passerà da Lecce, Taranto e Bari ma non da Brindisi. Ed è polemica #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Passerà da Lecce, Taranto e Bari, ma non da Brindisi. La cittadina pugliese non sarà toccata dalla Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026. E il Movimento Cinque stelle solleva il caso. La pubblicazione del calendario ufficiale del viaggio della Fiamma Olimpica, che inaugurerà i Giochi di Milano Cortina nel febbraio 2026, ha già sollevato polemiche. Il percorso, che partirà da Roma il 6 dicembre 2025 e toccherà tutte le regioni italiane, culminerà il 6 febbraio 2026 a San Siro con la Cerimonia di Apertura. Tuttavia, nonostante il passaggio previsto in numerose città italiane, Brindisi è stata esclusa, scatenando un acceso dibattito.

Un percorso che ignora la storia

Secondo il calendario, la Fiamma Olimpica attraverserà la Puglia nei giorni 19, 20 e 21 gennaio 2026, con tappe a Lecce, Taranto e Bari. Tuttavia, sorprende e indigna l’esclusione di Brindisi, una città che, per motivi geografici e storici, rappresenta un collegamento naturale tra Lecce e le altre città pugliesi. La decisione sembra un vero e proprio schiaffo alla storia millenaria di Brindisi, che per secoli è stata il principale porto d’imbarco e arrivo dalla Grecia.

«Brindisi, infatti, è simbolicamente legata alla Grecia non solo per la sua funzione storica di crocevia nel Mediterraneo, ma anche per la presenza di un Consolato greco, ulteriore testimonianza dei legami culturali tra le due realtà – dichiara Roberto Fusco, capogruppo del Movimento 5 stelle al Comune di Brindisi – Che la Fiamma Olimpica, proveniente proprio dalla Grecia, ignori Brindisi appare incomprensibile e inaccettabile.

Le reazioni: indignazione e richieste di rispetto

«Come si può pretendere di essere rispettati nei tavoli di crisi che riguardano le problematiche economiche e sociali del territorio brindisino se non si è capaci di difendere neppure la storia della nostra città?».

La questione tocca anche il tema della candidatura di Brindisi a Capitale della Cultura, un’aspirazione che sembra scontrarsi con l’indifferenza dimostrata da istituzioni nazionali e dal Comitato Olimpico. «Come si può sostenere una candidatura tanto ambiziosa quando non si riesce a garantire il passaggio della Fiamma Olimpica nella nostra città?».  

Un silenzio che pesa

A pesare, secondo molti, è anche il silenzio dell’amministrazione cittadina, che non avrebbe preso posizione per difendere l’importanza di Brindisi nel contesto del percorso della Fiamma Olimpica. «L’assenza di reazioni da parte dei rappresentanti locali sembra un ulteriore segno di disinteresse verso la centralità della città», accusano i pentastellati.

Il Movimento 5 Stelle interviene

Tra le forze politiche, il Movimento 5 Stelle ha già annunciato che si batterà in ogni sede per correggere questa esclusione, definita «un grave torto a Brindisi e alla sua storia». La richiesta è chiara: rivedere il percorso della Fiamma Olimpica per includere Brindisi, riconoscendone il ruolo storico e simbolico.

Una ferita aperta

La mancata tappa della Fiamma Olimpica a Brindisi rappresenta una ferita aperta per i cittadini, che si sentono ignorati e marginalizzati. Sarà cruciale vedere se le proteste e le richieste di revisione del percorso troveranno ascolto presso il Comitato Olimpico e le istituzioni nazionali. Fino ad allora, resta il senso di un’opportunità persa per valorizzare un territorio che da secoli è un ponte tra culture e civiltà.