Turismo – Irene Temperini: “Lascio la Pro loco perché non ci sono più le condizioni di serenità con il comune”
di Daniele Camilli
Viterbo – “La sindaca Chiara Frontini non condivide più niente con la città e la sua amministrazione lascerà solo macerie, anche dal punto di vista sociale. Soltanto i ciechi non lo vedono”. La presidente della Pro loco Irene Temperini.
“Lascio la Pro loco di Viterbo, non ci sono più le condizioni per andare avanti”, ha detto Temperini ieri mattina durante la conferenza stampa di presentazione delle iniziative natalizie della basilica di Santa Maria della Quercia.
“Lascio la Pro loco – aggiunge ora Temperini – perché non ci sono più le condizioni di serenità per un rapporto di condivisione con il comune”.
“La sindaca Frontini – sottolinea infine Temperini – ha creato un vero e proprio vuoto nella città”.
Viterbo – Irene Temperini
Ieri in conferenza stampa a Santa Maria della Quercia ha dichiarato che lascia la Pro loco perché non ci sono più le condizioni per andare avanti. Cos’è che manca?
“Lascio la Pro loco perché non ci sono più le condizioni di serenità per un rapporto di condivisione con il comune di Viterbo. la Pro loco è nata anche per collaborare con l’amministrazione. Così è stato i sindaci Giulio Marini, Leonardo Michelini, Giovanni Arena. La cosa è stata, invece, completamente diversa con la sindaca Chiara Frontini. Inizialmente abbiamo provato a collaborare, ma a partire da giugno di quest’anno il rapporto si è interrotto e da parte del comune non c’è stata alcuna volontà di recuperarlo. Ultimamente l’assessora Katia Scardozzi ci ha chiesto di collaborare sul fronte illuminazioni natalizie. Abbiamo deciso di collaborare solo per amore della basilica di Santa Maria della Quercia, pur andando sotto rispetto al contributo di 5 mila euro che ci daranno”.
Qual è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso interrompendo i rapporti tra Pro loco e amministrazione?
“La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata San Pellegrino in festa. Mesi prima avevamo fatto una riunione con l’assessore alla cultura Alfonso Antoniozzi per calendarizzare l’evento dando per scontato, vista l’importanza e l’impatto dello stesso, che ci sarebbe stato un contributo da parte dell’amministrazione, poi è stato fatto un bando e siamo stati esclusi dai finanziamenti. Ad evento fatto, e non è stato piacevole né tantomeno leale da parte di un comune che anziché sostenerci ci ha affossato”.
Cosa critica all’amministrazione comunale della sindaca Frontini?
“All’amministrazione comunale della sindaca Frontini critico la mancanza di ascolto e di condivisione. E non è una presa di posizione personale, ma quello che si respira in questa città. Un vero e proprio scollamento tra chi governa la città e chi è governato”.
Cosa manca, secondo lei, a questa amministrazione?
“A questa amministrazione manca una linea di coerenza tra quello che fa e quello che diceva e proponeva prima di arrivare alla guida del comune. Tantissime persone hanno dato fiducia a Frontini e a un movimento civico che faceva della condivisione e dell’ascolto i suoi punti di forza. E tutto questo è cambiato una volta che hanno preso il potere, iniziando a ragionare d’imperio. Ma non è così che si cresce. Non è così che si fa crescere una città. Anzi, così si perdono solo occasioni importanti”.
Viterbo – Chiara Frontini
Cosa succederà adesso all’interno della Pro loco?
“La Pro loco andrà ad elezioni anticipate tra marzo e aprile del prossimo anno. Finite le feste e gli eventi alla basilica della Quercia inizieremo i preparativi per arrivarci”.
Quali sono i rapporti tra lei e la sindaca Frontini?
“Sono completamente assenti. Sono mesi che non mi risponde neanche al telefono. E da questi silenzi ho capito che la mia presenza non è più gradita. Prima i rapporti erano completamente diversi, di amicizia e stima. Invece, dopo San Pellegrino in festa, nessuno si è più fatto sentire. Neanche per sapere come stavamo. L’indifferenza totale”.
Quali sono invece i suoi rapporti con l’assessore alla cultura Alfonso Antoniozzi?
“Sono praticamente nulli. Sono sei mesi che non ci sentiamo. Anche da parte sua, con cui pensavo di avere un buon rapporto, pure d’amicizia, dopo San Pellegrino in festa c’è stata l’indifferenza totale”.
Prima lei ha detto che si stanno perdendo occasioni importanti. Quali?
“Ad esempio il Giubileo. Le persone arriveranno sicuramente a Viterbo, soprattutto per una questione logistica di vicinanza a Roma. Ma, senza il coinvolgimento della città, le potenzialità che si esprimeranno saranno minime rispetto alle possibilità che si sarebbero potute avere. L’ultima riunione sull’argomento Giubileo con le realtà cittadine è stata fatta diversi mesi fa. Dopodiché il nulla. A breve il comune farà anche una conferenza stampa sulle iniziative per il Giubileo, ma mi sono rifiutata di partecipare proprio perché non c’è stato un lavoro condiviso. L’amministrazione deve imparare a condividere le scelte con la città. Da soli non si va da nessuna parte, in particolar modo a Viterbo. Le realtà cittadine devono essere il motore e i protagonisti dello sviluppo del territorio, non semplici spettatori”.
Qual è il sentimento che prova nei confronti dell’amministrazione?
“Nei confronti dell’amministrazione e della sindaca Frontini provo una grandissima delusione, amarezza e la consapevolezza che Viterbo ha perso una grande occasione. Le persone riponevano una grande fiducia e tantissime aspettative verso Frontini e il suo movimento civico. Fiducia e aspettative che sono state ampiamente deluse. La sindaca Frontini non condivide più niente con la città e la sua amministrazione lascerà solo macerie, anche dal punto di vista sociale. Soltanto i ciechi non lo vedono. Un’amministrazione che non arriva più alle persone. E quando si lascia questo forte senso di delusione, allora non c’è più speranza. E quando non c’è più speranza ci si tira indietro. La sindaca Frontini ha creato un vero e proprio vuoto nella città”.
Cosa farà Irene Temperini da adesso in poi?
“Continuerò a fare il mio bellissimo lavoro che è quello della guida turistica e continuerò a impegnarmi all’interno della basilica di Santa Maria della Quercia dove sono responsabile della parte culturale e degli eventi, così come continuerò a collaborare con la diocesi. E soprattutto continuerò a collaborare con tutte quelle splendide persone che ho conosciuto e che per me rappresentano una ricchezza e un valore aggiunto dal punto di vista umano e personale”.
Daniele Camilli
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4 dicembre, 2024
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