
L’intesa punta a creare lavoro e sviluppo nei territori, restituendo i beni alla comunità con il supporto di enti locali, Terzo settore e strumenti finanziari dedicati
È stato siglato ieri un accordo interistituzionale tra l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), il ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) e il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel).
La collaborazione è finalizzata a valorizzare le imprese e i beni aziendali sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata per restituirli alla comunità e al territorio.
Al 31 dicembre 2023, risultano in gestione all’Anbsc 2.781 aziende e di queste 1.908 sono in confisca definitiva.
La loro valorizzazione potrà avvenire attraverso progetti condivisi con gli enti territoriali e il Terzo settore, nonché mediante l’accesso alle risorse finanziarie del Fondo di garanzia e del Fondo per la crescita sostenibile.
È un impegno che vuole contribuire allo sviluppo dei contesti economici locali e favorire opportunità di lavoro, anche attraverso contratti di rete e piani di rigenerazione del territorio. Si intende, inoltre, sostenere lo sviluppo di sinergie industriali e di scala, per la creazione di reti di filiera e consentire un’adeguata sostenibilità economico-finanziaria delle imprese, assicurando la ripresa dell’attività produttiva.
Rimane centrale anche la volontà di garantire la piena partecipazione di tutti ai processi di recupero e valorizzazione dei beni e delle aziende sottoposte a confisca, allo scopo di verificare, in via prioritaria, la possibilità di affittarli a titolo oneroso a società e ad imprese pubbliche o private, oppure in comodato – senza oneri a carico dello Stato – a cooperative di lavoratori dipendenti dell’impresa confiscata, sempre garantendo il mantenimento dei livelli occupazionali.
Altro obiettivo della collaborazione è di programmare – d’intesa con le regioni e con l’assistenza tecnica delle Camere di Commercio – iniziative sperimentali incentrate sulla costituzione di società miste per la gestione dei beni aziendali e delle aziende confiscate in via definitiva e sull’introduzione di regimi agevolativi in favore delle aziende sottoposte a sequestro o a confisca.
Questo sia per sostenere i “costi di legalità” che per l’eventuale incremento dei livelli occupazionali attraverso l’inserimento lavorativo di giovani under 35 anni – preferibilmente NEET (non occupati nè inseriti in un percorso di istruzione o formazione) – in specifiche aree periferiche delle città metropolitane.
Le parti firmatarie si impegnano, ciascuna nell’ambito delle proprie competenze, ad individuare modalità, strumenti e soluzioni per favorire una sinergia efficace anche nell’attività di condivisione del patrimonio informativo e delle rispettive conoscenze e competenze.
In particolare, il ministero delle Imprese e del Made in Italy assicurerà la valorizzazione delle imprese e dei beni aziendali confiscati all’interno della più ampia piattaforma per investitori esteri “www.investinitaly.gov.it”, in raccordo con pari attività di valorizzazione dei beni oggetto di Amministrazione straordinaria e rientranti nel perimetro di FINTECNA spa (società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti specializzata nella gestione dei processi di liquidazione e nell’erogazione dei servizi immobiliari).
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