
Con 7 milioni di euro, il nuovo bando Competenze & Innovazione di Regione Lombardia finanzierà la formazione, accrescendo le conoscenze interne o inserendo figure professionali qualificate, per realizzare una transizione industriale tecnologica e sostenibile.
In un momento storico in cui il mismatch tra domanda e offerta appare sempre più preoccupante, diventa vitale orientare i profili lavorativi verso nuove professionalità. Solo così sarà possibile restare competitivi ed assecondare le richieste del mercato, sempre più innovative. Da questa esigenza, nasce il bando Competenze & Innovazione attivato a metà gennaio 2025 da Regione Lombardia, con una presunta chiusura degli sportelli a fine 2026 (22 dicembre, precisamente).
La misura Competenze & Innovazione punta allo sviluppo di competenze per la transizione industriale e la sostenibilità delle imprese, promuovendo l’acquisizione di expertise utili per sviluppare investimenti in ricerca, innovazione, digitalizzazione. Con le risorse, le imprese potranno potenziare le conoscenze interne (quelle dei propri dipendenti o degli stessi imprenditori) o inserire nuove figure qualificate, utilizzando percorsi di apprendistato di alta formazione e ricerca.
La formazione per la trasformazione industriale
La misura Competenze & Innovazione è un intervento che, partendo dalle sfide individuate con la Strategia di Specializzazione Intelligente per la Ricerca e l’Innovazione 2021/2027 di Regione Lombardia (S3), supporta la trasformazione industriale delle imprese lombarde, offrendo loro la capacità di raggiungere gli obiettivi di transizione digitale e sviluppo sostenibile. Contestualmente, si rafforza la resilienza e la capacità di adattamento al mercato.
Le risorse finanzieranno i progetti di sviluppo delle competenze connessi a una strategia aziendale a favore della transizione industriale. Le imprese, però, dovranno promuovere due tipologie di processi di innovazione, rispettivamente per la transizione digitale e per la transizione ecologica. Nel primo caso, quindi, con le nuove conoscenze sarà possibile ammodernare e trasformare i processi, da un punto di vista tecnologico, rendendoli più efficienti e sostenibili, in quantità e qualità, utilizzando tecnologie digitali. Tra queste, intelligenza artificiale, IoT, blockchain, realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR), cybersecurity, 5G e connettività avanzata.
Sarà altresì favorita la transizione ecologica, con l’adozione di modelli di economia circolare e processi a minor impatto energetico. Potranno essere utilizzati strumenti per ridurre l’impronta di carbonio o per implementare le politiche ESG (Environmental, Social e Governance).
La strategia aziendale può integrare l’innovazione ecologica e digitale, ottimizzando l’uso delle risorse e migliorando l’efficienza energetica. È possibile, ad esempio, promuovere la digitalizzazione per raccogliere e monitorare dati ambientali.
La misura Competenze & Innovazione è articolata su due linee. Con la Linea 1 si punta al potenziamento delle competenze, rafforzando le conoscenze interne alle imprese – quindi dipendenti e imprenditori. Con la Linea 2, invece, si favorisce l’apprendistato di alta formazione e ricerca, sostenendo l’inserimento di figure qualificate. Per fare tutto ciò, Regione Lombardia mette a disposizione 7 milioni di euro, suddivisi tra la prima (6 milioni) e la seconda linea (1 milione). Le risorse provengono per il 40% dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (Asse I del PR FESR 2021-2027), per il 42% dallo Stato e per la restante quota da fondi regionali.
La misura sostiene i progetti di potenziamento delle competenze interne alle imprese, ma favorisce anche l’inserimento di figure qualificate attraverso percorsi di apprendistato di alta formazione e ricerca.
Destinatari ed erogatori: i protagonisti della misura
L’agevolazione Competenze & Innovazione è destinata alle micro e Pmi, secondo la definizione europea (Reg. 651/2014), attive e iscritte nel Registro delle Imprese, con una sede operativa in Lombardia (già costituita o da costituire successivamente, entro i termini per la presentazione della prima richiesta di erogazione). Questo vuol dire che, teoricamente, possono partecipare le imprese con sede legale in tutta Italia. I possibili beneficiari dovranno, poi, possedere specifiche capacità tecniche in relazione allo sviluppo professionale interno. Parliamo, quindi, di una disponibilità strumentale (reperibile anche esternamente) per lo svolgimento della formazione, secondo le norme vigenti in materia di verifica e collaudo tecnico.
I destinatari variano a seconda della Linea. Per la prima (potenziamento delle competenze) possono presentare domanda le imprese che riserveranno le risorse all’aumento dell’expertise di dipendenti, collaboratori, amministratori, titolari e soci persone fisiche (o anche degli stessi imprenditori). Tutti questi dovranno però essere attivi nella gestione dell’impresa e coinvolti nella strategia aziendale, per una transizione digitale ed ecologica sviluppata. Dovranno, inoltre, risultare già assegnati o da assegnare alla sede operativa in Lombardia, attiva o da attivare. Le risorse della Linea 2 (che finanzia l’apprendistato di alta formazione e ricerca) saranno utilizzate per assumere, con contratto di apprendistato, giovani di età compresa tra i 18 ed i 29 anni.
Il soggetto gestore è Unioncamere Lombardia, mentre gli erogatori sono diversi. Possono essere individuati tra università, società consortili che rilasciano titoli di studio accademici, organismi di ricerca (titolati). In realtà, per la Linea 1 l’elenco si arricchisce anche di nuove figure, tra cui enti e società di formazione accreditati e certificati, innovation manager ed esperti in innovazione tecnologica. Ma anche soggetti particolarmente attivi nello scenario italiano: incubatori di impresa, competence center e centri di trasferimento tecnologico del Piano Industria 4.0, digital innovation hub e poli europei di innovazione digitale. Tutti i servizi di consulenza e specialistici dovranno essere erogati alle normali condizioni di mercato, quindi nel quadro di una procedura aperta, trasparente e non discriminatoria.
I progetti della Linea A
I progetti per il potenziamento delle competenze (Linea 1) dovranno includere almeno uno degli ambiti tra digitale ed ecologico, integrando azioni per il rafforzamento delle competenze manageriali, strategiche e trasversali. Ad esempio, dovranno prevedere nuove conoscenze che favoriscano il general management, la finanza, il fundraising, la leadership, il business modelling e le soft skill – funzionali cioè allo sviluppo degli investimenti in ricerca, innovazione, digitalizzazione e sostenibilità.
Nel progetto andrà riportata una analisi del fabbisogno di competenze, partendo dalla presentazione dell’azienda (mission, vision, mercato e posizionamento) ed indicando anche l’ecosistema di innovazione S3, con la macrotematica di riferimento. Andrà poi descritta la strategia aziendale, con il piano di sviluppo intrapreso (o da intraprendere) nell’ambito della transizione digitale ed ecologica.
Vanno indicate, con una valutazione, anche le competenze già presenti all’interno dell’impresa – tramite una mappatura del personale coinvolto (con distinzione per ruoli e numeri) – e quelle da sviluppare, per raggiungere gli obiettivi collegati ai processi di innovazione per le transizioni. Sarà il soggetto richiedente l’agevolazione a provvedere alla compilazione del modello riportato nell’Allegato 2 del bando, rinvenibile sul sito di Regione Lombardia. Andrà indicato un cronoprogramma della formazione, con data di inizio e fine, e durata delle singole attività. Servirà, infine, un quadro finanziario suddiviso per le voci di spesa, meglio se corredato da preventivi, brochure… per rendere l’idea dei possibili costi dell’investimento formativo.
Tra le attività ammesse rientrano la predisposizione di analisi tecniche (ovvero dei fabbisogni utili all’attuazione dei processi di innovazione, di trasformazione digitale o transizione ecologica all’interno dell’impresa), azioni formative erogate dai soggetti individuati (in presenza e a distanza), supporto specialistico e varie attività accessorie per l’apprendimento di nuove metodologie o competenze. Non sono ammesse le attività di formazione obbligatoria, quelle non attinenti alle strategie aziendali di doppia transizione o di carattere continuativo.
L’agevolazione viene concessa mediante una procedura valutativa a sportello, entro 90 giorni dalla presentazione della domanda.
Voci e soglie d’ammissibilità
L’importo minimo delle proposte progettuali non potrà essere inferiore ai 10 mila euro, e ogni impresa potrà ricevere un contributo a fondo perduto non superiore a 50 mila euro (80% delle singole voci di spesa). In realtà, la somma finale potrebbe anche essere superiore, considerando che in un anno solare sono ammesse fino a due domande, sia sulla medesima Linea che suddivise su entrambe. Tra l’altro, nel caso di esito negativo dell’istruttoria delle domande (non ammissibilità al finanziamento), il soggetto potrà presentare ulteriori istanze, sempre nel limite di due per anno solare.
Il bando Competenze & Innovazione riporta un elenco preciso delle voci ammissibili e delle soglie di ammissibilità. Sono accettate e ammesse all’agevolazione le spese sostenute direttamente dall’impresa beneficiaria, che risultino però necessarie per realizzare i progetti specifici, a partire dal 02 agosto 2024 (farà fede la data della fattura, del giustificativo delle spese rendicontate o del timesheet nel caso del tutor aziendale). Le spese dovranno essere quietanzate entro la data di presentazione della rendicontazione. L’IVA è ammessa solo se non recuperabile o compensabile.
Per la Linea 1, sono agevolabili le spese di consulenza per la predisposizione del progetto, che non superino i 7.500 euro (con un contributo, quindi, di 6 mila). Ci sono poi le spese per la formazione esterna, per la consulenza finalizzata all’inserimento temporaneo di Innovation manager o esperti di innovazione (per una durata di almeno sei mesi), e tutte le attività accessorie (con il medesimo limite di cui sopra). Sono ammessi anche i costi indiretti (quelli, cioè, non riconducibili in maniera precisa al prodotto o servizio dell’azienda), a condizione che siano inferiori al 7% dei diretti ammissibili.
Per l’apprendistato di alta formazione e ricerca (Linea 2), le voci di spesa sono simili, per la parte di consulenza nella predisposizione del progetto. Per la formazione esterna, finalizzata al conseguimento dei vari titoli (laurea triennale, magistrale, a ciclo unico, Master universitari di I e II livello, Dottorato di ricerca), la spesa massima ammessa ammonta a 15 mila euro, con un contributo di 12 mila, quindi.
Per la formazione esterna nell’ambito di apprendistati di ricerca (attività di ricerca), la spesa massima non potrà superare i 1.875 euro ad apprendista (1.500 euro di contributo). Per la formazione interna, invece, il costo massimo orario del tutor ammonta a 36,42 euro, per non più di 240 ore. Anche per la Linea 2 sono ammessi i costi indiretti, con la medesima percentuale.
Come partecipare al bando?
L’impresa potrà presentare la domanda direttamente sulla piattaforma Bandi e Servizi (BeS) di Regione Lombardia: il bando è partito il 15 gennaio 2025, con termine previsto per le ore 12 del 22 dicembre 2026 – o prima, nel caso di esaurimento delle risorse. La procedura valutativa è a sportello, per cui vengono erogate risorse in ordine cronologico: questo significa anche che c’è una certa fretta nel partecipare.
La selezione prevede una prima fase di ammissibilità formale, con la verifica di termini e modalità di presentazione, completezza e regolarità documentale, conformità dei requisiti richiesti. Seguirà, poi, la fase di ammissibilità sostanziale, con l’analisi della coerenza del progetto rispetto alla Strategia di Specializzazione Intelligente (S3), e dei fabbisogni aziendali. In caso negativo, la domanda non sarà ammessa e ne verrà data comunicazione all’impresa. Diversamente, si passa al terzo step, con la valutazione di merito, durante la quale si terrà conto dei diversi criteri di giudizio, tra cui la qualità dell’operazione e il suo grado di innovazione. Conterà anche la rilevanza della componente femminile e giovanile, e la collaborazione con università e altri soggetti istituzionali: saranno tutti criteri premiali. Alla fine, ai prescelti verrà concessa l’agevolazione in due tranche: un anticipo (opzionale) del 40% del contributo, e il saldo, dopo la presentazione della rendicontazione.
Il programma per l’apprendistato
La Linea 2 finanzia l’apprendistato di alta formazione e ricerca, con l’inserimento in azienda di giovani assunti con contratto di apprendistato. Questo è una tipologia di contratto a tempo indeterminato che unisce formazione e lavoro, offrendo alle nuove leve la possibilità di ottenere titoli universitari e di alta formazione, favorendo loro la possibilità di entrare in azienda. Una sorta di mashup di attività pratiche e formative, anche nell’ambito della ricerca.
In questo caso, quindi, il bando Competenze & Innovazione finanzia i progetti di inserimento per le nuove figure professionali, coprendo la progettazione delle competenze necessarie, la formazione esterna (offerta da enti di ricerca o istituzioni apposite) e la formazione interna svolta dal tutor aziendale. Sarà il soggetto richiedente a compilare i progetti, che potranno vertere sull’individuazione delle competenze utili all’attuazione di processi aziendali di innovazione, trasformazione digitale ed ecologica.
Andrà inoltre sottoscritto un protocollo tra il datore di lavoro e l’istituzione formativa, con il numero di apprendisti da assumere, tipologia e durata del percorso formativo esterno da attivare per ciascuno (lauree triennali, magistrali, dottorati di ricerca, master di I e II livello, e attività di ricerca) e dettagli sulla formazione interna.
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