Puglia, Sicilia e Toscana dominano la guida Gambero Rosso


La 15esima edizione della Guida Oli d’Italia del Gambero Rosso ha messo in evidenza l’eccellenza del nostro panorama olivicolo, recensendo 828 oli provenienti da 437 aziende. Oltre ad attribuire premi alle migliori etichette, la guida si è avvalsa di un sistema di valutazione che tiene conto di cinque fasce di prezzo, contribuendo a rendere più fruibile la consultazione da parte degli appassionati e dei consumatori. Un evento che evidenzia la ricchezza e la varietà dell’olio extravergine di oliva italiano.

Premiazioni tra le regioni: Un trionfo di qualità

In un contesto competitivo e prestigioso come quello di Veronafiere, la Guida ha riconosciuto i migliori oli italiani assegnando un numero record di premi. La Puglia si è distinta in modo particolare, portando a casa diverse riconoscenze. Il premio per il Miglior Olio Biologico è andato a Venterra, con il suo Cru #312 Monocultivar Picholine Bio, un’eccellenza che mette in risalto l’innovazione e la coltivazione sostenibile. Sabino Leone ha conquistato la categoria del Miglior Fruttato Medio con il suo Don Gioacchino Dop Terra di Bari Castel del Monte Monocultivar Coratina, un olio che esalta i sapori del territorio. Un altro premio importante, il Frantoio dell’anno, è stato conferito a Conserva, un riconoscimento che sottolinea l’importanza della tradizione e della qualità nel settore.

La Toscana ha avuto riconoscimenti di tutto rispetto, con Fattoria di Poggiopiano che ha ottenuto il Premio per il Miglior Blend con il suo Plenum Bio, un mix che sorprende per la sua armonia. Il premio per il Miglior Olio IGP è andato a Dievole, Igp Toscano, mentre Poggio di Sotto ha vinto il Premio Olio&Vino, un tributo all’abbinamento perfetto tra cibo e olio.

Anche la Sicilia ha lasciato il segno, conquistando il Premio per il Miglior Monocultivar con Mandranova, che ha messo in risalto il Monocultivar Cerasuola. Inoltre, il Miglior Fruttato leggero è andato a Frantoi Cutrera, che ha presentato il Monocultivar Biancolilla. L’azienda si è distinta anche nei premi per le Nuove Tecnologie Digitali, dimostrando una continua evoluzione nel settore.

Riconoscimenti da altre regioni italiane

Non solo Puglia, Toscana e Sicilia si sono fatte notare: anche l’Umbria e la Sardegna hanno ottenuto premi significativi. Marfuga è stata nominata Azienda dell’anno, mentre Gea 1916 ha ricevuto il premio Novità dell’anno grazie al suo Recondita Armonia Dop Umbria Colli Martani Bio, che ha attirato l’attenzione per le sue qualità organolettiche uniche.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

La Sardegna si è distinta con Masoni Becciu, che ha ricevuto il titolo di Olivicoltore dell’anno. Questo premio sottolinea l’importanza della figura dell’agricoltore, custode della tradizione e dell’eccellenza olivicola dell’isola. Anche il Lazio ha ottenuto riconoscimenti, con l’azienda Quattrociocchi che ha vinto il premio per il Miglior Fruttato Intenso con il suo Olio di Roma Igp Roma Monocultivar Itrana.

Inoltre, il premio per il Miglior Olio DOP è andato a Madonna delle Vittorie, Dop Garda del Trentino, mentre Palazzo di Varignana dell’Emilia-Romagna ha ricevuto il Premio Olio&Turismo, un riconoscimento che promuove l’incontro tra il mondo dell’olio e l’ospitalità.

Valutazione e selezione: Una guida per il consumatore

La Guida Oli d’Italia del Gambero Rosso si distingue non solo per i premi, ma anche per il modo in cui classifica e presenta gli oli. Con cinque fasce di prezzo che vanno dai 10 agli oltre 30 euro per litro, la guida permette ai consumatori di orientarsi facilmente tra le diverse offerte. Gli oli vengono valutati sulla base di un sistema che utilizza il numero di Foglie per descrivere la loro qualità: Una Foglia per gli oli interessanti, Due Foglie per quelli eccellenti e Tre Foglie per gli oli eccezionali.

Il processo di degustazione analizza vari fattori, come il profilo aromatico e l’intensità del fruttato, l’amaro e il piccante. Attraverso queste valutazioni, gli appassionati possono trovare facilmente le aziende che dispongono di un frantoio proprio o che offrono opportunità di pernottamento e ristorazione, valorizzando così l’esperienza del consumatore.

Questa edizione della Guida non rappresenta solo un elenco di premi, ma un vero e proprio viaggio nel mondo dell’olio, che offre ai lettori gli strumenti necessari per conoscere e apprezzare le diverse realtà olivicole d’Italia, una nazione dove la cultura dell’olio è sinonimo di passione e tradizione.





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