AGI – Per la prima volta nell’ambito delle numerose indagini sull’urbanistica milanese viene contestato il reato di corruzione. L’architetto Giovanni Oggioni, già vice presidente della Commissione per il paesaggio del Comune di Milano dal 2021 e in precedenza dirigente dello Sportello Unico per l’Edilizia (SUE) di Milano, è stato sottoposto a una misura cautelare agli arresti domiciliari dalla Guardia di Finanza di Milano per i reati di corruzione, falso e depistaggio. Nel procedimento risultano indagate Assimpredil Ance Milano e AbitareIn spa per la violazione della legge 231 del 2001 sulla responsabilità degli enti per i reati commessi dai propri dipendenti. Gli uffici del dirigente della Direzione Rigenerazione e nelle sedi delle due società, i cui progetti sono stati oggetto di valutazione da parte della Commissione per il Paesaggio e che avrebbero corrisposto utilità a Oggioni, sono stati sottoposti a perquisizione.
Nel caso di Oggioni si ipotizza che abbia “ricevuto utilità da un’associazione di categoria dei costruttori edili e da un operatore economico del real estate al fine di favorire il buon esito di numerose pratiche edilizie”. In particolare, riferisce la Gdf, l’ex dirigente sarebbe stato corrotto per “rappresentare falsamente lo stato dei luoghi circa il superamento delle altezze consentite, l’aggiramento delle norme sui cortili, l’ampliamento delle cubature e superfici edificabili”.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica in più filoni investigativi, tutti riconducibili ai più grandi progetti urbanistici sul territorio del Comune di Milano, “hanno fatto emergere l’esistenza di un sistema”, composto da membri della Commissione per il Paesaggio, operatori economici, progettisti privati e soggetti interni all’amministrazione comunale milanese, il cui fine è quello di favorire il rilascio di titoli edilizi illeciti e di realizzare operazioni immobiliari altamente speculative. Oggioni viene accusato di falso e depistaggio per avere “modificato le credenziali di accesso dei cloud già sottoposti a sequestro lo scorso mese di novembre dai finanzieri impedendo cosi’ alla polizia giudiziaria di procedere alle copie forensi”.
La Finanza, da questa mattina, sta acquisendo documentazione nel Comune di Milano, in particolare negli uffici del Segretario Generale e del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza.
Per il gip Mattia Fiorentini è “ampiamente documentato” che l’indagine che ha portato all’arresto dell’ex dirigente “integra e si inserisce in un sistema” di elevata pericolosità e incidenza sociale, fondato sul falso e sull’esercizio arbitrario delle funzioni pubbliche, dal quale incessantemente da anni scaturiscono approvazioni e realizzazioni di interventi edilizi illegittimi, di grave impatto: lottizzazioni abusive cosparse sul territorio, che stravolgono le zone interessate e sottraggono standard (soprattutto verde e parcheggi), assistite da fasulli titoli edilizi formati al di fuori del controllo di legge da parte degli organi comunali preposti”.
Stando alle carte giudiziarie, Oggioni avrebbe favorito la società Abitare In S.p.a. nelle sue vesti di ex vicepresidente della Commissione paesaggio ed ex dirigente comunale milanese dello Sportello unico edilizia in cambio dell’assunzione della figlia Elena, anche lei architetta, che è stata retribuita dalla società di sviluppo immobiliare con contratti tra il 2020 e il 2023 per oltre 124mila euro. Elena Oggioni non è indagata.
Il padre avrebbe “omesso di dichiarare il conflitto di interessi e di astenersi dai lavori della Commissione, così condizionandone l’attività amministrativa in favore delle pratiche edilizie presentate da Abitare in S.p.a”. Inoltre, Oggioni avrebbe favorito Assimpredil Ance, l’ente che rappresenta gli interessi delle imprese edili a Milano, per favorirle in una decina di pratiche. In cambio, avrebbe ricevuto dal Direttore Generale Gloria Domenighini e dell’avvocato Andrea Lavorato, vice direttore e Responsabile dell’Area Urbanistica, “utilità consistite in un contratto di consulenza in virtù del quale ha percepito tra il febbraio 2022 e il novembre 2024 euro 178.884, in tal modo venendo illecitamente remunerato per le funzioni svolte di pubblico ufficiale ed esercitate in violazione dei doveri di ufficio previsti dalla legge e dai regolamenti, omettendo di dichiarare il ‘conflitto di interessi’ e di astenersi dai lavori della Commissione, così condizionandone l’attività amministrativa in favore delle pratiche edilizie presentate dalle imprese associate in Assimpredil Ance”.
Il sindaco Sala, “vivo con preoccupazione”
“Devo capire. Leggo le agenzie, per il momento non so nulla. Non so i fatti imputati, non so se i fatti sono imputati a quando era in Comune, in Commissione paesaggio, o quando lavorava per Ance. Non posso dire niente altro. Appena capisco qualcosa mi esprimerò”. Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala commentando l’arresto di Oggioni. “Vivo preoccupato” ma “al momento non ho elementi per esprimere giudizi”, ha aggiunto. A chi gli ha chiesto se ci possano essere ripercussioni sul Salva Milano, ha risposto: “Dipende proprio da quando il fatto è stato commesso, se è stato commesso, e a cosa va attribuito. E quindi non lo so, proviamo a capire un po’”, ha concluso il sindaco.
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