24 Aprile 2025
PAC, OLTRE 12 MILIONI PER LA TRASFORMAZIONE DI 26 AZIENDE AGRICOLE


Oltre 12 milioni di euro (12.507.344 euro per esattezza) di contributi a fondo perduto per aiutare 26 aziende agricole bergamasche a dare il via a importanti investimenti per il miglioramento e l’innovazione delle proprie strutture.

Contributo a fondo perduto che può arrivare a coprire fino al 50% del costo dei lavori

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È quanto la Regione ha annunciato ieri di aver stanziato come risultato dell’istruttoria della misura SRD01 della Pac (Politica agricola comunitaria) 2023-2027, destinata agli investimenti produttivi per il rilancio e la modernizzazione del comparto primario. Complessivamente ammontano a 110 milioni di euro i fondi europei che Palazzo Lombardia distribuirà sul territorio a favore delle 185 aziende agricole che hanno presentato progetti che rispondevano al requisiti del bando.

Bergamo è la quarta provincia che ha ricevuto maggiori risorse dopo quella di Mantova con 26.859.158 euro, Brescia con 22.150.909 e Cremona con 17.047.671. «Con questi fondi – dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi – sosteniamo concretamente le imprese che scelgono di investire per rendere più moderne, efficienti e sostenibili le proprie strutture. Un risultato importante che conferma la capacità della nostra agricoltura di guardare avanti con coraggio e visione».

La misura andrà a finanziare vari tipi di interventi: dalla realizzazione o ristrutturazione di fabbricati produttivi agli impianti per il miglioramento dell’efficienza energetica, dall’acquisto di attrezzature e tecnologie per una produzione più sicura e sostenibile fino a opere per la gestione degli effluenti zootecnici, l’impianto di colture arboree, serre, impianti antigrandine e strutture per la vendita diretta dei prodotti. «Le risposte arrivate dal territorio – continua Beduschi – ci confermano che le aziende vogliono investire, e che lo fanno con progetti solidi e orientati all’innovazione».

Le aziende agricole bergamasche destinatarie di un contributo (che può arrivare a coprire fino a circa il 50% del costo dell’intervento previsto) sono la Giupponi Farm a San Pellegrino Terme con 159.454 euro, La Mora a Dossena con 15.229 euro, la Ruggeri Dario di Zogno con 142.400 euro, l’Adami di Colzate con 221.046 euro, Le Selvagge srl di Nembro con 30.376 euro, la Zucchelli Christina Clusone con 83.039 euro, la Latteria sociale montana di Scalve Vilminore di Scalve con 196.143 euro, la Toggenburg farm di Albino con 18.859 euro, la Orto Campo Castione della Presolana con 58.960 euro, la Vittoria SS Milk way di Brusaporto con 724.338 euro, la Palomini Bruno Gioacchino di Pedrengo con 1,2 milioni, la Capoferri Sergio e Claudio di Antegnate con 235.372 euro, la Moretti Cassani di Brignano Gera d’Adda con 567.153 euro, La Rosa di Gorlago con 1.011.748 euro, la Betabio di Spirano con 234.214 euro, la Angelo Pecis di San Paolo D’Argon con 720.836 euro, la La Vallere di Martinengo con 1.2 milioni, la Fenili di Azzano con 274.695 euro, l’Amicaterra di Trescore Balneario con 1.2 milioni, la Cortenuova di Martinengo con 348.142 euro, la Orticoltura Sonzogni Giuliano di Ranzanico con 1,2 milioni, la Carvi di Martinengo con 242.619 euro, la Hortusan di Carobbio Degli Angeli con 1,2 milioni, la Morotti di Martinengo con 260.112 euro, la Chohan Major di Treviglio con 279.213 euro e, infine, la Marchesi Angelo di Caravaggio con 589.837 euro.

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Il commento di Enzo Ferrazzoli, direttore di Confagricoltura Bergamo: «I fondi ricevuti – sostiene – rappresentano un’importante boccata di ossigeno per le aziende che hanno la possibilità di svilupparsi. Speriamo che in futuro si possa arrivare a coprire una percentuale maggiore del costo dell’intervento per cui viene chiesto il contributo».

Soddisfatto del risultato ottenuto anche il consigliere regionale Jonathan Lobati: «Si tratta di aziende lungimiranti per un settore che, anche in provincia di Bergamo, ha sempre saputo rinnovare e innovare con coraggio di fronte alle tante sfide economiche e culturali, proprio come quelle che stiamo vivendo ora».





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