MINERVINO DI LECCE – L’opposizione denuncia “scene di imbarazzo in Consiglio Comunale”, avvenute venerdì 28 febbraio. Salta l’approvazione del Bilancio e del DUPS. Il Documento unico di programmazione è lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. “Durante la discussione per l’approvazione del Bilancio e DUPS (Documento Unico di Programmazione Semplificato), l’opposizione Consiliare del Cuore di Minerva, con una semplice domanda, scatena letteralmente il panico tra le fila della maggioranza – scrive in una nota Ettore Caroppo, che si chiede se ora si apra la strada dell’esercizio provvisorio per il Comune – Nel corso del dibattito, in riferimento all’odg sull’approvazione del DUPS, il consigliere Lorenzo Rizzello ha fatto notare come nel DUPS si faccia riferimento alle ‘linee di mandato dell’amministrazione’, ma di non essere riuscito a reperire il relativo documento. A quel punto, il Capo Gruppo Ettore Caroppo chiede ufficialmente di visionare la delibera di approvazione delle LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO, un atto fondamentale previsto dallo Statuto Comunale (art. 46) e dal Testo Unico degli Enti Locali (art. 46), che ogni nuova amministrazione approva nei primi Consigli Comunali. L’assenza di tale delibera rappresenta una grave mancanza, poiché senza le Linee Programmatiche di Mandato, né il DUPS né il Bilancio di Previsione possono rispecchiare un reale programma amministrativo, a cui la maggioranza dovrà attenersi, e verificarne l’andamento così come previsto dal TUEL”.
“I fatti – continua Ettore Caroppo – consegnano alla storia del comune di Minervino di Lecce che l’Amministrazione guidata dal sindaco Antonio Marte non ha mai approvato tale atto e pertanto inadempiente rispetto agli obblighi di legge e Statutari dell’Ente, e pertanto falso quanto portato in consiglio comunale. Più volte, invece, nelle delibere sottoposte all’assise e persino nei pareri e negli allegati si fa riferimento alle Linee Programmatiche da parte persino del revisore dei Conti dott. Cosimo Giaffreda, che a questo punto potrebbe essere chiamato a chiarire quali Linee Programmatiche ha letto e sulla veridicità di quanto dichiarato. Una posizione molto complicata per l’Amministrazione comunale chiamata a continuare ad operare in dodicesimi e soprattutto a salvare la faccia dinanzi i propri elettori ed il resto della cittadinanza”.
“Nei volti della maggioranza, alla nostra richiesta, ho letto prima indifferenza – interviene Maria Antonietta Cagnazzo già Vice Sindaco – poi un tentativo maldestro di eludere la questione, sostenendo che non ci fosse nessuno in grado di stampare la delibera che chiedevamo, tanto da dover essere costretti ad insistere per averla almeno digitalmente. l loro atteggiamento è passato dalla sorpresa all’imbarazzo, fino a trasformarsi in una corsa affannosa tra gli uffici alla ricerca di un documento che non esiste. Infine – continua la Cagnazzo – dopo oltre quaranta minuti di sospensione della seduta e di ricerca spasmodica di questa delibera, la presidente del Consiglio, Foscarini, ha deciso di rinviare la discussione ad una nuova convocazione. Oggi una nota dell’amministrazione comunale guidata da Antonio Marte parla di semplice “svista tecnica”. L’incompetenza li porta a non comprendere la gravità a cui sono chiamati a rispondere”.
“Mai avremmo pensato che la nostra semplice richiesta di ottenere copia delle Linee Programmatiche avrebbe costretto la presidente del Consiglio a sospendere la seduta e rinviare questi due argomenti cruciali” – dice il consigliere Lorenzo Rizzello – che ammette di non comprendere come si possa guidare con tanta approssimazione istituzionale il governo di una comunità.
“Appare evidente – interviene la consigliera Maria Antonietta Cagnazzo – che la propaganda portata avanti da questa amministrazione, il fumo negli occhi dei tanti piccoli interventi leziosi sulla loro grande capacità, cela inesperienza e incompetenza.
Grazie alla nostra attenzione, abbiamo evitato l’approvazione di atti che non sarebbero potuti essere votati. Un risultato importante per garantire trasparenza, rispetto delle regole e correttezza amministrativa nel nostro Comune”. Emerge così che da una semplice domanda si sia scatenato il caos amministrativo a cui l’Amministrazione Comunale dovrà dare risposte in tempi brevissimi”.
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