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7 Aprile 2025
Il Consiglio federale approva la revisione dell’ordinanza sul CO2 per ridurre le emissioni


Sostegno finanziario alle imprese che intendono ridurre le emissioni di CO2, promozione dei treni notturni e passaggio da autobus a propulsione diesel a propulsione elettrica. Sono alcuni degli aspetti inclusi nella revisione dell’ordinanza sul CO2 approvata oggi dal Consiglio federale con effetto retroattivo al 1° gennaio 2025.

Tale ordinanza, precisa una nota governativa odierna, realizza i provvedimenti decisi dal Parlamento nel marzo 2024 con la revisione della legge sul CO2; ciò dovrebbe consentire di dimezzare entro il 2030 le emissioni di gas serra rispetto al 1990. Tale riduzione deve avvenire per due terzi con misure attuate in Svizzera.

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Industria

L’ordinanza sul CO2 regola tre nuovi strumenti di promozione per l’industria: le imprese che partecipano al sistema di scambio di quote di emissioni (SSQE) svizzero possono richiedere un sostegno finanziario per ridurre in misura significativa le loro emissioni di gas serra.

L’ordinanza disciplina inoltre il nuovo sostegno ai fabbricanti di biometano che verrà immesso nella rete del gas o potrà essere utilizzato come carburante. Il sostegno è ora esteso anche alle imprese che utilizzano il solare termico come calore di processo.

L’ordinanza concretizza anche l’esenzione dalla tassa sul CO2 per le imprese che si impegnano a ridurre le loro emissioni. Tutte le imprese possono ora beneficiare di questa opportunità. L’ordinanza sul CO2 prescrive un valore minimo medio del 2,25% annuo sull’intero periodo d’impegno.

Trasporti

L’ordinanza sul CO2 precisa le condizioni per la promozione dei collegamenti internazionali con treni notturni e il passaggio da autobus a propulsione diesel con quelli a propulsione elettrica.

Contabilità

Buste paga

 

Gli importatori di carburanti sono ancora obbligati a compensare una parte delle emissioni di CO2 dei trasporti con progetti di protezione del clima in Svizzera e all’estero. Per il periodo 2025-2030, l’ordinanza sul CO2 stabilisce una quota nazionale pari ad almeno il 12%.

La legge sul CO2 fissa valori obiettivo concreti per i veicoli a partire dal 2025 in grammi di CO2 per chilometro. In linea con l’Unione europea (UE), il campo di applicazione viene esteso anche ai veicoli commerciali pesanti (per esempio agli autocarri).

Aviazione e edifici

Il trasporto aereo rimane integrato nel SSQE per quanto riguarda gli operatori di aeromobili. Inoltre, dal 2025, in linea con il SSQE dell’UE, si prevede di ridurre maggiormente la quantità di diritti di emissione assegnati ogni anno a titolo gratuito.

Secondo la pianificazione attuale, la Svizzera attuerà dal 2026 l’obbligo di miscelazione di carburanti per l’aviazione rinnovabili e a basse emissioni. In aggiunta, vengono promossi provvedimenti volti a ridurre le emissioni di gas serra dell’aviazione (per esempio produzione di carburanti per l’aviazione rinnovabili).

Con la revisione della legge sul CO2 vengono prorogati i provvedimenti nel settore degli edifici. La tassa rimane fissata a 120 franchi per tonnellata di CO2. Alla popolazione e all’economia verranno come finora ridistribuiti due terzi dei proventi della tassa.

Effetto retroattivo parziale

Per mantenere la continuità degli strumenti di politica climatica esistenti, alcune disposizioni entrano in vigore con effetto retroattivo al 1° gennaio 2025. Si tratta in particolare delle disposizioni concernenti i valori obiettivo di CO2 per i veicoli, l’impegno di riduzione, il SSQE, l’obbligo di compensazione nonché la restituzione e la ridistribuzione della tassa sul CO2.

Le disposizioni riguardanti le nuove fonti di finanziamento entreranno in vigore il 1° maggio 2025 contemporaneamente all’ordinanza sull’immissione in commercio di combustibili e carburanti rinnovabili o a basso tenore di emissioni, che definisce le esigenze ecologiche di questi combustibili e carburanti nonché le possibilità di verifica di dette esigenze.



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