Buona gestione dei rifiuti urbani, ancora luci e ombre. Sette comuni forlivesi tra quelli virtuosi


Il salone comunale di Forlì ha ospitato la 17esima edizione di Ecoforum – Comuni Ricicloni dell’Emilia-Romagna, l’evento organizzato da Legambiente per discutere con gli attori protagonisti di economia circolare, smaltimento rifiuti e recupero di materie prime. Tra i Comuni Ricicloni premiati sotto i 5mila abitanti al primo posto c’è Civitella di Romagna, seguito Maiolo (Rimini) e Borghi per il minor quantitativo di rifiuto urbano prodotto. Tra i 5mila ed i 25mila abitanti spiccano nell’ordine Predappio, Forlimpopoli e Meldola, mentre sopra i 25mila abitanti Forlì è al terzo posto alle spalle di Casalecchio di Reno e Carpi. Il maggior aumento percentuale della raccolta differenziata è stato riscontrato a Premilcuore, Santa Sofia e Bagno di Romagna. 

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Il convegno

Dopo i saluti istituzionali dell’assessore all’Ambiente Giuseppe Petetta e di Simona Buda, presidente di Alea Ambiente e Filippo Santolini, presidente del coordinamento Soci di Alea, la prima parte della mattinata è stata dedicata al confronto la Regione e con alcune aziende sul tema della gestione dei rifiuti generati da eventi estremi, con un focus particolare sulle conseguenze delle alluvioni avvenute negli ultimi anni.  Sono intervenuti Cristina Govoni, responsabile del Settore tutela dell’ambiente ed economia circolare Regione Emilia-Romagna; Marco Boselli, direttore generale Sabar Servizi; Giulio Renato, direttore centrale Servizi ambientali e flotte Hera; e Gianluca Tapparini, direttore generale di Alea Ambiente.

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La tendenza all’intensificazione degli eventi climatici estremi causata dal cambiamento climatico pone infatti una priorità nell’individuazione delle migliori pratiche che consentano di gestire i rifiuti che si creano laddove le azioni di adattamento non riescano ad azzerare i danni materiali.  Basti pensare che una stima parziale relativa solo a 44 dei Comuni colpiti dalla prima alluvione parlava di già 100 mila tonnellate di rifiuti1 da gestire.  Si tratta di un tema tutt’altro che limitato ai fenomeni alluvionali avvenuti in Romagna, dal momento che la distribuzione di questi eventi estremi è destinata ad ampliarsi in futuro, come segnalato dalla ricerca scientifica. 

Conto e carta

difficile da pignorare

 

L’analisi

Nella seconda parte della mattinata sono stati presentati i dati della 17esima edizione di Comuni Ricicloni, presentati da Emilio Bianco, coordinatore nazionale Comuni Ricicloni regionali e Davide Ferraresi di Legambiente Emilia-Romagna, con i contributi di Luca Piatto, area rapporti con il territorio Conaie Marco Versari, presidente Biorepack. Il dossier come ogni anno esamina la gestione dei rifiuti nei Comuni della regione, partendo dai dati forniti da Arape e dai questionari somministrati ai Comuni stessi da Legambiente. In questo dossier i dati raccolti fanno riferimento all’anno 2023. 

“L’analisi dei dati Arpae ci restituisce un quadro con luci e ombre – ha esordito Bianco -. Da un lato le percentuali di raccolta differenziata che per alcuni Comuni sfiora ormai il 95%, dall’altro si evidenzia una tendenza, anche in Comuni comunque virtuosi, all’aumento del quantitativo generale di rifiuto prodotto rispetto al 2022. Si tratta questa di una grandezza dipendente da fattori non omogenei e che possono variare nel tempo, e questo il segno della necessità di interventi più efficaci che possano aiutare cittadini e imprese nel loro impegno per la riduzione dei rifiuti che ogni giorno si producono”.

“Se è stato constato un aumento dei Comuni che hanno raggiunto l’obiettivo del Piano Regionale Rifiuti e Bonifiche di 120 chili per abitante all’anno e 80% di raccolta differenziata, si segnala che comunque rappresentano ancora meno della metà del totale del Comuni della regione e che molte Amministrazioni sotto i 5.000 abitanti sono in grande ritardo su entrambi gli obiettivi – è stato evidenziato -. Da segnalare che in tutti i Comuni più virtuosi per minor quantitativo di  rifiuto indifferenziato prodotto e per maggiore raccolta differenziata è presente il sistema di tariffazione puntuale e che la raccolta avviene o totalmente porta a porta o con un sistema misto tra cassonetto stradale e porta a porta; la tariffazione puntuale e il porta a porta si dimostrano quindi i sistemi più efficaci per una migliore gestione del rifiuto, anche se per l’annualità considerata nel dossier non si sono viste variazioni significative nel numero di Comuni che hanno adottato questo sistema di tariffazione”.

“Dalla precedente edizione del dossier abbiamo deciso di inserire una stima della percentuale di materiali differenziati effettivamente riciclati, relativa ai soli Comuni capoluogo, che rappresentano però una buona percentuale della popolazione regionale – è stato aggiunto -. I valori ottenuti partendo dai dossier ufficiali pubblicati descrivono una situazione decisamente migliorabile, se consideriamo che indicativamente un quarto dei rifiuti differenziati viene scartato. Si tratta di un dato che dovrà essere affinato nei prossimi anni, anche tenendo conto della variabilità del tasso di riciclaggio in funzione del materiale (secondo i dati di Arpae, questo valore passa dal 25% nel caso della plastica a oltre il 90% per il legno) e della correlazione tra le modalità di raccolta delle diverse frazioni e il grado di “impurità” presenti nelle rispettive raccolte differenziate”. 

All’interno del dossier sono state presentate anche le “Buone Pratiche” promosse dai Comuni dell’Emilia-Romagna in materia di riduzione dei rifiuti e promozione della raccolta differenziata. L’indagine si è concentrata in particolare sulla riduzione dell’usa e getta nelle mense scolastiche e nelle sagre, sulle modalità di raccolta dei Raee e dei rifiuti tessili, sulle attività di bonifica dell’amianto e sugli acquisti verdi delle Pubbliche Amministrazioni. Per quanto riguarda l’abolizione della plastica monouso, solo 12 Comuni sui 45 rispondenti hanno segnalato di aver adottato una delibera per l’eliminazione dell’usa e getta in plastica. Sono invece 28 i Comuni sul territorio dei quali è presente almeno una mensa che utilizza solamente stoviglie riutilizzabili, principalmente in scuole materne. In 15 comuni vengono organizzate feste e sagre che fanno uso esclusivo di stoviglie riutilizzabili. 

Relativamente alla raccolta dei Raee, la metà dei Comuni hanno dichiarato la presenza di punti raccolta per rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche, mentre quasi tutti hanno punti per la raccolta dei tessili e degli oli esausti. I punti di raccolta, oltre alle stazioni ecologiche, si trovano principalmente presso luoghi molto frequentati dalla popolazione, come le scuole e i supermercati e le farmacie  Molti Comuni hanno attivato anche misure per il monitoraggio della presenza di amianto e incentivi per la rimozione dagli edifici privati.  Ultimo punto dell’indagine riguarda l’applicazione del Cam nella gestione degli appalti. -“Sebbene negli anni si sia notata una crescita nel numero di amministrazioni che li applica e un aumento della varietà di Cam applicati, rimangono comunque ancora diversi Comuni dove questa risulta difficoltosa, per mancanza di conoscenza sul tema, per scarsa risposta del mercato dei fornitori e per il timore che le procedure di assegnazione e realizzazione degli appalti risultino poi molto più lunghe”, è emerso.  

“Il focus della 17esima edizione di Ecoforum è un tema cruciale per il futuro del territorio dell’Emilia-Romagna – sottolinea il presidente di Legambiente Emilia-Romagna Davide Ferraresi -. L’impatto degli eventi estremi è destinato ad aumentare nei prossimi anni e, qualora le azioni di adattamento non siano sufficienti ad impedire fenomeni di erosione, alluvioni e danni a infrastrutture e edifici, sarà inevitabile dover pensare alla gestione di quantitativi di rifiuti davvero rilevanti. Comprendere quello che è accaduto negli anni passati è fondamentale per migliorare le azioni che dovranno essere messe in pratica qualora non si riuscirà a minimizzare l’impatto delle conseguenze dei cambiamenti climatici”.

“Rispetto alla gestione dei rifiuti urbani delineata dal dossier Comuni Ricicloni, si assiste a un miglioramento progressivo dei quantitativi raccolti attraverso le raccolte differenziate che però non si traduce immediatamente in una riduzione dei rifiuti prodotti – aggiunge il direttore di Legambiente Emilia-Romagna Francesco Occhipinti -. Servono azioni più incisive per intervenire alla fonte sui prodotti che diventano rifiuti: è questa la sfida che dovrà essere affrontata nei prossimi anni. 

Microcredito

per le aziende

 

La XVII edizione di Ecoforum Comuni Ricicloni è stata realizzata con il supporto di ALEA Ambiente S.p.A., Sabar S.p.A  Aimag S.p.A., Biorepack e CONAI, e con il patrocinio del Comune di Forlì. 

 



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