sociale/parma, con “edubiobimbi” giovani in prima linea per la tutela dell’ambiente


Nota – Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ParmaToday

“Educare i bambini, sin dalla più tenera età, a mettere in pratica comportamenti e piccoli gesti da compiere per contribuire a contrastare il cambiamento climatico, con un approccio partecipativo ed orientato ad un percorso di apprendimento sull’importanza della biodiversità e del valore della risorsa idrica: con questo obiettivo, Fondazione Anna Mattioli, Consorzio della Bonifica Parmense e Consorzio CER-Canale Emiliano Romagnolo hanno instaurato una sinergica intesa per un percorso di sensibilizzazione delle giovanissime generazioni di Parma in cui l’acqua e le tematiche ad essa legate sono il filo conduttore del progetto “EduBioBimbi”, che pone al centro l’importanza di questo prezioso elemento da conoscere, tutelare ed usare in modo sostenibile, oltre alle buone pratiche per preservarlo. Il progetto, promosso dalla Fondazione Anna Mattioli – che dal 2021 si occupa di avere cura dei bambini e di offrire sostegno alle famiglie fragili con minori – e patrocinato da Comune di Parma, Consorzio della Bonifica Parmense e Consorzio CER – mira a coinvolgere i giovani in una serie di iniziative, focalizzate su sostenibilità ambientale, conoscenza ed educazione al rispetto della natura, e alla promozione del benessere delle persone. “Alla sua seconda edizione, il programma 2024-25 di EduBioBimbi, partito già ad ottobre, si conferma un prezioso strumento che arricchisce il percorso didattico, per favorire una sana crescita dei più piccoli, grazie anche al rispetto delle “basi della vita”: acqua e biodiversità, con particolare attenzione all’uso sostenibile della risorsa idrica e alla conoscenza e al legame col territorio”, spiega Roberto Pagliuca, Presidente della Fondazione Anna Mattioli. Con questo progetto, proprio nell’anno che vede la città di Parma quale Capitale Europea dell’Acqua, la Fondazione Anna Mattioli prosegue dunque nel suo impegno a proteggere e a rafforzare le radici più bisognose di cura della società, quelle dei bambini. Un percorso fondamentale che si estrinseca nelle scuole di Parma – nello specifico, gli istituti comprensivi “Giacomo Ferrari”, “Salvo D’Acquisto e “Albertelli Newton” – attraverso lezioni e laboratori in aula e all’aperto, uso di piattaforme digitali, percorsi sensoriali con degustazioni a mensa e la creazione di piccoli orti scolastici che consentono ai bambini di diventare protagonisti, osservando lo sviluppo della stagione colturale per comprenderne il ciclo ed affrontare le criticità legate ai cambiamenti climatici. “Mai come in questa fase storica e ambientale, nella quale sperimentiamo quotidianamente le drammatiche conseguenze del riscaldamento globale, il nostro Consorzio ritiene fondamentale avere a cuore la formazione delle coscienze di giovani e, soprattutto, giovanissimi. Il progetto EduBioBimbi – nel quale ringraziamo la Fondazione Anna Mattioli di averci coinvolto – guarda proprio in questa direzione”, aggiunge Francesca Mantelli, Presidente del Consorzio della Bonifica Parmense. Sulla falsariga anche Raffaella Zucaro, Direttrice Generale del Consorzio CER-Canale Emiliano Romagnolo e Coordinatrice ANBI Emilia-Romagna: “Con questo nuovo progetto il CER, anche attraverso il proprio laboratorio tecnico-scientifico di Acqua Campus ANBI, consolida la sua proposta di esperienze didattiche, confermandosi ambiente ideale per sensibilizzare i giovani al rispetto per il territorio, alla cura delle risorse naturali e alla promozione di comportamenti responsabili”. Importanti anche le parole dell’Assessore a Sostenibilità Ambientale, Energetica e Mobilità del Comune di Parma, Gianluca Borghi: “Credo che condividere esperienze di sensibilizzazione della cittadinanza, e in particolare dei più giovani, verso gli elementi naturali che sono a sostegno della nostra esistenza, sia pienamente coerente con le attività istituzionali dell’amministrazione Comunale e del nostro Assessorato. Gli elementi naturali, tecnicamente ‘matrici ambientali’, avranno maggiore possibilità di essere preservati quanto più profonda sarà la cultura del rispetto e della cura di essi che la società riuscirà a costruire nel tempo, a partire proprio dai più piccoli”.



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