23 Aprile 2025
requisiti, importo e come averlo — idealista/news


Tra i diversi provvedimenti contenuti nella legge di bilancio votata a fine 2024, troviamo anche il trattamento integrativo 2025, che prevede fino a 1.200 euro per chi guadagna meno. Anche quest’anno sarà ancora disponibile questa misura, conosciuta in passato come bonus Renzi. L’importo è di 1.200 euro l’anno e verrà riconosciuto a coloro che percepiscono un reddito annuo fino a 15.000 euro.

Chi ha diritto al trattamento integrativo 2025? Per beneficiarne, è essenziale rispettare determinati requisiti ed è importante sapere in particolare qual è il reddito minimo necessario, come si calcola la somma integrativa spettante e come compilare correttamente il modulo per richiederla. 

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Chi ha diritto al trattamento integrativo 2025?

Il trattamento integrativo 2025 spetta ai lavoratori dipendenti che rientrano in una specifica fascia di reddito. Il bonus Renzi esiste ancora, ma in forma diversa rispetto al passato, pensato principalmente anche per chi ha un reddito assimilato a quello da dipendente, a patto di non superare determinati limiti annuali di reddito complessivo. Ecco chi ha diritto al trattamento integrativo 2025: 

  • lavoratori dipendenti, anche a tempo determinato;
  • collaboratori coordinati e continuativi;
  • percettori di assegni periodici per separazione o divorzio, se tassati come redditi da lavoro;
  • chi percepisce borse di studio, assegno premi o sussidi per fini di studio;
  • lavoratori socialmente utili;
  • chi riceve indennità di mobilità e indennità di disoccupazione. 

Sono esclusi dal trattamento integrativo i lavoratori autonomi, i professionisti con partita IVA e i titolari di redditi esclusivamente da pensione. Non hanno diritto neanche gli incapienti, salvo che l’incapienza non sia da ricondurre al beneficio derivante dagli ammortizzatori sociali e dai congedi parentali speciali legati all’emergenza Covid-19.

I requisiti per avere il trattamento integrativo 2025

Per beneficiare del trattamento integrativo, vale a dire del bonus 100 euro in busta paga nel 2025, è necessario possedere dei requisiti ben precisi e, oltre a essere un lavoratore dipendente o con redditi assimilati, è importante rispettare due condizioni fondamentali: avere un reddito complessivo annuo fino a 15.000 euro, oppure avere un reddito tra 15.001 e 28.000 euro, a patto che le detrazioni da lavoro dipendente siano superiori all’imposta lorda dovuta. Non è previsto alcun trattamento integrativo per quanti hanno un reddito superiore a 28.000 euro. 

Trattamento integrativo 2025: qual è il reddito minimo?

Se da una parte c’è un tetto massimo di reddito da non superare per poter ricevere il trattamento integrativo, dall’altra c’è anche una soglia minima, sotto la quale non viene erogato alcun beneficio. Ci si riferisce in particolare alla no tax area, che per il 2025 è stata fissata a 8.500 euro, per cui a chi guadagna meno di tale importo in un anno non spetta il trattamento integrativo. Al di sotto degli 8.500 euro di reddito, infatti, l’Irpef lorda è pari a zero e non c’è alcuna imposta da scontare, motivo per cui il bonus non viene riconosciuto. 

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Come si calcola la somma integrativa per il 2025?

Il calcolo della somma integrativa per il 2025 varia in base al reddito e se questo è inferiore a 15.000 euro, non si deve fare nulla, perché si avrà diritto al bonus massimo, pari a 1.200 euro annui, erogato in 12 rate da 100 euro ognuna. In caso di reddito compreso tra 15.000 e 28.000 euro, il calcolo è fatto sulla base della differenza tra detrazioni e imposta lorda. 

Per chi ha un reddito compreso tra 15.001 e 28.000 euro, il trattamento integrativo è erogato solo a chi ha capienza fiscale e viene calcolato con una formula ad hoc, tenendo presente che l’importo sale progressivamente all’aumentare delle detrazioni di cui si può beneficiare. In sostanza, il calcolo del trattamento integrativo spettante si effettua sottraendo la somma delle detrazioni d’imposta dall’Irpef lorda e il valore così ottenuto corrisponde all’importo del bonus che, in ogni caso, non può essere superiore a 1.200 euro annui. 

Come compilare il modulo per il trattamento integrativo 2025

Il trattamento integrativo 2025 è riconosciuto in maniera automatica al lavoratore dipendente, che quindi non ha necessità di presentare alcuna domanda, anche se c’è un modulo che si deve compilare per altri motivi e a seconda della richiesta specifica. Si tratta del modulo di rinuncia, mediante il quale il lavorare può richiedere: 

  • la non applicazione del trattamento integrativo;
  • l’applicazione del trattamento integrativo solo in sede di conguaglio;
  • di tenere conto ai fini del riconoscimento del trattamento integrativo, di ulteriori redditi aggiuntivi rispetto a quelli erogati dal datore di lavoro cui è indirizzata la richiesta. 

Il modulo andrà compilato nella parte iniziale con l’inserimento dei dati anagrafici del lavoratore, mentre in quella successiva andrà barrata la casella relativa alla richiesta che si intende presentare al proprio datore di lavoro. 

Trattamento integrativo 2025: un esempio concreto

Per chiarire meglio come funziona il trattamento integrativo 2025, può essere di aiuto un esempio pratico. Prendiamo in esame l’ipotesi di un lavoratore dipendente con un contratto a tempo indeterminato, che ha diritto alle detrazioni da lavoro dipendente e ad altre: 

  • reddito annuo lordo: 18.000 euro;
  • irpef dovuta: 4.140 euro (valore ottenuto applicando l’aliquota del 23% al reddito lordo);
  • detrazioni da lavoro dipendente: 2.825 euro;
  • altre detrazioni: 1.720 euro. 

Partendo dal reddito di 18.000 euro, consideriamo che la somma delle detrazioni è pari a 4.545 euro e supera l’irpef dovuta. Viene così verificata la condizione del riconoscimento del trattamento integrativo, il cui ammontare è definito dalla differenza tra detrazioni e imposta, pari a 405 euro. Il lavoratore avrà diritto così a un trattamento integrativo di 405 euro che sarà suddiviso in 12 rate mensili da 33,75 euro ciascuna.



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