(Adnkronos) – Fermata oggi, 30 novembre, a Siracusa la banda dell’escavatore. Cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse nei confronti dei componenti della banda ritenuti responsabili di rapina a mano armata e diversi furti messi a segno con la tecnica della spaccata.
Nel corso degli ultimi mesi, la banda ha messo a segno una serie di furti, avvalendosi sistematicamente di escavatori e autocarri rubati che venivano impiegati per distruggere gli ingressi delle attività prese di mira al fine di creare un varco che consentisse un rapido accesso ai locali e l’asportazione agevole delle casseforti. L’attività di indagine ha permesso di individuare nelle campagne di contrada Cannellazza, a Carlentini, la base operativa della ‘banda dell’escavatore’, dove venivano pianificate le attività criminali e nascosti i mezzi poi impiegati per le spaccate.
La scelta di questi rifugi operativi non avveniva in maniera casuale, giacché la loro collocazione strategica garantiva agevoli collegamenti con il territorio del calatino e della provincia nord di Siracusa. Nello specifico, le strade interne di Contrada Cannellazza permettevano una fuga più semplice laddove vi fosse stata la presenza delle forze dell’ordine, che nelle ultime settimane diveniva sempre più incalzante, tanto da prevenire ed evitare alcuni colpi che gli arrestati avevano già organizzato. L’utilizzo dell’elicottero del Reparto Volo di Palermo e una serie di appostamenti nelle campagne di contrada Cannellazza consentivano ai poliziotti di Lentini di trovare, in più circostanze, escavatori e camion rubati ad aziende locali, nonché parte del bottino di un furto in danno di alcuni istituti bancari.
Le indagini hanno permesso di dimostrare come il gruppo, prima della realizzazione di ogni colpo, eseguisse preliminari sopralluoghi nei punti di interesse per massimizzare l’efficacia delle condotte delittuose e pianificare un rapido allontanamento dal teatro del delitto. Tra i vari membri del commando, vi erano abili conduttori di escavatori, capaci di portare in esecuzione l’azione furtiva in pochi minuti e prima che le forze dell’ordine potessero giungere in tempo utile per riuscire ad intercettarli.
È stato accertato, inoltre, che i componenti del commando avevano nella loro disponibilità armi e materiale esplodente impiegato per lo sfondamento degli Atm sottratti durante i colpi agli istituti bancari. I componenti della banda dell’escavatore riuscivano a far esplodere i bancomat attraverso la tecnica della ‘marmotta’, un ordigno esplosivo che, una volta innescato, determinava la detonazione della cassa che permetteva agli autori del furto di impossessarsi del denaro. Nel corso della nottata, i poliziotti di Lentini e della Squadra Mobile della Questura di Siracusa hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere dei cinque.
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