29 Aprile 2025
È utile ma… Quando funziona la finanza agevolata | SDA Bocconi School of Management


Nella sua prima edizione, l’Osservatorio Finanza Agevolata ha condotto un’analisi approfondita di 2.523 bandi pubblicati tra il 2021 e il 2023. L’analisi quantitativa si è concentrata principalmente sugli anni 2022 e 2023, escludendo il 2021 per evitare distorsioni dovute alle misure straordinarie legate alla pandemia. Sono stati esclusi anche alcuni grandi bandi europei, per evitare che alterassero la rappresentazione complessiva del fenomeno. L’analisi quantitativa è stata affiancata dallo studio di alcuni casi aziendali.

 

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Le dimensioni considerate sono state:

 

  • Ambito geografico: bandi territoriali (regionali) rispetto a quelli nazionali.
  • Target aziendale: classificazione per dimensione (micro, piccole, medie e grandi imprese).
  • Tipologia di agevolazione: contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati, crediti d’imposta, garanzie, abbattimenti di tasso d’interesse e forme miste.
  • Finalità: distinzione tra misure emergenziali e ordinarie (strutturali) e tra finalità che i bandi intendono promuovere.

 

Anche negli anni successivi al Covid, la metà dei bandi è risultata essere di natura emergenziale, con il rischio che la funzione svolta non sia quella di supporto alla crescita, ma di “polizza assicurativa” rispetto a un’incertezza sempre crescente. Avendo, invece, riferimento alla natura più strutturale della finanza agevolata, tra le finalità perseguite, sostenibilità e trasformazione digitale/innovazione fanno la parte del leone.

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I bandi territoriali sono numerosissimi e spesso riservati alle pmi, ma il loro valore è molto basso e, di fatto, la grande impresa risulta esclusa da una piccola percentuale dei fondi totali messi a disposizione. All’interno del campione analizzato, i bandi regionali erano quasi l’80% per numero, ma pesavano per il 7-8% dei fondi. Le grandi imprese potevano accedere solo alla metà dei bandi, ma per un valore che era pari al 90% del totale.

 

Le imprese di dimensioni minori sono quelle che percepiscono gli ostacoli più alti all’utilizzo dei fondi: l’eccessiva burocratizzazione e i tempi troppo brevi che intercorrono tra l’esito del bando e la scadenza per realizzare gli investimenti. Da una parte, le attività puntuali di rendicontazione sono una necessaria forma di tutela, ma non sono alla portata di tutti, dall’altra la fretta può portare a decisioni di investimento subottimali.



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