
Dal 2025 le imprese sono tenute a stipulare una polizza catastrofale per tutelare i propri beni da terremoti, alluvioni, frane e altri eventi naturali. L’obbligo riguarda gran parte delle aziende, con scadenze differenziate in base alla dimensione. Previsti criteri specifici, esclusioni, sanzioni e chiarimenti operativi. Ecco un quadro utile per comprendere obblighi e adempimenti.
Facciamo il punto sull’obbligo di polizza catastrofale obbligatorio per tutte le imprese tranne quelle agricole. Trattandosi di un adempimento estremamente invasivo, con sanzioni al momento non certe, sono tanti ancora i dubbi applicativi e, per fortuna, è arrivata una proroga, utile soprattutto per le micro e piccole imprese.
In questo articolo segnaliamo tutte le ultime novità: dall’avvio scaglionato nel tempo ai chiarimenti del Mimit.
Polizza catastrofale: storia legislativa
L’art. 1, comma 101, della L. 30 dicembre 2023, n. 213 (contenente il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e il Bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026), aveva stabilito che le imprese, aventi sede legale in Italia e le altre, aventi sede legale all’estero con una stabile organizzazione in Italia obbligate all’iscrizione nel registro delle imprese (Art. 2188 c.c.), erano tenute a stipulare, entro il 31 dicembre 2024, contratti assicurativi a copertura dei danni ai beni di cui all’art. 2424, primo comma, sezione Attivo, voce B-II, numeri 1), 2) e 3), del codice civile (In sostanza i beni immobili produttivi) direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale. Quindi, la norma diventava più incisiva, precisando che gli eventi da assicurare riguardavano “i sismi, le alluvioni, le frane, le inondazioni e le esondazioni”.
Successivamente, l’art. 13, comma 1, del D.L. 27 dicembre 2024, n. 202, ha prorogato l’inizio di detto obbligo di polizza catastrofale al 31 marzo 2025.
Infine, il D.L. 31 marzo 2025, n. 39, ha calendarizzato questo obbligo in funzione della dimensione dell’impresa, come si evince dall’Allegato A.
Il perimetro dei soggetti obbligati e di quelli esclusi
I soggetti per i quali vige l’obbligo di stipula della polizza catastrofale in oggetto sono:
- tutte le imprese iscritte al Registro delle Imprese con sede legale in Italia;
- le imprese straniere con stabile organizzazione nel territorio italiano.
Al contrario, sono esclusi o esenti:
- in quanto ai soggetti: le imprese agricole non sono obbligate a stipulare polizze catastrofali per i loro beni;
- in quanto agli immobili: quelli con abusi edilizi, con danni causati da conflitti, da terrorismo, da sostanze pericolose e da rischi di contaminazione.
Gli eventi catastrofali da assicurare
Le polizze catastrofali devono coprire i danni ai beni delle imprese, causati da specifici eventi naturali considerati catastrofali. Gli eventi che devono essere inclusi nella copertura assicurativa sono:
- terremoti: trattasi di movimenti bruschi e repentini della crosta terrestre, originati da fenomeni endogeni, rilevati dalla Rete sismica nazionale;
- alluvioni, inondazioni ed esondazioni: fuoriuscite d’acqua che superano le normali sponde di corsi d’acqua, laghi o bacini, sia naturali che artificiali, causate da eventi atmosferici. Rientrano in questa categoria anche le alluvioni con mobilitazione di sedimenti;
- frane: movimenti o scivolamenti di masse di terra o roccia lungo un pendio, causati principalmente dalla gravità, anche senza infiltrazion
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