
Il Friuli Venezia Giulia paga caro il calendario di ponti lunghi e festività di questa primavera: secondo l’elaborazione della Cgia di Mestre, tra Pasqua e il 1° maggio la regione ha perso circa 258 milioni di euro di Pil, su un totale di 47 miliardi. Il rallentamento delle attività produttive, aggravato dalla chiusura temporanea di fabbriche, magazzini, negozi e uffici, ha inciso in maniera significativa sul reddito regionale.
I dati: produzione giornaliera e Pil pro capite
Lo studio, basato su dati Prometeia e Istat, evidenzia che il Friuli Venezia Giulia produce 129 milioni di euro di reddito al giorno, pari a 107,9 euro pro capite. A livello provinciale, il territorio si colloca nella media nazionale: Trieste è la prima provincia regionale (13ª in Italia) con 107,5 euro al giorno; Udine segue con 97 euro (31° posto); Pordenone con 93,3 euro (35° posto); Gorizia chiude con 85,2 euro pro capite. A confronto, la regione più ricca è il Trentino Alto Adige (152,8 euro pro capite giornalieri), seguita dalla Lombardia (140,8 euro).
Turismo in crescita, ma non basta
Se è vero che il settore turistico ha compensato in parte la perdita – grazie al flusso di vacanzieri che hanno sfruttato le ferie per viaggi e soggiorni –, il saldo economico resta comunque negativo. Il beneficio turistico, infatti, non riesce a bilanciare completamente la diminuzione della produzione industriale e commerciale registrata in questi 20 giorni di festività concentrate.
PMI protagoniste ma in difficoltà
La Cgia di Mestre sottolinea come, nonostante le difficoltà, le PMI del Nordest continuino a sostenere l’economia regionale e nazionale, soprattutto grazie al “made in Italy”. Nella classifica delle province con Pil più alto, infatti, 13 posizioni di rilievo sono occupate da territori del Nordest, dove la presenza di piccole e medie imprese è storicamente più diffusa.
Tuttavia, permangono criticità strutturali:
-
Elevata burocrazia;
-
Deficit infrastrutturale in alcune aree;
-
Produttività media più bassa rispetto alle grandi imprese;
-
Investimenti in ricerca e sviluppo ancora limitati.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link