Infiltrazioni d’acqua su pareti e soffitti, intonaco scrostato e impiantistica a mezzo servizio. Sono soltanto alcuni degli elementi che compongono il vero volto del Centro per l’autismo di Valle. A svelarlo alla città è stato il presidente della Commissione Bilancio, Nicola Giordano, che ha immortalato, con foto e video, gli ambienti all’interno del Cubo blu.
Dopo il sopralluogo saltato del 28 novembre scorso (ostacolato dalla persistenza del lucchetto alla cancellata d’ingresso) e a data già fissata per un nuovo tentativo (che si terrà domani), il consigliere democrat è riuscito a rivelare le reali condizioni in cui versa la struttura socio-sanitaria di Contrada Serroni.
Basta un colpo d’occhio, così, per constatare che l’apertura del polo dedicato a bambini e adolescenti con sindrome dello spettro autistico non può essere imminente. Se alcuni lavori appaiono come ancora da ultimare, altri sembrano da rifare. Questo succede a 17 anni dalla posa della prima pietra (era il giugno del 2007) e a meno di due anni dall’annuncio, da parte dell’ex Giunta a guida Gianluca Festa, della fine del cantiere (a gennaio del 2023). Tutte questioni strutturali che potranno essere appurate, ancora più nel dettaglio, domani mattina, quando la permanente proverà ancora una volta a varcare le porte del Centro, insieme ai tecnici del Comune, per verificare con dovizia di particolari lo stato dei luoghi. Venerdì l’altro, come detto, era stato impossibile procedere. Le chiavi della struttura non erano arrivate, lasciando all’esterno i cronisti e i consiglieri della Commissione.
«Cosa nasconde l’Amministrazione sul Centro per l’autismo di Valle, visto che ci è stato impedito di entrare?», si era perciò domandato il democrat Giordano. Affiancato da Rino Genovese (Patto civico) e Antonio Bellizzi (Per Avellino), che avevano definito l’accaduto come un grave atto di ostruzionismo. Ebbene, adesso quel mistero è stato svelato. E le immagini restituiscono con oggettività l’inutilizzabilità della struttura. Almeno allo stato dei fatti. «La realtà è sconcertante», evidenzia Giordano, che formula un elenco di criticità lampanti, che vanno dalle pareti compromesse dall’umidità di risalita alle rifiniture scadenti, fino ad arrivare agli impianti non pienamente funzionanti.
«Il nostro obiettivo – chiarisce – è aprire il Centro e fare in modo che ciò avvenga il prima possibile. Questa è un’emergenza». E continua: «Abbiamo documentato quello che da anni non ci dicono. Adesso vogliamo risposte concrete. La priorità è quella di effettuare tutte le verifiche utili per comprendere quali sono i lavori necessari per attivare il servizio. Perché ad oggi questa è una struttura inutilizzabile e insalubre per gli utenti. Subito dopo bisognerà documentare i costi e individuarne la copertura finanziaria. Ci troviamo di fronte a una questione urgente e indifferibile e non accetteremo come risposta che mancano i soldi, visto che l’Amministrazione sta eseguendo manovre per rastrellare fondi per le feste di Natale». Una cifra, quella per adeguare il Centro, che si aggirerebbe intorno ai 300mila euro. «Una somma – spiega il consigliere – che potrebbe evitare ulteriori ritardi».
E Giordano chiama in causa pure l’Azienda di via Degli Imbimbo. «È venuto il momento che l’Asl scopra le sue carte. Deve uscire allo scoperto, dicendo chiaramente quali sono le condizioni per prendere in affidamento la struttura. Collaborando con il Comune e, se necessario, mettendoci anche risorse proprie. Perché le risorse sono pubbliche e devono essere investite per il bene dei cittadini. E non esistono cittadini dell’Asl e altri del Comune, così come la salute va garantita per tutti». Intanto, proprio ieri mattina, in occasione delle celebrazioni dedicate alla patrona dei Vigili del fuoco, anche la sindaca si è espressa sulla vicenda.
«Per il Centro per l’autismo siamo pronti. Presto centreremo anche questo obiettivo». Delle dichiarazioni, tuttavia, che cozzano con il degrado documentato dalla Commissione.
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