
ROMA – focus/aise – Si è concluso con successo l’AI For Future, evento organizzato da WMF – We Make Future – e Search On Media Group nel cuore della Silicon Valley, negli Stati Uniti, che ha riunito oltre 200 tra istituzioni, VCs e investitori, Big Tech, startup e esperti AI per una giornata dedicata all’Intelligenza Artificiale, alla collaborazione internazionale e all’open innovation.
Tra i presenti: Google, Meta, TikTok, Pinterest, LG NOVA, investitori della Bay Area, startup AI e stakeholder dell’ecosistema tecnologico USA.
L’evento, svoltosi il 18 marzo a San Francisco, in California, presso INNOVIT e realizzato con il supporto di ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ha rappresentato la prima tappa americana del Road to WMF 2025 che culminerà a BolognaFiere dal 4 al 6 giugno. Presenti anche i rappresentanti istituzionali Sergio Strozzi, Console Generale d’Italia a San Francisco, Giosafat Riganò, Direttore ICE Los Angeles e Alberto Acito, Direttore di INNOVIT.
“Come Console Generale d’Italia a San Francisco sono lieto di presentare ai nostri partner il meglio dell’innovazione italiana” ha affermato Sergio Strozzi, Console Generale d’Italia a San Francisco. “Davanti a me, ho persone e rappresentanti della Stanford University, persone di Meta, Google, la rete degli scienziati italiani qui in California, altre organizzazioni come la Business Association Italy America, e numerosi stakeholder ed esperti dalla Silicon Valley e oltre. È un onore per me essere qui a presentare We Make Future, in quanto manifestazione che punta a far emergere le eccellenze italiane nel campo dell’innovazione e della tecnologia. Auspico la più ampia partecipazione da parte dei nostri partner americani a questo importante evento a giugno”.
A seguire, il Direttore ICE Los Angeles, Giosafat Riganò, che ha affermato: “We Make Future in Italia è ciò che INNOVIT rappresenta qui a San Francisco: un palco unico, una piattaforma senza paragoni dove l’eccellenza italiana può esprimere e amplificare tutto il suo potenziale. È davvero bellissimo avere qui oggi una combinazione così straordinaria di persone e competenze”. E prosegue: “Lasciatemi aggiungere che questo primo roadshow di We Make Future negli Stati Uniti è solo la prima tappa: il primo passo di un percorso che continuerà a Bologna, dal 4 al 6 giugno, con la più grande delegazione americana mai vista: investitori, venture capitalist, incubatori, acceleratori, giornalisti specializzati. Una delegazione davvero importante, organizzata dall’Agenzia ICE in stretta collaborazione con il Consolato Generale d’Italia a San Francisco”.
AI For Future ha inoltre riunito alcuni dei principali esperti AI che sul palco dell’evento hanno portato molteplici prospettive, tra loro anche Nestor Maslej (Stanford University), Simona Capece (Google), Alicia Hanf (LG NOVA), Julia Yan (TikTok) Serena Perfetto (Pinterest), Simone Bianco (Altos Labs), Veronica Pitea (ACEPER) Paolo dello Vicario (Datrix Group) e Giorgio Taverniti (Search On Media Group) oltre ad alcuni dei principali VCs locali come Yamaha Music Innovations, Coelius Capital, Alchemist Accelerator, Fusion Software Solutions Co e US Market Access Center intervenuti nel panel “Investing in AI: Spotting the Next Game-Changing Startups”.
Con la partecipazione di esponenti istituzionali e rappresentanti di Big Tech, Corporate, VCs e startup innovative statunitensi, AI For Future ha riaffermato l’importanza della diplomazia dell’innovazione, un concetto chiave espresso da Cosmano Lombardo, Founder e CEO di Search On Media Group e ideatore del WMF – We Make Future durante il discorso di apertura.
“La Innovation Diplomacy è la chiave per costruire un futuro più equo e sostenibile. Solo unendo talenti, aziende e istituzioni possiamo trasformare l’innovazione e l’Intelligenza Artificiale in un’opportunità per tutti”, spiega Lombardo. “Questo è il cuore della Diplomazia dell’Innovazione, creare un dialogo costruttivo per garantire che l’AI sia un motore di sviluppo equo, sostenibile e accessibile a tutti. Il Business del Domani non si misura solo in profitti, ma nell’impatto generato e WMF è una piattaforma costruita per abilitare questa visione.”
Durante AI For Future è stata presentata in anteprima anche la nuova edizione del VC & Open Innovation Fest, uno degli eventi verticali centrali del WMF 2025. Con oltre 214 miliardi in Assets Under Management, 1.300 miliardi di Total Portfolio Value e più di 13.630 round di investimento gestiti, il Fest riunirà a Bologna fondi VC e CVC, corporate, startup, scaleup, istituzioni e stakeholder da oltre 90 Paesi, proponendo incontri B2B e B2G, roundtable e panel, pitch di startup e scaleup ed eventi esclusivi di business e networking come la Special Dinner (4 giugno), l’Investors Night e l’Innovation Night.
AI For Future ha riservato inoltre un grande attenzione al mondo delle startup con la finale della Startup Competition, un momento centrale dell’evento che ha visto confrontarsi alcune delle più promettenti realtà emergenti del panorama AI.
Vinitaly guarda oltre le barriere commerciali e per la sua 57^ edizione, a Veronafiere dal 6 al 9 aprile, si presenta con circa 4.000 aziende e un quartiere espositivo al completo, confermandosi baricentro e termometro del vino italiano. Nei 18 padiglioni della manifestazione (tra fissi e tendostrutture) attesi operatori dall’Italia e da 140 nazioni. In particolare, si punta a confermare il contingente di 30mila buyer della domanda internazionale, Stati Uniti compresi, per quella che è la più grande “agenda business” del Made in Italy enologico. È la fotografia dell’unica rassegna internazionale dedicata al vino italiano scattata oggi a Roma nella presentazione a palazzo Montemartini.
Tra gli obiettivi che caratterizzano tutte le iniziative messe in campo quest’anno da Veronafiere si consolidano quelli della promozione e dell’internazionalizzazione mentre punta a crescere ulteriormente il palinsesto dei contenuti, con Vinitaly che evolve da osservatore delle tendenze a incubatore delle stesse.
“In questi ultimi anni abbiamo lavorato intensamente con le istituzioni – ministeri, ambasciate, ICE e camere di commercio internazionali – per ampliare la promozione a supporto della competitività del settore”, ha sottolineato il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo. “Oggi Vinitaly rappresenta l’aggregatore naturale del vino italiano sui principali mercati target. Un posizionamento che intendiamo rafforzare ulteriormente mettendo a disposizione della politica e delle imprese tutto il nostro know how, per sostenerle nelle sfide derivanti dal complesso scenario attuale, tracciando anche nuove rotte di destinazione”.
L’internazionalizzazione, sempre in chiave bidirezionale da Verona al mondo e viceversa, rimane infatti una priorità della manifestazione e del piano di incoming realizzato da Veronafiere in collaborazione con Agenzia ICE per Vinitaly 2025.
“Sono 1.200 i top buyer accreditati e ospitati a Verona”, ha annunciato il direttore generale, Adolfo Rebughini. “Una selezione profilata da 71 Paesi, sei in più rispetto all’anno scorso, che ha centrato l’obiettivo di replicare il record del 2024. Un risultato non scontato visto il perdurare delle tensioni geopolitiche”. Tra le delegazioni più numerose dei super operatori selezionati dall’area extra Ue, in pole position quelle da Usa e Canada, seguite da Cina, UK, Brasile ma anche da India, Singapore, Giappone e Corea del Sud. Mentre, per il Continente europeo, primeggiano Germania, Svizzera, Nord Europa e l’area balcanica.
“La svolta iniziata dieci anni fa, con la divisione netta tra business in fiera e winelover in città e rafforzata ulteriormente nel 2023, è oggi irreversibile e dovrà trovare un ulteriore sviluppo nei futuri piani strategici di Veronafiere”, ha spiegato l’amministratore delegato, Maurizio Danese. “Il potenziamento del calendario estero sulle principali aree della domanda e l’ottimizzazione degli investimenti per amplificare l’ecosistema del brand fieristico del vino italiano sono le direttrici che consentiranno a Vinitaly di essere sempre più internazionale e orientato alle esigenze delle aziende”.
Dai mercati ai trend, Vinitaly rappresenta un incubatore delle tendenze che da sempre intercetta, monitora e analizza al fine di potenziare servizi e contenuti per le aziende espositrici e per il settore.
“Vanno in questa direzione – ha poi continuato il direttore generale Adolfo Rebughini – il progetto dedicato ai vini NoLo che entrano per la prima volta nel programma della rassegna sia a livello espositivo nell’area Mixology che contenutistico. Sono infatti due i focus in calendario: il primo sulle attese del mercato e il secondo sulle tecnologie 0.0. Spazio anche ai RAW Wine e ai vini di Amphora Revolution, che si inserisce nella 57^ edizione del Salone. Tra le novità, anche quella specifica sull’enoturismo. Debutta infatti il numero zero di Vinitaly Tourism, con la partecipazione di tour operator nazionali ed esteri specializzati da Stati Uniti, Spagna e Germania. Un progetto che, in prospettiva, potrebbe entrare anche nei palinsesti delle tappe estere della manifestazione in Asia, Sud e Nord America”.
Alla conferenza stampa di presentazione del 57° Vinitaly, oltre ai vertici di Veronafiere con il vicepresidente Matteo Gelmetti, sono intervenuti Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare, Alessia Rotta, assessore al Commercio e attività produttive del Comune di Verona e Matteo Zoppas, presidente Agenzia ICE.
Dopo la relazione del responsabile dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly su “Vino, focus sui giovani: i consumatori under 44 di oggi e di domani in Italia e negli Stati Uniti”, hanno preso la parola anche Paolo Castelletti, segretario generale Unione italiana vini, Roberta Garibaldi, esperta di turismo e docente presso l’Università degli studi di Bergamo, Micaela Pallini, presidente Federvini, Massimo Tribaldi, vicepresidente Assoenologi e Marzia Varvaglione, presidente Ceev. (focus\aise)
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