
Dal carbone al gas in cucina
In Tanzania, l’esperimento ha riguardato- tra l’altro – l’uso del carbone per cucinare: tossico, inquinante e pericoloso – possibile sostituirlo con il gas? Quando è stato riscontrato, sul campo, che il ricorso al fossile non era dovuto a scelte di gusto – («se piace di più la pizza nel forno a legna faccio fatica a cambiare le abitudini», esemplifica Gambardella) – ma solo alla sua maggiore disponibilità, ecco che è stato chiaro lo spazio di mercato esistente per imprese che puntano ad introdurre tecnologie e infrastrutture per portare il gas nelle abitazioni.»
Il metodo scientifico e le start-up
Dal particolare al generale, perché ad esempio molte start-up falliscono? Perché non riescono a prevedere il futuro. «A volte l’intuizione non basta, serve sviluppare una catena logica di antecedenti e conseguenze. E poi fare la sperimentazione», spiega Gambardella: «le start-up che utilizzano il metodo scientifico caso mai terminano prima le loro attività, perché si accorgono più chiaramente e per tempo di eventuali errori e così riducono le perdite. Ma se invece sono rafforzate nelle loro idee, ecco che quelle imprese diventano più solide». Guadagnano di più, quando sopravvivono; perdono di meno, se invece abbassano la serranda.
Più ricavi
Numeri alla mano, sia in Tanzania, che negli studi in Italia e in altri paesi europei, circa 50% delle vendite in più dopo un anno per gli imprenditori del gruppo “metodo scientifico” rispetto agli altri. Ma le conclusioni di quest’ultimo esperimento, realizzato in un contesto economico molto diverso dalle città occidentali dei primi studi (Milano, Torino, Londra, Barcellona), hanno confermato la bontà di un risultato sistemico, efficace in qualunque contesto.
Il caso dello chef Gegè Mangano
In Puglia, ad esempio, a Monte Sant’Angelo lo chef Gegè Mangano, prima di aprire il suo ristorante in un’area in prevalenza di trattorie di massa, lo ha pubblicizzato e per tre mesi alle richieste di prenotazione, rispondeva di non avere ancora disponibilità. «Così se i clienti avessero continuato a chiamare, si dimostrava che quel senso di “esotericità” e scarsità – spiega Gambardella – rispetto al contesto locale, poteva avere un futuro, altrimenti avrebbe evitato i rischi di impresa». Le cronache – e i numeri successivi – hanno confermato che aveva ragione.
Il progetto Saim
Questo studio è parte del progetto Saim, Scientific Approach to Innovation Management, della Bocconi finanziato dall’European Research Council (ERC): mira a testare proprio in quali circostanze un approccio scientifico possa aiutare a prendere le decisioni più efficaci.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link