«Controllori» del ministero nei collegi sindacali, Industria 5.0, Ires «premiale»: chi avrà la meglio?
Non se ne parla tanto, ma nel mondo dell’economia, e segnatamente delle imprese, l’anno si chiude in modo non molto positivo. Non si tratta soltanto dei dati sulla produzione o dei ricavi, anch’essi in frenata, della manifattura. Con qualche timore, anche l’intero comparto del commercio attende la stagione natalizia. È vero che l’Ocse ha certificato un aumento del reddito medio pro capite in Italia dell’1% nel secondo trimestre. Ma non va dimenticato che si parte da una base molto bassa e che, sempre l’Ocse, ci ha ricordato come in Italia i salari reali siano ben sotto i livelli pre-pandemici. Come sempre accade in fase di approvazione della Legge di Bilancio, il mondo produttivo attende segnali precisi. Che non stanno arrivando. O perlomeno vanno in direzione contraria, nonostante le numerose dichiarazioni di esponenti della maggioranza.
I tre segnali
Sono tre in particolare i segnali che potrebbero indicare il cambio di tendenza. Il primo riguarda quella norma, la cui paternità è incerta, ma che per le imprese è una sorta di dichiarazione di guerra. Vale a dire, l’intenzione di inserire un membro nominato dal ministero dell’Economia nei collegi sindacali delle aziende che hanno usufruito di agevolazioni superiori ai 100 mila euro. Tutti a parole si dicono nemici della norma. Ma al momento è ancora lì come una minaccia. Il secondo segnale è quello più sostanzioso di Industria 5.0. Si sono voluti usare i finanziamenti legati al Pnrr. Somme ingenti: 6,3 miliardi, che facevano ben sperare. Peccato che l’intrico di norme e prescrizioni sia tale che ben poche imprese si sono avviate al loro utilizzo. Non solo.
Le promesse sull’Ires
Con un ritardo ormai di quasi un anno, anche qui a parole, tutti gli esponenti di governo si sono detti favorevoli alla modifica delle norme. Che però richiedono una trattativa con l’Europa perché agganciate al Pnrr. Con il risultato che la già debole propensione delle imprese a usare Industria 5.0 si è annullata del tutto in attesa delle modifiche. Ultimo segnale, ma di grande importanza, le promesse sull’Ires premiale. O meglio le agevolazioni al rafforzamento patrimoniale delle aziende eliminate l’anno scorso che dovrebbero riapparire. Al momento siamo alle intenzioni.
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