2 Aprile 2025
Area ex Artieri. Sette spazi per ospitare le nuove imprese. Fine lavori a settembre


Sette spazi per ospitare nuove imprese e attività in un luogo riportato alla luce dopo anni di oblio. Promette di diventare il “fulcro dell’innovazione” di città e circondario la nuova area ex Artieri, nel cuore dell’Osservanza, che secondo una terminologia ormai di prassi è destinata a trasformarsi presto in “hub”.

A questo nuovo centro si lavora grazie al noto progetto di rigenerazione urbana finanziato dal Pnrr che da tempo il Con.Ami sta portando avanti su una superficie complessiva di oltre 1.500 metri quadrati. Previsto un investimento di quasi 5 milioni di euro: 4,5 milioni di fondi europei e altri 420mila euro di cofinanziamento del Consorzio dei 23 Comuni. I lavori, in corso da novembre 2023, dovranno terminare entro giugno 2026 (scadenza ultima per tutte le opere Pnrr). Ma, come assicurato ieri dal direttore generale di Con.Ami, Giacomo Capuzzimati, si conta di archiviare i cantieri già a settembre di quest’anno.

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per lavori di ristrutturazione

 

Il Circondario, dal canto suo, in virtù di un’intesa siglata con il Consorzio, si sta occupando di attuare alcuni servizi immateriali connessi alle trasformazioni edilizie, tra i quali il percorso incaricato per trovare le realtà imprenditoriali che potranno insediarsi nella struttura entro metà 2026 dopo una selezione in programma alla fine di quest’anno.

Nello specifico, attraverso la società Gellify, consulente tecnico per il progetto, al termine di una serie di confronti interni sono stati identificati quattro possibili settori su cui focalizzare il nuovo polo: motorsport, agritech, turismo e manifattura. L’obiettivo, sempre nelle parole dei promotori dell’iniziativa, è attirare investimenti per costruire un “ecosistema capace di generare nuove opportunità” per startup, giovani talenti, imprese piccole, medie e grandi.

“Imola compie una scelta politica chiara e coraggiosa: investire sul futuro, sull’innovazione e sulle nuove generazioni – rivendica l’assessore allo Sviluppo economico e Lavori pubblici, Pierangelo Raffini –. Non stiamo parlando solo di rigenerazione urbana, ma di un’azione concreta per trasformare un’area storica in un polo di attrazione per imprese, startup, università e talenti. Vogliamo fare di Imola un punto di riferimento nazionale per la trasformazione digitale e l’economia della conoscenza”.

Nelle parole di Raffini, il nuovo centro sarà un “motore per la competitività del territorio, ma anche uno spazio di partecipazione, dove cittadinanza, imprese, istituzioni e mondo della formazione possano contribuire alla costruzione di un nuovo modello di crescita. A maggio – anticipa l’assessore – apriremo un confronto pubblico perché questo non è un progetto calato dall’alto, ma una sfida collettiva che vogliamo condividere con la città”.

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Secondo Sergio Maccagnani, direttore del Circondario, si tratta di “una sfida importante per un territorio che rappresenta già un’eccellenza nel sistema economico produttivo metropolitano e regionale”. In questo contesto, la nascita dell’”hub dell’innovazione” in “un luogo così storico e suggestivo come l’area dell’Osservanza” rappresenta per Maccagnani una “grande opportunità per la crescita dei servizi e per le relazioni fra giovani talenti, imprese e università”.



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