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“Più sicuri insieme”, è questo il titolo dato alla campagna di sicurezza per gli anziani, promossa dal Ministero dell’Interno, dalle Forze dell’Ordine e da ANAP Confartigianato. Ed è di tale campagna che si è parlato durante il seminario tenutosi presso l’ “Oratorio Buon Pastore”, nel pomeriggio di venerdì 29 novembre.
Il seminario è stato svolto con l’intento di informare i partecipanti sulle possibili tipologie di truffe in cui ci si può imbattere, ponendo l’attenzione su come evitarle e su come difendersene qualora si verifichino.
Al seminario hanno partecipato il ViceQuestore del Commissariato di Pachino Giuseppe Arena, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Noto, il Capitano Mirko Guarriello, il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Rosolini Paolo Amore e la Guardia di Finanza rappresentata dal brigadiere Modica.
Il presidente del Comitato Provinciale ANAP Giuseppe Pantano, ha dato inizio al seminario ringraziando il parroco Don Luigi Vizzini per aver messo a disposizione i locali, le Forze dell’Ordine presenti citate precedentemente, il presidente regionale Confartigianato Daniele La Porta, il presidente provinciale Ivano Valenti e il segretario provinciale Vincenzo Caschetto.
«Divise diverse, ma battaglia comune», ha esordito così il Vicequestore Arena, sottolineando la comunanza di obiettivi tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza nella lotta alle truffe. Il Vicequestore Arena ha poi elencato le tre tipologie di furto: truffa in casa, per strada e su internet.
La truffa in casa, tra le tre, risulta essere quella che colpisce maggiormente le persone anziane. Le truffe su internet, oramai sempre più diffuse, colpiscono qualsiasi fascia d’età. Basta rispondere a chiamate o messaggi da parte di numeri sconosciuti, o magari accedere a determinati link. La truffa su strada invece, si ha quando viene simulato un incidente e immediatamente dopo viene chiesto il risarcimento dei danni (caso emblematico è la rottura dello specchietto che il truffatore procura di proposito alla propria autovettura, incolpando poi chi si trova nelle vicinanze). Il consiglio del Vicequestore di fronte a qualsiasi tipo di truffa, è quello di temporeggiare e soprattutto di avvisare le Forze dell’Ordine.
In un secondo momento, è stato il Capitano dei Carabinieri Guarriello a prendere la parola, ponendo l’attenzione sulle truffe che avvengono tramite internet. Spesso le vittime di truffa rispondono a chiamate ricevute da numeri di emergenza, come il 112, oppure rispondono a messaggi ricevuti da numeri sconosciuti, in cui i truffatori si presentano come un parente stretto della vittima (il più delle volte figlio/a) il quale chiede aiuto per svariati motivi. I truffatori «recitano un vero e proprio copione, studiato nei minimi dettagli», riportando le parole delCapitano, il quale ha invitato i partecipanti a non credere mai a quello che si vede scritto su un telefono, perché può essere falsificato.
Ha concluso invitando i presenti ad avvisare le Forze dell’Ordine in caso di truffa e a denunciare immediatamente qualora la truffa sia già avvenuta. Grazie a una denunciatempestiva, infatti, le Forze dell’Ordine sono in grado di risalire al colpevole o ai colpevoli, e talvolta sono in grado di restituire la refurtiva alla vittima. Proprio grazie alle denunce delle vittime di truffa e alla tempestiva azione dei Carabinieri, recentemente, sono state bloccate due truffe (una a Pachino e una a Palazzolo Acreide), come ha raccontato Guarriello.
Nella parte finale del seminario ha preso la parola Vincenzo Caschetto, segretario provinciale di ANAP Confartigianato, spinto da alcune riflessioni avanzate dai presenti, a proposito degli spiacevoli fatti di cronaca accaduti a Rosolini.
Il segretario ha invitato i partecipanti, ma di conseguenza tutti i rosolinesi, a non fare in modo che la paura prenda il sopravvento. Ha sottolineatoquanto sia importante mettere in atto delle vere e proprie precauzioni contro le truffe e quanto sia fondamentale rivolgersi alle Forze dell’Ordine, riponendo fiducia nel loro lavoro.
Il Vicequestore Arena ha concluso il seminario invitando i presenti ad essere cittadini attivi, pronti a collaborare con le Forze dell’Ordine, qualora sia necessario. Di fronte a ciò che di spiacevole accade, non si può e non si deve reagire passivamente, aspettando che qualcun altro faccia ciò che noi non abbiamo il coraggio di fare, facendo sì che prevalga un clima di sfiducia. Il Vicequestore ha spiegato che in Germania la ‘ndrangheta non ha attecchito, perché i cittadini hanno scelto di denunciare, di stare dalla parte della Giustizia e non dalla parte dell’omertà. Che questo esempio possa rappresentare un messaggio di speranza per i cittadini italiani, siciliani e rosolinesi di fronte a ogni tipo di ingiustizia.
Giovanna Errante
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