responsabile della sede di Udine di Promos, ha quindi analizzato i principali settori di esportazione della nostra regione verso il grande Paese dell’Asia meridionale. Su tutti: acciaio, macchinari e mobili.
L’onorevole Isabella De Monte, rappresentante del Trieste Summit, ha illustrato l’importanza del corridoio Imec (India-Middle East – Europe Economic Corridor) che rafforza il ruolo del porto di Trieste come snodo strategico per il mercato europeo, mentre Michele Nencioni, direttore generale di Confindustria Udine, ha descritto l’ampia diversificazione industriale del Friuli Venezia Giulia, che conta oltre 8.500 aziende manifatturiere attive in numerosi comparti produttivi.
Il direttore ha quindi ricordato che il volume delle esportazioni regionali sul Pil incide per il 42,3%, di cui il 46% è destinato a Paesi esterni all’Unione Europea. Il settore trainante riguarda i prodotti in metallo (22% per poco più di 4 miliardi di euro), seguito dalla meccanica strumentale (17% per 3,2 miliardi), dai trasporti (17% per 3,2 miliardi), alimentari e bevande (8% per 1,4 miliardi ), prodotti chimici (5% per circa 1 miliardo).
Nencioni ha infine sottolineato il fatto che il Friuli Venezia Giulia è dotato anche di un sistema coordinato di incentivi pubblici, alcuni dei quali specificamente dedicati a favorire l’attrazione di imprese e investitori anche dall’estero.
Dal canto suo, il console generale dell’India, Lavanya Kumar, ha evidenziato le numerose opportunità che il mercato indiano offre alle aziende estere. Ha sottolineato i progressi nelle infrastrutture digitali, il regime Fdi (Ide – Investimenti Diretti Estero) sempre più liberalizzato e gli incentivi fiscali e doganali disponibili. Particolare attenzione è stata dedicata agli ambiziosi obiettivi dell’India in materia di energia rinnovabile, che puntano ad ampliare significativamente la capacità di energia verde entro il 2030.
Il segretario generale della Camera di commercio indiana in Italia, Luciano Pettoello Mantovani, ha sottolineato infine l’importanza di aumentare gli investimenti italiani in India.
Ha messo a sua volta in luce il ruolo strategico del porto di Trieste come principale punto di accesso europeo per il Corridoio Imec e ha ricordato la necessità di un continuo sostegno istituzionale per facilitare le relazioni economiche bilaterali tra i due Paesi.
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