Palazzo d’Arco: vivere il Museo per contribuire alla raccolta fondi per il nuovo progetto illuminotecnico. Le proposte per il 2025
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- Creato 07 Dicembre 2024
- Pubblicato 07 Dicembre 2024
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MANTOVA, 07 dic. – Vedere Palazzo d’Arco “Sotto una nuova luce“: un invito a prendere atto di come si è modificata la luminosità di due ali del museo e di quanto resta da fare per completare l‘innovativo progetto illuminotecnico curato dall’architetto Lorenzo Sacchi di Illumind Srl.
Invito accolto ieri pomeriggio da un folto gruppo di amici del Museo che si sono ritrovati nel salone degli Antenati dove il Conservatore di Fondazione D’Arco Italo Scaietta ha illustrato gli ulteriori interventi in programma e le iniziative che contribuiranno a reperire le risorse necessarie per dare seguito al progetto.
Nei tre ambienti più complessi della dimora, e più precisamente la Sala che ospita il ciclo di dipinti con le “Storie di Alessandro Magno” di Giuseppe Bazzani, la cucina ottocentesca e il salone degli Antenati, saranno predisposte delle lampade lineari con ottiche antiabbagliamento specifiche per l’illuminazione delle tele ad olio, ora installate su una struttura a binario ora nascoste tra le travature lignee creando una luce diffusa.
Tutto ciò, secondo le indicazioni del progetto già avviato che ha la particolarità di salvaguardare il ruolo da protagonista dei candelieri in vetro soffiato e in cristallo che ornano le sale arredate del piano nobile, preservando l’atmosfera calda e intima della casa museo.
In quest’ottica, ha precisato Italo Scaietta, viene lanciata la campagna di raccolta fondi per il 2025 “Sotto una nuova luce” (qui il video di promozione) che si attuerà nei prossimi mesi attraverso eventi che hanno l’obiettivo di far partecipare sempre di più e sempre più di frequente il pubblico.
Si potrà contribuire semplicemente venendo al museo, partecipando ai suoi eventi e rendendolo vivo. Un museo è fatto di opere da ammirare ed esperire e di ammiratori senza i quali perde il suo splendore. È sufficiente organizzare un proprio evento esclusivo a palazzo o partecipare agli eventi proposti perché il ricavato sia interamente devoluto a questo progetto, sino al raggiungimento dell’obiettivo.
Durante l’incontro, nel Salone degli Antenati si sono accese le luci dell’Albero di Natale, offerto da I Fiori di San Lorenzo, mentre alcuni attori dell’Accademia Campogalliani hanno intonato canti natalizi dando inizio alle tradizionali festività e annunciando simbolicamente il nuovo progetto del museo.
Per il 2025 il museo ha approntato un ricco programma di eventi in cui le tematiche care alla dimora d’Arco, dalle consuetudini nobiliari, il giardino e la moda vengono proposte con una nuova chiave di lettura, i fiori.
Quelli dipinti nelle nature morte seicentesche, che si rivelano delle vere e proprie enciclopedie botaniche tra le cui pagine gli storici dell’arte si divertono a individuare il significato simbolico nascosto dietro l’immagine. I fiori invadono anche le suppellettili e la mobilia di ispirazione orientale che arredavano i salotti europei nell’età vittoriana, come quelli in smalto cloisonné o dipinti a lacca del salotto rosso del conte Antonio d’Arco.
I primi appuntamenti saranno a partire da gennaio con Il salotto vittoriano e il rito dell’afternoon tea e un Talk sul restauro di un set di tavolini orientali laccati per proseguire con Attraverso i fiori, un percorso composto da visita e workshop tra nature morte dipinte e le composizioni floreali in chiave contemporanea.
L’equinozio di primavera segnerà il trionfo dei fiori con la Festa di primavera, sabato 22 e domenica 23 marzo, durante la quale I fiori di San Lorenzo arriveranno a Palazzo con uno speciale flower market nel giardino d’inverno, che resterà aperto anche nei weekend successivi. Inoltre saranno previsti laboratori per bambini, workshop per adulti, e letture speciali nel prato all’ombra del frutteto.
Dal giardino il percorso naturalistico continua in museo con l’esposizione di una selezione di pagine dell’erbario del conte Luigi d’Arco, appassionato botanico ottocentesco, le cui collezioni si possono sempre ammirare nel Gabinetto naturalistico del Palazzo.
A chiudere la stagione sarà, come consueto, il Solstizio d’estate con le erbe magiche e l’acqua di San Giovanni.
Anche la sezione di storia della moda e del costume produrrà Sinfonie floreali con l’esposizione di delicati fiori in seta e velluto per abiti e cappelli. Nella moda infatti i fiori ebbero grande successo a partire dal Settecento quando abili artigiani con raffinati fiori artificiali crearono una vera arte decorativa applicata a “toilettes“, per cappelli e altri accessori, che decretarono la Francia come capitale del buon gusto e dell’eleganza. I fiori diventano così gioielli, espressione e linguaggio della società, da Occidente a Oriente.
Info al numero 0376322242 o
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PROGRAMMA EVENTI 2025
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