
Monica Telleri, titolare dell’attività Hako Arredi, è stata riconfermata presidente della categoria Legno e Arredo di Lapam Confartigianato. Dopo la prima elezione nel 2021, Telleri è stata rieletta per altri quattro anni durante l’incontro del direttivo.
Durante l’assemblea sono emersi temi cruciali: dalla fase di incertezza post bonus edilizi alla fine delle agevolazioni, fino alle strategie necessarie per rimanere competitivi nel mercato globale.
Le sfide per le imprese artigiane
«Una responsabilità importante – dichiara Monica Telleri –. Ringrazio i colleghi per la fiducia. Siamo in un periodo di difficoltà e transizione, soprattutto per le micro e piccole imprese artigiane».
Telleri ha evidenziato la necessità di avere un quadro normativo certo e aggiornato. Le imprese si trovano infatti ad affrontare numerose direttive e adempimenti, sia obbligatori sia volontari, che possono però qualificare prodotti e servizi.
Un esempio è rappresentato dalla normativa europea “case green“, che obbligherà gli Stati membri entro il 2026 a stabilire modalità e risorse per la riqualificazione degli immobili. Un’opportunità per puntare su prodotti di qualità, capaci di migliorare l’efficienza energetica e ridurre i consumi.
Sinergia e coesione per il futuro del settore
«È fondamentale lavorare in sinergia – sottolinea Monica Telleri – per affrontare le principali criticità: dalla complessità legislativa alla globalizzazione del mercato, dalla marginalizzazione del lavoro manuale alla pressione fiscale eccessiva, senza dimenticare la burocrazia e le difficoltà nell’accesso al credito».
Con una forte azione associativa e sindacale, le imprese del settore possono ottenere risposte concrete e strumenti utili per competere efficacemente.
I numeri del comparto Legno e Arredo a Reggio Emilia
Durante il congresso è stata presentata anche un’analisi dell’Ufficio Studi Lapam Confartigianato. I dati mostrano una situazione complessa:
- Negli ultimi dieci anni, in provincia di Reggio Emilia, è scomparso il 20,8% delle imprese del settore.
- Attualmente sono attive 477 imprese, di cui il 61,2% artigiane.
- Gli addetti del comparto sono 1.604.
- L’export di legno e mobili nell’area reggiana vale 52,8 milioni di euro.
Il mercato immobiliare locale evidenzia un altro elemento importante: il 59,3% delle abitazioni è stato costruito prima del 1980 e oltre la metà degli immobili (54,8%) rientra nelle classi energetiche meno efficienti (F e G).
Il valore dell’artigianato Made in Italy
Il settore dell’arredamento si conferma una delle eccellenze dell’Emilia-Romagna, tra i primi dieci comparti per valore aggiunto. Un patrimonio che si distingue anche a livello nazionale e mondiale.
«Il vero valore del Made in Italy – conclude Monica Telleri – è rappresentato dai piccoli artigiani, che con le loro creazioni garantiscono innovazione e qualità. È fondamentale assicurare loro gli spazi necessari per crescere e rimanere competitivi»
Per ulteriori novità e aggiornamenti sulla categoria legno e arredo consulta la sezione dedicata.
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