Generalfinance, nel 2024 utile netto a €21,1 mln (+40%) e flusso di crediti erogati a €2.394 mln (+11%); Gianolli: “Siamo attori protagonisti nel mercato del finanziamento alle imprese”


Generalfinance, nel 2024 utile netto a €21,1 mln (+40%) e flusso di crediti erogati a €2.394 mln (+11%); Gianolli: “Siamo attori protagonisti nel mercato del finanziamento alle imprese”. Forte crescita nell’ambito del core business: turnover1 a €3.030 mln(+18%), erogato €2.394 mln (+11%); confermata l’ottima qualità del credito. 

Dati economici

Il margine di interesse si attesta a 12,4 milioni di euro, in aumento (+38%) rispetto al 2023 grazie principalmente alla crescita dei crediti erogati. L’incremento dei tassi di mercato (Euribor 3 mesi), ha determinato un rialzo parallelo sia degli interessi passivi che attivi per la componente di finanziamenti e anticipazioni a tasso variabile, che rappresentano la larga parte del passivo e dell’attivo. Il margine d’interesse è dunque interamente “coperto” dal rischio di tasso, al netto di una componente residuale legata al disallineamento nelle tempistiche di riprezzamento fra i tassi attivi e passivi (c.d. “basis risk”).
Le commissioni nette sono pari a 36,4 milioni di euro, in crescita rispetto a 27,2 milioni di euro del 2023 (+34%). In tale ambito, la dinamica delle commissioni attive risente dell’evoluzione particolarmente positiva del turnover (+18% anno su anno), a testimonianza dell’ottima performance commerciale ed operativa della Società nel corso dell’anno.

I crediti ammontano a 1,2 milioni di euro, determinando un costo del rischio, calcolato rapportando le rettifiche all’erogato annuo, pari a 5 basis point.
I costi operativi sono pari a 16 milioni di euro (+24% rispetto al 2023). A fine esercizio il numero di dipendenti di Generalfinance si attesta a 77, rispetto ai 71 di fine 2023.
Tenendo conto della voce delle imposte pari a circa 10,4 milioni di euro, il risultato netto di periodo si attesta pari a circa 21,1 milioni di euro, a fronte di 15,1 milioni di euro registrati nel 2023.

Dati patrimoniali e qualità dell’attivo

Le attività finanziarie al costo ammortizzato – rappresentate in larga misura da crediti netti verso la clientela – si attestano a 615 milioni di euro, in crescita del 33% rispetto al 31 dicembre 2023, per effetto principalmente dell’incremento del flusso di crediti erogati, passato da 2.161 milioni di euro del 2023 a 2.394 milioni di euro del 2024 (+11%). La percentuale di erogazione complessiva (media fra pro-solvendo e pro-soluto) – rapporto fra erogato e turnover dell’esercizio – è passata dal 84% del 2023, al 79% del 2024. I giorni medi di credito risultano in aumento da 70 del 2023 a 78 del 2024, a testimonianza del profilo di duration dell’attivo estremamente contenuto.
All’interno dell’aggregato, i crediti deteriorati lordi totalizzano 5,6 milioni di euro, con un NPE ratio lordo pari a 0,90% circa, a fronte dello 0,6% del 2023. La copertura dei crediti deteriorati si attesta al 27% circa.
La cassa e le disponibilità liquide – in larga parte rappresentate da depositi a vista verso banche – risultano pari a 122,4 milioni di euro, a testimonianza del prudente profilo di gestione della liquidità; mentre il totale dell’attivo di bilancio ammonta a 769,7 milioni di euro, a fronte di 500,0 milioni di fine 2023.
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico ammontano a 8,1 milioni di euro e sono principalmente rappresentate da quote di OICR che investono in crediti commerciali, con duration residua dell’investimento di circa 3 anni.

Le attività materiali – immobili strumentali e diritti d’uso riferiti a immobili e beni strumentali – sono pari a 6,5 milioni di euro, in aumento rispetto all’ammontare del precedente esercizio (5,0 milioni di euro nel 2023). Le immobilizzazioni immateriali – principalmente rappresentate dalla piattaforma informatica proprietaria – ammontano a 3,3 milioni di euro, a fronte dei 2,6 milioni del 2023.
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato, pari a 635,2 milioni di euro, sono costituite da debiti per 558,4 milioni di euro e da titoli in circolazione per 76,8 milioni di euro.
I debiti sono principalmente rappresentati dal finanziamento revolving in pool (260,7 milioni di euro) stipulato con alcune banche italiane, oltre alle altre linee bilaterali con banche e società di factoring, il cui rinnovo per ulteriori 3 anni è avvenuto a dicembre 2024. Inoltre, nella voce viene rilevato il debito netto nei confronti del veicolo General SPV (201,6 milioni di euro) relativo all’operazione di cartolarizzazione in essere.
I titoli sono costituti da due prestiti obbligazionari subordinati emessi, oltre che dalle cambiali finanziarie outstanding alla data di bilancio.

Impatto riveniente dal conflitto tra Russia e Ucraina

Con riferimento a quanto indicato da ESMA nel public statement “Implications of Russia’s invasion of Ukraine on half-yearly financial reports” in data 14 marzo 2022 e alla comunicazione CONSOB del 19 marzo 2022 (“Conflitto in Ucraina: richiami di attenzione Consob agli emittenti vigilati sull’informativa finanziaria e sugli adempimenti connessi al rispetto delle misure restrittive adottate dall’Unione Europea nei confronti della Russia, nonché sugli adempimenti dei gestori di portali on-line”), la Società – nel quadro del costante monitoraggio del proprio portafoglio prestiti – ha posto particolare attenzione, sul fronte geopolitico, agli sviluppi della situazione di conflitto tra Ucraina e Russia, sfociata nell’invasione da parte della Russia del territorio ucraino iniziata in data 24 febbraio 2022 e nell’adozione di sanzioni economiche da parte dell’Unione Europea, della Svizzera, del Giappone, dell’Australia e dei Paesi della NATO nei confronti di Russia e Bielorussia e di alcuni esponenti di tali Paesi. Conflitto e sanzioni hanno avuto, a partire da febbraio 2022, ripercussioni negative significative sull’economia globale, anche tenuto conto degli effetti negativi sull’andamento dei costi delle materie prime (con particolare riferimento ai prezzi e alla disponibilità di energia elettrica e gas), nonché sull’andamento dei mercati finanziari.
In tale contesto, va sottolineato che la presenza diretta di Generalfinance nel mercato russo/ucraino/bielorusso (aree direttamente interessate dal conflitto) è estremamente contenuta, poiché la Società ha rapporti di factoring unicamente con cedenti attivi in Italia. Alla data del 31 dicembre 2024, Generalfinance ha un’esposizione di circa 55.000 euro nei confronti di debitori ceduti aventi sede in Russia, Ucraina e Bielorussia. A partire dall’invasione dell’Ucraina, Generalfinance ha sospeso gli affidamenti relativi a debitori ceduti operanti nei paesi direttamente coinvolti dal conflitto.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Patrimonio netto e ratio di capitale

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2024 si attesta a 80,1 milioni di euro, rispetto a 66,4 milioni di euro al 31 dicembre 2023.
I coefficienti patrimoniali di Generalfinance – includendo pro forma anche l’utile relativo al quarto trimestre 2024, al netto dei dividendi – evidenziano i seguenti valori:
– 12,7% CET1 ratio;
– 12,7% TIER1 ratio;
– 13,7% Total Capital ratio.
I coefficienti risultano ampiamente superiori ai valori minimi regolamentari previsti dalla Circolare 288 del 2015 emanata da Banca d’Italia.

Le parole di Massimo Gianolli, Amministratore Delegato di Generalfinance,

“Il 2024 è stato un anno di conferma molto importante. Al termine dei tre anni coperti dal Piano Industriale comunicato al mercato dopo la quotazione, abbiamo confermato, nel triennio, una forte crescita degli aggregati commerciali, patrimoniali e reddituali e abbiamo centrato i target finanziari comunicati al mercato.Da un punto di vista commerciale, nell’anno abbiamo registrato un significativo incremento del flusso di erogazioni, pari a circa 2,4 miliardi, in aumento dell’11% rispetto sul 2023 e soprattutto dell’utile netto, che cresce del 40%; ciò a conferma del costante trend di crescita, in un contesto caratterizzato da carenza di liquidità in particolare per le imprese “special situation”, “distressed” o con rating bassi, nostro target di clientela. Posso affermare con orgoglio che Generalfinance è divenuta l’attore protagonista nel mercato del finanziamento alle imprese che attraversano processi di turnaround, con una credibilità e un track record che si sono ulteriormente consolidati nell’esercizio e nel triennio post quotazione.”





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