30 Aprile 2025
Unioncamere, 7 imprese su 10 si stanno attrezzando sui dazi(2) – PMI


L’Italia, ricorda Unioncamere, è il
paese con la più alta quota di imprese esportatrici verso gli
Usa (22,3%) dopo la Francia (22,6%). Dopo Irlanda (26,7%) e
Finlandia (11,1%), il nostro Paese è al terzo posto per valore
dell’export delle imprese (circa 65 miliardi di euro nel 2024)
verso gli Stati Uniti sul totale dell’export italiano (10,8%).

   
Complessivamente, il 2,9% del fatturato delle aziende Made in
Italy è generato dall’export negli Usa, ma con dei picchi
notevoli a livello provinciale. E’ il caso di Trieste, dove il
36,2% del fatturato delle imprese proviene proprio dalle vendite
negli Usa, seguita da L’Aquila (17,6%), Isernia (16%), Grosseto
(12,1%), Massa Carrara (8,5%), Rieti (8,1%), Sassari (7,6%),
Modena (6,9%), Latina (6,6%) e Ferrara (5,2%).

   
Le imprese italiane nel tempo hanno imparato a diversificare
i propri mercati di sbocco, proprio per essere meglio in grado
di affrontare le turbolenze internazionali. Le aziende
esportatrici manifatturiere, mediamente, esportano in 11 mercati
diversi. E più si sale al Nord, più la diversificazione aumenta:
nel Nord-Ovest in media ogni impresa manifatturiera vende in 13
Paesi, nel Nord-Est in 11, al Centro in 9 e nel Mezzogiorno in
6. Quattro le province da record (Reggio Emilia, Vercelli,
Bologna e Ravenna), in cui la media di paesi di esportazione per
ogni impresa manifatturiera è tra i 15 e i 17.

   

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