15 Aprile 2025
Lotta all’evasione, controlli Imu: «Verificheremo tutte le esenzioni»


Quest’anno la lotta all’evasione si concentrerà sulle agevolazioni disposte dal Governo nel biennio 2020-2021 per far fronte alla pandemia, sui valori delle aree fabbricabili e sulle classi catastali degli immobili registrati nel 2024. La giunta comunale ha approvato il piano degli obiettivi per il personale: dopo gli ottimi risultati conseguiti nel 2024, gli uffici finanziari continueranno a battere sul tasto dell’Imu dove si riscontra la maggiore evasione.

Gli obiettivi del settore, guidato dalla dirigente Milena Mazzoni, sono stati posti dall’assessore alle finanze Matteo Redaelli in accordo con il sindaco Mauro Caprani. «La lotta all’evasione è una costante per i nostri dipendenti, dai controlli sull’Imu alla riscossione della tassa rifiuti non pagata negli anni precedenti. Nel 2025 proseguiamo su questa strada, senza dimenticare che l’attività di riscossione consente di scongiurare qualsiasi aumento delle tasse» dice Redaelli.

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Le novità non mancano. Scorrendo la lista degli obiettivi, si legge così: «Verifica della corretta applicazione delle esenzioni Imu per gli anni 2020-2021 disposte per il contrasto della diffusione della pandemia da Covid-19». Per comprendere il significato, bisogna tornare agli anni in cui il Governo di Giuseppe Conte ha messo in campo agevolazioni per cittadini e imprese bloccati dal lockdown. Molte di queste attività – dai ristoranti ai centri sportivi, passando per locali pubblici e negozi di diverso tipo – hanno goduto dell’esenzione Imu: i titolari hanno presentato all’Agenzia delle entrate un’autocertificazione dichiarando di avere tutte le carte in regola per l’esenzione.

A tal riguardo «verrà verificata la dichiarazione Imu presentata dai predetti soggetti al fine di usufruire delle agevolazioni e, nel caso in cui la stessa risultasse omessa, si provvederà a notificare loro un’apposita richiesta di chiarimenti ovvero l’invito al contraddittorio preventivo al fine del recupero dell’IMU non pagata». Gli uffici controlleranno insomma se i cittadini avevano realmente diritto alle agevolazioni, in caso contrario dovranno pagare.

Il fatto che questi controlli (che partono dal 2020) vengano effettuati oggi non è casuale: l’amministrazione può andare indietro fino a cinque anni per chiedere gli arretrati, poi subentra la “prescrizione”.

Un altro obiettivo, sempre legato all’Imu, prevede verifiche sulla «congruità del valore delle aree fabbricabili»: gli uffici verificheranno che i proprietari di tutte le aree edificabili presenti sul Pgt paghino l’Imu sulla base dei valori comunali previsti per queste tipologie di terreni, e non un corrispettivo più basso previsto per terreni non edificabili.

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Non mancheranno poi controlli sulle dichiarazioni di variazione catastale o di nuova costruzione presentate nel 2024. L’obiettivo è verificare «la congruità del classamento proposto o delle caratteristiche dell’unità immobiliare denunciata»: in altre parole, che gli immobili di pregio non siano stati registrati come immobili di valore inferiore.



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