di UGO BIANCO – La legge 104/92 prevede una serie di agevolazioni dedicate alle persone con disabilità e ai loro familiari, con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale e migliorare la qualità della vita. Cominciamo dalle agevolazioni rivolte al “portatore di handicap” (articolo 3, comma 1) e successivamente analizziamo quelle destinate al “portatore di handicap in situazione di gravità” (articolo 3, comma 3). In entrambe i casi, il riconoscimento dello status di disabile non prevede un sostegno economico, ma offre esclusivamente benefici assistenziali e fiscali. L’articolo 3 del Dl n. 62/2024 ha modifica i commi 1, 2 e 3 dell’articolo 3 della Legge n. 104/1992, ridefinendo il concetto di persona con disabilità.
La nuova definizione è: «Persona con disabilità è chi presenta compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali durature che, in interazione con barriere di diversa natura, ostacolano la piena ed effettiva partecipazione ai vari contesti di vita, su base di uguaglianza con gli altri. La disabilità è accertata attraverso una valutazione di base».
L’articolo 3, comma 3, della Legge 104/1992 disciplina i casi di disabilità connotati da particolare gravità. La nuova versione, introdotta dal DL n. 62/2024, recita: «Quando la compromissione, singola o multipla, riduce l’autonomia personale in relazione all’età, rendendo necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o relazionale, è previsto un sostegno intensivo con priorità nei programmi e interventi dei servizi pubblici».
Quali sono i benefici assistenziali della legge 104/92 art. 3 comma 1?
Per i lavoratori nella pubblica amministrazione: L’articolo 21 della Legge 104/92 garantisce alle persone con handicap e invalidità superiore ai due terzi, o con minorazioni rientranti nelle categorie I, II e III della tabella A della Legge 648/1950, due diritti principali se assunte tramite concorso presso enti pubblici: Scelta prioritaria tra le sedi disponibili; Precedenza nelle richieste di trasferimento.
Inoltre, i familiari che assistono una persona disabile non sono obbligati a svolgere turni di lavoro notturno, definiti come un periodo di almeno sette ore consecutive tra mezzanotte e le cinque del mattino.
Quali sono le agevolazioni fiscali?
Acquisto dell’auto
Per i disabili con limitazioni motorie o deambulazione ridotta, le agevolazioni comprendono:
- Iva agevolata al 4% sull’acquisto.
- Detrazione del 19% della spesa nella dichiarazione dei redditi.
- Esenzione dal bollo auto e dalle tasse di trascrizione.
Le condizioni variano in base alla capacità deambulatoria: Ridotte capacità motorie (art. 8, legge 449/1997):
Il veicolo deve essere adattato stabilmente per il trasporto o conforme alle prescrizioni della Commissione preposta alla guida; Grave limitazione della deambulazione o pluriamputazioni (art. 30, comma 7, legge 388/2000). Non è necessario adattare il veicolo per ottenere i benefici. L’agevolazione si applica a un solo veicolo ogni quattro anni, salvo demolizione del precedente. Vale sia per veicoli nuovi che usati.
Acquisto di ausili medici
Iva al 4% sull’acquisto di ausili medici; Possibilità di detrazione del 19% della spesa nella dichiarazione dei redditi.
Spese mediche e assistenza specifica
Deduzione delle spese per prestazioni mediche generiche e assistenza fisica fornita da personale specializzato, come fisioterapisti; Valida sia per il diretto interessato che per il familiare che lo assiste.
Acquisto di sussidi tecnici e informatici
Iva al 4% su sussidi tecnici e informatici (es. computer, telefoni con vivavoce, biciclette elettriche); Detrazione fiscale del 19% per dispositivi che migliorano la qualità della vita del disabile.
Quali sono i benefici assistenziali e fiscali della legge 104/92 art. 3 comma 3?
Le persone con disabilità grave riconosciuta ai sensi dell’art. 3 comma 3 della Legge 104/92, oltre alle agevolazioni standard, hanno diritto a ulteriori benefici, descritti di seguito.
Agevolazioni per i familiari caregiver
Le agevolazioni fiscali (Iva ridotta, detrazioni Irpef, esenzione bollo auto, ecc.) spettano anche ai familiari che assistono il disabile fiscalmente a carico. Per i figli disabili fino a 24 anni, il limite di reddito per essere considerati a carico è 4.000 euro annui; oltre questa età, è 2.840,51 euro. Per l’acquisto di un veicolo con Iva agevolata al 4%, il beneficiario può essere il familiare che sostiene la spesa.
Esenzione bollo auto e trascrizione al Pra
I disabili con limitazioni motorie hanno diritto all’esenzione permanente dal bollo auto per un solo veicolo adattato. Per chi ha gravi difficoltà di deambulazione o pluriamputazioni, l’esenzione vale anche senza adattamenti del veicolo. L’agevolazione si applica solo entro determinati limiti di cilindrata: 2.000 cc per motori a benzina; 2.800 cc per motori diesel o ibridi; 150 kW per motori elettrici.
L’esenzione dalla tassa di trascrizione al Pra è valida sia per auto nuove che usate.
Iva agevolata al 4% per l’acquisto di auto
L’Iva ridotta al 4% è applicabile a un veicolo ogni quattro anni, salvo rottamazione del precedente. Vale per veicoli nuovi o usati, senza limiti di valore ma entro i limiti di cilindrata sopra indicati. I veicoli per disabili con ridotte capacità motorie devono essere adattati prima dell’acquisto e la persona deve possedere una patente speciale, qualora è necessaria.
Detrazione Irpef per auto
È possibile detrarre il 19% della spesa per un veicolo, fino a un massimo di 18.075,99 euro. La detrazione può essere applicata in un’unica soluzione o ripartita in quattro quote annuali.
Agevolazioni per sussidi tecnici e informatici
L’Iva al 4% si applica a sussidi che migliorano la comunicazione, l’accesso alle informazioni o l’autonomia del disabile. Sono inclusi computer, telefoni, strumenti per la scrittura o elaborazione grafica, ausili per il controllo ambientale e dispositivi per la riabilitazione.
Iva agevolata al 4% per altri beni e servizi
Include protesi, ausili ortopedici, letti e materassi antidecubito, cateteri, poltrone per disabili e biciclette a pedalata assistita. Riguarda anche l’eliminazione di barriere architettoniche, come servoscala e ascensori.(ub)
[Ugo Bianco è Presidente Associazione Nazionale Sociologi – Dipartimento Calabria]
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