Prima dequalificata, poi il mobbing: ricorso accolto – #finsubito prestito personale immediato – Richiedi informazioni

Il giudice della sezione lavoro del Tribunale di Latina le ha dato ragione. «I sintomi dello stress si sono sviluppati in occasione dell’esperienza lavorativa». E poi è riportato nella sentenza: «Disturbo dell’adattamento con ansia ed umore depresso», è quello che aveva scritto il medico legale nella consulenza che ha fatto parte del processo. Il giudice Valentina Avarello ha accolto il ricorso di una dipendente di Panorama, una donna di 58 anni, sindacalista di Latina che aveva presentato un ricorso: era stata dequalificata.

La sentenza è dei giorni scorsi e il risarcimento è di 70mila euro. E’ la storia della dipendente che ha lavorato nella grande distribuzione a partire dal 1985 e per molti anni anche nel supermercato del capoluogo. «Era stata inquadrata in una mansione che non era la sua e per questo ha subito dei danni anche sotto il profilo delle condotte che hanno portato al mobbing». E’ la prospettazione portata in aula dai suoi legali gli avvocati Laura Bove e Fabrizio Tomei.

Una tesi condivisa dal giudice. La donna è stata demansionata: dal febbraio del 2015 fino a quando il punto vendita non ha chiuso nel luglio del 2021 a seguito del quale la dipendente del supermercato ha usufruito del congedo straordinario ricevendo la mansione di addetta alla vendita ed attività ausiliare inferiori rispetto al livello di inquadramento. E’ riportato nella sentenza. «Risulta acclarato il grave demansionamento della lavoratrice», ha osservato il magistrato che ha aggiunto.

«Ha certamente provocato una oggettiva interruzione del processo di conservazione e affinamento delle competenze e una lesione della sua capacità lavorativa». Per i sintomi del disturbo diagnosticato – il giudice ha messo in luce – che sono emersi durante l’esperienza lavorativa dalla dipendente che ha sperimentato sentimenti di ingiustizia. Il medico legale che ha visitato la lavoratrice ha ribadito che non è riuscita ad adattarsi alla nuova dimensione e ha sviluppato una sofferenza psichica di grave entità tale da interagire con il proprio modo di vivere. Nei giorni scorsi la sentenza.