Per anni il bonus trasporti ha aiutato migliaia di viaggiatori a spendere il meno possibile per gli abbonamenti dei mezzi pubblici.
Ma da tempo non se ne sa più nulla di quest’agevolazione, e infatti molti si chiedono che fine abbia fatto, e se c’è qualcosa del genere ancora oggi, o addirittura nel 2025.
Vediamo infatti cosa è rimasto dell’agevolazione per i mezzi pubblici, e come richiederlo quest’anno e il prossimo.
Per saperne di più in merito all’argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Bonus e Risparmio – Lifestyle
Bonus trasporti, che fine ha fatto l’agevolazione per i mezzi pubblici
Per chi non se lo ricordasse, il bonus trasporti serviva come supporto economico per lavoratori e studenti nell’acquisto di abbonamenti per treni, bus e altri mezzi pubblici.
Introdotto nel 2022 tramite il Decreto Aiuti (poi riconfermato col Decreto Carburanti 2023), il bonus prevedeva un voucher massimo di 60 euro, che si poteva riscuotere attraverso l’apposita piattaforma ministeriale.
Tra il 2022 e il 2023 la misura è stata oggetto di rifinanziamenti da parte del Governo in carica, fino a quando l’attuale Governo Meloni ha deciso di non rifinanziarla più.
Negli ultimi mesi del 2023, infatti, il bonus era disponibile soltanto se i beneficiari precedenti non l’avevano adoperato in tempo. Una volta superata la scadenza, i voucher non utilizzati tornavano nel fondo, a disposizione delle tornate successive.
L’ultima tornata ufficiale è stata quella di dicembre: da allora il bonus trasporti è andato in pensione.
Bonus trasporti, quali agevolazioni ci saranno nel 2025
Ad oggi, la principale misura che ricorderebbe a tratti il bonus trasporti è la Carta Dedicata a te.
La Carta è infatti spendibile non solo per la spesa alimentare, ma anche per la sottoscrizione di abbonamenti ai mezzi pubblici.
Questa misura una tantum da 500 euro è prevista però non per tutti i contribuenti: è solo per le famiglie con almeno 3 componenti, iscritti all?Anagrafe comunale, privi di altri sostegni e con ISEE inferiore a 15mila euro.
Carta Dedicata a Te a parte, per avere una specie di “bonus trasporti” si può ricorrere allora ai contributi da parte dei Comuni e delle Regioni, anche se non hanno nulla a che vedere col “vero” bonus trasporti.
Riprendendo alcuni esempi già riportati da SKY TG24, in Piemonte è possibile richiedere un rimborso di 100 euro per gli abbonamenti acquistati a partire da maggio 2024. Tale rimborso è però disponibile solo per i proprietari di veicoli diesel Euro 3, 4 e 5.
A Milano, invece, i giovani sotto i 30 anni e con ISEE inferiore a 28mila euro possono acquistare l?abbonamento a 22 euro al mese.
In Umbria, per chi è studente presso l’Università di Perugia è possibile avere un bonus da 60 euro per il trasporto pubblico, valido però fino a settembre 2025.
Addirittura, nel Lazio la Carta “Tutto Treno? offre abbonamenti annuali da 240 a 290 euro per tutti i viaggi del circuito Metrebus Lazio. E anche su treni InterCity e Frecciabianca di Trenitalia, purché entro i confini regionali.
Bonus trasporti, tornerà l’agevolazione per i mezzi pubblici?
In genere per avere informazioni su bonus e agevolazioni si va a vedere provvedimenti, disegni di legge o addirittura la stessa Manovra di Bilancio.
Purtroppo, in quella del 2025 non c’è l’ombra di un rinnovo del bonus trasporti.
O meglio, ci sarebbe l’alternativa della Carta Dedicata a Te, ma rispetto ai diversi milioni di italiani del bonus trasporti, la Carta è praticamente un’esclusiva per 1,3 milioni di famiglie italiane.
Va detto che il problema non si pone più di tanto, se si abita in una Regione che garantisce qualcosa di simile.
Ma come abbiamo visto in questi esempi, parliamo di bonus che hanno poco in comune con quello di due anni fa: sconti su abbonamenti, voucher per chi ha l’auto.
Ma nulla in merito a un credito digitale per tutti coloro che hanno un reddito relativamente basso.
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